Bottom Up! Non si ferma
Dal 11 Maggio 2020 al 31 Maggio 2020
Torino
Luogo: Facebook
Indirizzo: online
Sito ufficiale: http://www.bottomuptorino.it
Il festival di architettura di Torino Bottom Up! Quando la città si trasforma dal basso, nato su iniziativa dell’Ordine degli Architetti e della Fondazione per l’architettura / Torino, non si ferma per effetto del Covid-19, ma cambia format.
Proseguono le attività delle 14 comunità coinvolte per la preparazione delle campagne di crowdfunding dei progetti selezionati, che prenderanno il via in autunno; sono nati una rubrica settimanale Bottom Up! LIVE (ogni venerdì alle 15.00 in diretta Facebook su @bottomuptorino) e il gruppo Facebook Bottom Up! Voci per dare la possibilità alle comunità di raccontare i progetti e raccogliere nuovi stimoli dal basso; a giugno si svolgerà una maratona di riflessioni e contributi a distanza, che raccoglierà le riflessioni di questi mesi e a conclusione di tutto il percorso ci sarà un evento finale di restituzione.
“Il festival di architettura Bottom Up!” sottolinea la presidente della Fondazione per l’architettura Alessandra Siviero “è uno degli eventi di punta dell’Ordine e della Fondazione nella programmazione 2019-2020 e sono molto contenta che non si sia interrotto. È infatti l’unico festival di architettura in Italia che non è stato annullato o rinviato. Abbiamo saputo, grazie ai curatori Maurizio Cilli e Stefano Mirti, trasformare il format per far fronte alle nuove esigenze, senza interrompere il lavoro fatto e le riflessioni avviate. Un atto che abbiamo ritenuto doveroso per non deludere la significativa risposta dei cittadini alla nostra call e l’alto livello qualitativo e l’eterogeneità dei progetti proposti.”
L’obiettivo rimane immutato: diffondere la conoscenza dell’architettura contemporanea e favorire pratiche di trasformazione urbana dal basso partendo dalle idee della comunità che, attraverso processi di crowdfunding e dibattiti pubblici, saranno trasformate in realtà. è un esperimento urbano promosso dai curatori del festival Maurizio Cilli e Stefano Mirti, attraverso il quale sono state coinvolte direttamente comunità di abitanti: privati cittadini, scuole, artisti, collettivi, comitati, associazioni, imprese e progettisti hanno potuto candidare una proposta di intervento partecipando ad una call pubblica. Sono state selezionate 14 proposte (12 a Torino e 2 a Milano) che saranno finanziate attraverso campagne di crowdfunding; il lancio è previsto per l’autunno 2020.
A fianco delle campagne di crowdfunding il festival prevede alcuni momenti pubblici di discussione, che l’emergenza del Covid-19 ha reso necessario ridefinire nel format e, in parte, negli obiettivi. Il festival mantiene il suo carattere sperimentale e si trasforma in un osservatorio, un laboratorio di visioni sul futuro dopo la fine del lockdown. Al centro della riflessione in particolare le ricadute sull’organizzazione dei contesti urbani, sulla progettazione degli spazi abitativi e sulla vita delle comunità.
Lo spazio creato per affrontare questi temi è una rubrica settimanale Bottom Up! LIVE che si svolge ogni venerdì alle ore 15.00 in diretta Facebook sulla pagina @bottomuptorino, a partire dal 10 aprile. Durante questi appuntamenti Maurizio Cilli e Stefano Mirti alternano tematiche locali a questioni di carattere più globale, attraverso l’intervento di rappresentanti delle comunità di Bottom Up! e ospiti provenienti da altri contesti ed espressione di esperienze culturali e sociali differenti. In aggiunta è nato un gruppo Facebook Bottom Up! VOCI per raccogliere contributi dal basso sul futuro dell’organizzazione degli spazi pubblici e privati, dopo l’uscita dell’emergenza.
La prima restituzione di questo laboratorio avverrà nel mese di giugno, quando verrà organizzata una maratona durante la quale il racconto delle attività delle 14 comunità coinvolte si alternerà a interventi e dibattiti di ospiti esterni, rigorosamente a distanza; il programma, le date e il format sono in fase di definizione; l’obiettivo è mantenere viva l’opportunità di una riflessione condivisa sulle trasformazioni del territorio e sulle comunità bottom up, così come originariamente previsto.
Le tappe successive del festival prevedono l’avvio delle campagne di crowdfunding in autunno e un evento finale a conclusione di tutto il percorso.
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