FOTO Movie | Dans un océan d’images. J’ai vu le tumulte du monde di Helen Doyle
Dal 28 Gennaio 2021 al 28 Gennaio 2021
Torino
Luogo: Piattaforma Streeen.org
Indirizzo: online
Orari: Il film sarà in streaming dalle 18.30 di giovedì 28 gennaio e per 72 ore dal momento dell’acquisto
Costo del biglietto: € 2,80 a visione; pagamento con carta di credito o carta prepagata
Sito ufficiale: http://streeen.org/
Giovedì 28 gennaio, dalle 18.30, CAMERA in collaborazione con STREEN, propone la visione in streaming di "Dans un océan d'images. J'ai vu le tumulte du monde" della regista Helen Doyle, documentario che ha vinto il premio come miglior film canadese a FIFA - Le Festival International Du Film Sur l’Art nel 2013.
Il film è una ricerca sul significato e sulla portata delle immagini nell’era della rivoluzione digitale, a partire dalle parole e immagini di dieci artisti e fotografi contemporanei di fama internazionale come Alfredo Jaar, Letizia Battaglia, Nadia Benchallal, Philip Blenkinsop, Bertrand Carrière, Stanley Greene, Geert van Kesteren, Sera Phousera Ing, Lana Šlezić e Paolo Ventura.
Siamo costantemente inondati di immagini e la regista si chiede se sappiamo ancora come vederle, specie quelle di conflitti. Partendo da queste considerazioni, Helen Doyle ha seguito e intervistato dieci artisti e fotografi contemporanei di fama internazionale, riflettendo assieme a loro sul significato e sul potere delle immagini.
In una pratica in evoluzione come quella fotografica, fotografi, artisti, artisti visivi propongono nuove strategie, adottano modi diversi per offrirci immagini che siano significative. In questo “oceano di immagini”, Helen Doyle cerca quelle che emergono, costringono l’occhio e, forse, ci aiutano a capire meglio il tumulto del mondo.
Sulle musiche del noto compositore inglese Nigel Osborne, il documentario sottolinea l’importanza dell’esperienza e della pratica autoriale, ricordandoci che le immagini sono materia da trattare con responsabilità e con cura.
Si ringrazia Lo Schermo dell'arte per la visione del film.
Il film è una ricerca sul significato e sulla portata delle immagini nell’era della rivoluzione digitale, a partire dalle parole e immagini di dieci artisti e fotografi contemporanei di fama internazionale come Alfredo Jaar, Letizia Battaglia, Nadia Benchallal, Philip Blenkinsop, Bertrand Carrière, Stanley Greene, Geert van Kesteren, Sera Phousera Ing, Lana Šlezić e Paolo Ventura.
Siamo costantemente inondati di immagini e la regista si chiede se sappiamo ancora come vederle, specie quelle di conflitti. Partendo da queste considerazioni, Helen Doyle ha seguito e intervistato dieci artisti e fotografi contemporanei di fama internazionale, riflettendo assieme a loro sul significato e sul potere delle immagini.
In una pratica in evoluzione come quella fotografica, fotografi, artisti, artisti visivi propongono nuove strategie, adottano modi diversi per offrirci immagini che siano significative. In questo “oceano di immagini”, Helen Doyle cerca quelle che emergono, costringono l’occhio e, forse, ci aiutano a capire meglio il tumulto del mondo.
Sulle musiche del noto compositore inglese Nigel Osborne, il documentario sottolinea l’importanza dell’esperienza e della pratica autoriale, ricordandoci che le immagini sono materia da trattare con responsabilità e con cura.
Si ringrazia Lo Schermo dell'arte per la visione del film.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 28 settembre 2024 al 12 gennaio 2025
Roma | Museo Storico della Fanteria
Ligabue. I misteri di una mente
-
Dal 28 settembre 2024 al 23 febbraio 2025
Monza | Reggia di Monza
Da Renoir a Picasso, da Miró a Fontana. 120 capolavori della grafica del ‘900
-
Dal 28 settembre 2024 al 04 marzo 2025
Venezia Mestre | Centro Culturale Candiani
MATISSE e la luce del Mediterraneo
-
Dal 28 settembre 2024 al 26 gennaio 2025
Rovigo | Palazzo Roverella
Henri Cartier-Bresson e l’Italia
-
Dal 26 settembre 2024 al 16 febbraio 2025
Bologna | Palazzo Pallavicini
Tina Modotti
-
Dal 26 settembre 2024 al 24 novembre 2024
Venezia | Biblioteca Nazionale Marciana
Erwin Wurm. Deep