Emilio Greco. I fili segreti dell'armonia
![Emilio Greco. I fili segreti dell'armonia, Palazzo Vecchio, San Gemini Emilio Greco. I fili segreti dell'armonia, Palazzo Vecchio, San Gemini](http://www.arte.it/foto/600x450/83/17533-greco.jpg)
Emilio Greco. I fili segreti dell'armonia, Palazzo Vecchio, San Gemini
Dal 29 Settembre 2013 al 13 Ottobre 2013
San Gemini | Terni
Luogo: Palazzo Vecchio
Indirizzo: piazza Palazzo Vecchio
Enti promotori:
- Ente Giostra
- Archivi Emilio GrecoRegione Umbria
- Provincia e Università per Stranieri di Perugia
- Provincia e Camera di Commercio di Terni
- Comune di San Gemini
- Società Dante Alighieri
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0744 630130/ 339 1228117
E-Mail info: c.barbato@ladante.it
Sito ufficiale: http://www.sangeminiarte.it/palazzo_vecchio.php
Si aprirà sabato 28 settembre, alle ore 18.30, presso la Sala dei Priori in Palazzo Vecchio a San Gemini, la mostra Emilio Greco. I fili segreti dell’armonia, omaggio al grande maestro siciliano (Catania, 1913 – Roma, 1995) a cento anni dalla sua nascita. L’evento, realizzato nell’ambito della XL edizione della Giostra dell’Arme di San Gemini, è promosso dall’Ente Giostra in collaborazione con gli Archivi Emilio Greco, inserendosi in un fitto calendario di manifestazioni allestite per l’importante ricorrenza, in corso e di prossima apertura, a Orvieto, Chieti, Roma e Londra.
Emilio Greco è stato esponente di spicco della stagione creativa del secondo dopoguerra romano, accanto a Guttuso, Mafai, Fazzini, Mirko, Leoncillo e altri. Lontano dalle vivaci polemiche tra realisti e astrattisti e consapevolmente fedele a un linguaggio figurativo, intimamente vissuto, raggiunge presto il successo, ottenendo, fra i tanti riconoscimenti, il primo premio di scultura alla Biennale di Venezia del 1956 - con Bagnante n.1, poi acquistata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma - e il premio della Calcografia Nazionale nel 1968, ricevuto per la sua intensa attività grafica. Prestigiose occasioni espositive rendono nota la sua firma anche all’estero: in Europa, in America, in Australia, in Giappone e in Unione Sovietica. Nel 1960 riceve la Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per i benemeriti della Cultura e dell’Arte. La sua attività didattica si è svolta presso le cattedre delle Accademie di Belle Arti di Carrara, di Napoli e, dal 1966, di Roma.
La mostra di San Gemini propone una trentina di opere tra incisioni, disegni, bassorilievi e sculture, provenienti dagli Archivi Emilio Greco, dalle Collezioni dell’Accademia Nazionale di San Luca e da collezioni private. Un viaggio all’interno dell’orizzonte creativo di Greco e dei temi a lui più cari: nudi e ritratti femminili, nutriti di profondi riferimenti alla cultura classica e rinascimentale, figure di amanti, danzatrici, bagnanti e atleti, ma anche riflessioni sul Sacro, come il bozzetto per il Monumento a papa Giovanni XXIII, inaugurato in San Pietro nel 1967, successivamente alla significativa commissione delle porte bronzee della Cattedrale di Orvieto. Il percorso espositivo è integrato dalla riproduzione di materiale audiovideo, preziosa testimonianza del percorso umano e professionale dell’artista.
L’iniziativa, premiata con la Medaglia del Presidente della Repubblica e patrocinata da Regione Umbria, Provincia e Università per Stranieri di Perugia, Provincia e Camera di Commercio di Terni, Comune di San Gemini e dalla Società Dante Alighieri, sarà visibile con ingresso libero per tutta la durata della Giostra dell’Arme, fino al 13 ottobre.
Per l’occasione è stato pubblicato un catalogo illustrato, con testi di Chiara Barbato, Antonella Greco e Alessandro Masi.
Emilio Greco è stato esponente di spicco della stagione creativa del secondo dopoguerra romano, accanto a Guttuso, Mafai, Fazzini, Mirko, Leoncillo e altri. Lontano dalle vivaci polemiche tra realisti e astrattisti e consapevolmente fedele a un linguaggio figurativo, intimamente vissuto, raggiunge presto il successo, ottenendo, fra i tanti riconoscimenti, il primo premio di scultura alla Biennale di Venezia del 1956 - con Bagnante n.1, poi acquistata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma - e il premio della Calcografia Nazionale nel 1968, ricevuto per la sua intensa attività grafica. Prestigiose occasioni espositive rendono nota la sua firma anche all’estero: in Europa, in America, in Australia, in Giappone e in Unione Sovietica. Nel 1960 riceve la Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per i benemeriti della Cultura e dell’Arte. La sua attività didattica si è svolta presso le cattedre delle Accademie di Belle Arti di Carrara, di Napoli e, dal 1966, di Roma.
La mostra di San Gemini propone una trentina di opere tra incisioni, disegni, bassorilievi e sculture, provenienti dagli Archivi Emilio Greco, dalle Collezioni dell’Accademia Nazionale di San Luca e da collezioni private. Un viaggio all’interno dell’orizzonte creativo di Greco e dei temi a lui più cari: nudi e ritratti femminili, nutriti di profondi riferimenti alla cultura classica e rinascimentale, figure di amanti, danzatrici, bagnanti e atleti, ma anche riflessioni sul Sacro, come il bozzetto per il Monumento a papa Giovanni XXIII, inaugurato in San Pietro nel 1967, successivamente alla significativa commissione delle porte bronzee della Cattedrale di Orvieto. Il percorso espositivo è integrato dalla riproduzione di materiale audiovideo, preziosa testimonianza del percorso umano e professionale dell’artista.
L’iniziativa, premiata con la Medaglia del Presidente della Repubblica e patrocinata da Regione Umbria, Provincia e Università per Stranieri di Perugia, Provincia e Camera di Commercio di Terni, Comune di San Gemini e dalla Società Dante Alighieri, sarà visibile con ingresso libero per tutta la durata della Giostra dell’Arme, fino al 13 ottobre.
Per l’occasione è stato pubblicato un catalogo illustrato, con testi di Chiara Barbato, Antonella Greco e Alessandro Masi.
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