Mercoledì del MArTA

I tesori dell’archeologia subacquea al MArTA
Dal 07 Aprile 2021 al 14 Aprile 2021
Taranto
Luogo: Pagina Facebook e canale Youtube MArTA
Indirizzo: online
Orari: ore 18
Telefono per informazioni: +39 099 4532112
E-Mail info: man-ta.comunicazione@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.museotaranto.beniculturali.it
Il MArTA di Taranto inaugura la sua stagione di conferenze di Aprile, dedicando i primi due appuntamenti (il 7 e il 14 aprile) al mare.
Non a caso la città di Taranto è da poco sede della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, retta da una esperta del settore, la dottoressa Barbara Davidde, che tra le altre cose nel 2011 avviò l’iter per l’Area Marina Protetta nel Parco Archeologico Sommerso di Baia a largo della Campania.
E la conferenza del 7 aprile, nel primo degli appuntamenti di primavera dei “Mercoledì del MArTA”, ha come relatrice la dott.ssa Barbara Davidde e i suoi studi, al centro di un interessante approfondimento su “Archeologia Subacquea e restauri nel Mare di Baia. Il caso del settore della villa con ingresso a protiro”.
A partire dal 2003, l’Istituto per la Conservazione e il Restauro, con il Nucleo per gli interventi di archeologia subacquea diretto da Roberto Petriaggi e, dal 2011, da Barbara Davidde, ha avviato proprio in quell’area una campagna di restauro sott’acqua.
Un lavoro che ha permesso all’archeologia anche l’utilizzo di materiali, strumenti e metodi sperimentali per avviare un’operazione di restauro e conservazione in situ del parco archeologico sommerso.
Nel corso degli anni, grazie alle attività di ricerca svolte nell’ambito dei progetti “i-Mareculture” e “BlueMed”, e “MUSAS –Musei di Archeologia Subacquea” oltre ai temi connessi con la conservazione in situ, la ricerca del NIAS a Baia si è rivolta verso la sperimentazione di tecnologie innovative per una migliore documentazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio archeologico sommerso – dice la soprintendente Barbara Davidde.
La conferenza, che sarà introdotta dalla direttrice del Museo di Taranto, Eva Degl’Innocenti, presenta una sintesi dei risultati degli studi e delle ricerche che hanno affiancato gli interventi conservativi e che hanno permesso di ricostruire il paesaggio costiero di Baia in età imperiale.
Fra i vari monumenti sommersi di Baia, la relatrice si soffermerà su una delle villae maritimae di Baia, la “Villa con ingresso a protiro”.
Questo appuntamento è per mercoledì 7 aprire alle ore 18.00..
Il 14 aprile sempre con l’introduzione della direttrice del Museo di Taranto, Eva Degl’Innocenti, dopo un intervento della Soprintendente Barbara Davidde, sarà invece Rita Auriemma, docente dell’Università del Salento, a dar vita a un racconto avvincente che riguarda i mari di Puglia.
La seconda conferenze di aprile dei “Mercoledì del MArTA” avrà, infatti, come oggetto i resti del naufragio a largo delle coste del salento ionico, di una nave lapidaria che tra il II e III sec, d.C. si incagliò a largo di Porto Cesareo, lasciando sul fondale parte del suo prezioso carico di colonne in marmo, tutt’ora visibili.
Non a caso la città di Taranto è da poco sede della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, retta da una esperta del settore, la dottoressa Barbara Davidde, che tra le altre cose nel 2011 avviò l’iter per l’Area Marina Protetta nel Parco Archeologico Sommerso di Baia a largo della Campania.
E la conferenza del 7 aprile, nel primo degli appuntamenti di primavera dei “Mercoledì del MArTA”, ha come relatrice la dott.ssa Barbara Davidde e i suoi studi, al centro di un interessante approfondimento su “Archeologia Subacquea e restauri nel Mare di Baia. Il caso del settore della villa con ingresso a protiro”.
A partire dal 2003, l’Istituto per la Conservazione e il Restauro, con il Nucleo per gli interventi di archeologia subacquea diretto da Roberto Petriaggi e, dal 2011, da Barbara Davidde, ha avviato proprio in quell’area una campagna di restauro sott’acqua.
Un lavoro che ha permesso all’archeologia anche l’utilizzo di materiali, strumenti e metodi sperimentali per avviare un’operazione di restauro e conservazione in situ del parco archeologico sommerso.
Nel corso degli anni, grazie alle attività di ricerca svolte nell’ambito dei progetti “i-Mareculture” e “BlueMed”, e “MUSAS –Musei di Archeologia Subacquea” oltre ai temi connessi con la conservazione in situ, la ricerca del NIAS a Baia si è rivolta verso la sperimentazione di tecnologie innovative per una migliore documentazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio archeologico sommerso – dice la soprintendente Barbara Davidde.
La conferenza, che sarà introdotta dalla direttrice del Museo di Taranto, Eva Degl’Innocenti, presenta una sintesi dei risultati degli studi e delle ricerche che hanno affiancato gli interventi conservativi e che hanno permesso di ricostruire il paesaggio costiero di Baia in età imperiale.
Fra i vari monumenti sommersi di Baia, la relatrice si soffermerà su una delle villae maritimae di Baia, la “Villa con ingresso a protiro”.
Questo appuntamento è per mercoledì 7 aprire alle ore 18.00..
Il 14 aprile sempre con l’introduzione della direttrice del Museo di Taranto, Eva Degl’Innocenti, dopo un intervento della Soprintendente Barbara Davidde, sarà invece Rita Auriemma, docente dell’Università del Salento, a dar vita a un racconto avvincente che riguarda i mari di Puglia.
La seconda conferenze di aprile dei “Mercoledì del MArTA” avrà, infatti, come oggetto i resti del naufragio a largo delle coste del salento ionico, di una nave lapidaria che tra il II e III sec, d.C. si incagliò a largo di Porto Cesareo, lasciando sul fondale parte del suo prezioso carico di colonne in marmo, tutt’ora visibili.
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