Visioni | Visione Territoriale / Gianluigi Colin. Interferences
Dal 05 Luglio 2014 al 28 Settembre 2014
Civitella del Tronto | Teramo
Luogo: Fortezza Borbonica e Museo delle Armi
Indirizzo: via della Pietà 3
Orari: luglio e agosto 10-20, settembre 10-19
Curatori: Giacinto di Pietrantonio, Umberto Palestini
Costo del biglietto: intero 6 €, ridotto over 65 e universitari 4 €, ragazzi 6 -17 anni 1 €
Telefono per informazioni: +39 0861 508000
E-Mail info: info@arteincentro.com
Sito ufficiale: http://www.fortezzadicivitella.it
Dopo la mostra Visione animale del 2013 – nella quale si era puntata l'attenzione su opere che avevano per tema animali sia reali che fantastici e il nostro rapporto con loro – quest'anno con la mostra collettiva Visione territoriale, fulcro del progetto espositivo VISIONI 2014 e curata da Giacinto Di Pietrantonio, ci si è voluti concentrare su una delle tradizioni più antiche del territorio abruzzese: la ceramica di Castelli. Un materiale antico e denso di significato, presente come esperienza territoriale sia nella dimensione domestica che in quella artistica.
Partendo dal coinvolgimento dell'Istituto di Castelli F. A. Grue e delle maestranze locali, gli artisti Gabriele Di Matteo, Anna Galtarossa, Daniel Gonzàlez, Mark Kostabi, Ugo La Pietra, Alfredo Pirri, Luca Rossi, Matteo Rubbi, Giuseppe Stampone, Vedovamazzei, hanno progettato e concepito delle opere in ceramica.
Se la scuola ceramista di Castelli non ha mai smesso di tramandare la sapiente tecnica di lavorazione in maniera autentica, nè tanto meno di attirare l'attenzione degli artisti contemporanei, è vero anche che spesso si è creato un divario tra il linguaggio tradizionale e quello contemporaneo. Visione territoriale vuole superare tale distanza, guardando alla tradizione come a una presenza viva nel territorio e capace di costituire una possibilità di linguaggio locale rivolto all'internazionalità.
Visione territoriale vuole essere anche un'occasione di riflessione e discussione circa l'importanza della fase progettuale del lavoro dell'artista e del metodo di ricerca delle forme, dei materiali e delle tecniche che la nostra tradizione offre come fucina culturale in divenire. L'aspetto educativo e quello formativo si fondono con la necessità di recuperare una "visione del territorio" il più possibile attenta alla tradizione in senso contemporaneo, fino a diventare visione del mondo. Così, la retorica della riproduzione per la rimessa in opera di una scomparsa scultura di Jackson Pollock di Gabriele Di Matteo; i totem giocosi e pelosi volti a rinsaldare il divario tra cultura artigianale ed artistica, spirito e materia di Anna Galtarossa; le immagini ironico-celebrative e ecologiche di Daniel Gonzàlez; l'incontro tra progettualità e artigianato di Ugo La Pietra; le figure senza volto e tempo di sapore metafisico contemporaneo di Mark Kostabi; la progettualità spaziale di utopiche città fatte di semplici mattoni forati da costruzione, nobilitati dalla colorazione bianca esternamente e fluorescente all'interno di Alfredo Pirri; gli interventi di relazione con lo spazio di internet di Luca Rossi; i luoghi-non luoghi, ovvero le isole vicine e lontane di Matteo Rubbi; l'educazione globale che ci restituisce la molteplicità spaziale-sintetica di New York di Giuseppe Stampone; la pila di vecchi materassi sovrapposti di Vedovamazzei: assumono tutti una nuova forma ceramica progettata appositamente per gli ambienti della Fortezza.
Come per le precedenti edizioni, gli spazi dedicati alla mostra Visione territoriale saranno i vari ambienti esterni e interni dislocati nell'architettura della Fortezza Borbonica di Civitella del Tronto.
Dopo la mostra fotografica del 2013 dedicata a una delle figure leggendarie del fotogiornalismo internazionale, Mario Dondero, quest'anno – sempre all'interno del progetto espositivo VISIONI – viene inaugurata Interferences, mostra personale di Gianluigi Colin, artista e art director del Corriere della Sera, a cura di Umberto Palestini. La mostra presenterà un progetto site-specific di Colin sviluppato attraverso l'interazione tra diversi linguaggi, quali la fotografia, l'installazione, il video e i multimedia.
L’artista descrive il caos dell'ambiente redazionale continuamente bombardato da immagini provenienti, in tempo reale, da tutto il mondo. Come ulteriore sviluppo della personale tenuta recentemente dall'artista al museo di Pordenone intitolata Caos Apparente, Colin riflette sulle interferenze che intaccano alcune immagini durante il processo di trasmissione, impedendone una visualizzazione corretta e completa. Così, la vita di queste immagini destinate a subire una metamorfosi cibernetica e repentina, diventa oggetto della poetica di Colin attraverso un'intervento multimediale che riproduce una sequenza di foto e video dal sapore randomico e quasi ossessivo.
La legge universale della derivazione dell'ordine dal caos, si riflette nella realtà visiva di Colin. Il passaggio dal caos all'ordine avviene infatti nel momento di selezione delle immagini destinate alla stampa del quotidiano. In quest’occasione le opere di Colin si appropriano di alcuni spazi della Fortezza di Civitella del Tronto aprendo una serie di finestre sul mondo e sulla sua rappresentazione, accogliendo i visitatori in una realtà fatta di foreste di simboli e architetture estetiche dai molteplici valori espressivi che svelano i sottili meccanismi della comunicazione.
Le mostre sono parte del progetto ARTE in CENTRO – cultura contemporanea nei borghi e nelle città, la manifestazione che dal 4 luglio al 28 settembre 2014 animerà con l’energia del contemporaneo il territorio di Abruzzo e Marche.
9 mostre, 20 eventi collaterali, 100 artisti internazionali, 9 curatori, più di 10 sedi espositive, 2 regioni, 3 provincie, 7 comuni, 6 enti culturali per 87 giorni consecutivi, 1 solo network - ARTE in CENTRO - che si estende in un percorso espositivo lungo più di cento chilometri.
Partendo dal coinvolgimento dell'Istituto di Castelli F. A. Grue e delle maestranze locali, gli artisti Gabriele Di Matteo, Anna Galtarossa, Daniel Gonzàlez, Mark Kostabi, Ugo La Pietra, Alfredo Pirri, Luca Rossi, Matteo Rubbi, Giuseppe Stampone, Vedovamazzei, hanno progettato e concepito delle opere in ceramica.
Se la scuola ceramista di Castelli non ha mai smesso di tramandare la sapiente tecnica di lavorazione in maniera autentica, nè tanto meno di attirare l'attenzione degli artisti contemporanei, è vero anche che spesso si è creato un divario tra il linguaggio tradizionale e quello contemporaneo. Visione territoriale vuole superare tale distanza, guardando alla tradizione come a una presenza viva nel territorio e capace di costituire una possibilità di linguaggio locale rivolto all'internazionalità.
Visione territoriale vuole essere anche un'occasione di riflessione e discussione circa l'importanza della fase progettuale del lavoro dell'artista e del metodo di ricerca delle forme, dei materiali e delle tecniche che la nostra tradizione offre come fucina culturale in divenire. L'aspetto educativo e quello formativo si fondono con la necessità di recuperare una "visione del territorio" il più possibile attenta alla tradizione in senso contemporaneo, fino a diventare visione del mondo. Così, la retorica della riproduzione per la rimessa in opera di una scomparsa scultura di Jackson Pollock di Gabriele Di Matteo; i totem giocosi e pelosi volti a rinsaldare il divario tra cultura artigianale ed artistica, spirito e materia di Anna Galtarossa; le immagini ironico-celebrative e ecologiche di Daniel Gonzàlez; l'incontro tra progettualità e artigianato di Ugo La Pietra; le figure senza volto e tempo di sapore metafisico contemporaneo di Mark Kostabi; la progettualità spaziale di utopiche città fatte di semplici mattoni forati da costruzione, nobilitati dalla colorazione bianca esternamente e fluorescente all'interno di Alfredo Pirri; gli interventi di relazione con lo spazio di internet di Luca Rossi; i luoghi-non luoghi, ovvero le isole vicine e lontane di Matteo Rubbi; l'educazione globale che ci restituisce la molteplicità spaziale-sintetica di New York di Giuseppe Stampone; la pila di vecchi materassi sovrapposti di Vedovamazzei: assumono tutti una nuova forma ceramica progettata appositamente per gli ambienti della Fortezza.
Come per le precedenti edizioni, gli spazi dedicati alla mostra Visione territoriale saranno i vari ambienti esterni e interni dislocati nell'architettura della Fortezza Borbonica di Civitella del Tronto.
Dopo la mostra fotografica del 2013 dedicata a una delle figure leggendarie del fotogiornalismo internazionale, Mario Dondero, quest'anno – sempre all'interno del progetto espositivo VISIONI – viene inaugurata Interferences, mostra personale di Gianluigi Colin, artista e art director del Corriere della Sera, a cura di Umberto Palestini. La mostra presenterà un progetto site-specific di Colin sviluppato attraverso l'interazione tra diversi linguaggi, quali la fotografia, l'installazione, il video e i multimedia.
L’artista descrive il caos dell'ambiente redazionale continuamente bombardato da immagini provenienti, in tempo reale, da tutto il mondo. Come ulteriore sviluppo della personale tenuta recentemente dall'artista al museo di Pordenone intitolata Caos Apparente, Colin riflette sulle interferenze che intaccano alcune immagini durante il processo di trasmissione, impedendone una visualizzazione corretta e completa. Così, la vita di queste immagini destinate a subire una metamorfosi cibernetica e repentina, diventa oggetto della poetica di Colin attraverso un'intervento multimediale che riproduce una sequenza di foto e video dal sapore randomico e quasi ossessivo.
La legge universale della derivazione dell'ordine dal caos, si riflette nella realtà visiva di Colin. Il passaggio dal caos all'ordine avviene infatti nel momento di selezione delle immagini destinate alla stampa del quotidiano. In quest’occasione le opere di Colin si appropriano di alcuni spazi della Fortezza di Civitella del Tronto aprendo una serie di finestre sul mondo e sulla sua rappresentazione, accogliendo i visitatori in una realtà fatta di foreste di simboli e architetture estetiche dai molteplici valori espressivi che svelano i sottili meccanismi della comunicazione.
Le mostre sono parte del progetto ARTE in CENTRO – cultura contemporanea nei borghi e nelle città, la manifestazione che dal 4 luglio al 28 settembre 2014 animerà con l’energia del contemporaneo il territorio di Abruzzo e Marche.
9 mostre, 20 eventi collaterali, 100 artisti internazionali, 9 curatori, più di 10 sedi espositive, 2 regioni, 3 provincie, 7 comuni, 6 enti culturali per 87 giorni consecutivi, 1 solo network - ARTE in CENTRO - che si estende in un percorso espositivo lungo più di cento chilometri.
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