Igor Mitoraj. Lo Sguardo- Humanitas- Physis
Dal 26 Marzo 2024 al 31 Ottobre 2025
Siracusa
Luogo: Parco Archeologico e paesaggistico di Siracusa
Indirizzo: Viale Teocrito 66
Orari: dalle 8:30 alle 19:30
Curatori: Luca Pizzi
Costo del biglietto: con il biglietto d’ingresso unico di 16,50 Euro sarà possibile visitare l’area archeologica (la biglietteria rimane aperta fino alle ore 18:00)
Sito ufficiale: http://parchiarcheologici.regione.sicilia.it
È stata presentata presso l’Auditorium dell’Ara Pacis di Roma, la più grande esposizione mai realizzata a cielo aperto di Igor Mitoraj intitolata “Lo Sguardo- Humanitas- Physis”, visibile al pubblico dal 26 Marzo fino al 31 ottobre 2025 in alcuni dei luoghi più straordinari e suggestivi della Sicilia.
La mostra è promossa dal Parco Archeologico di Siracusa Eloro Villa del Tellaro e Akrai, prodotta da Atelier Mitoraj, in collaborazione a Mediatica e Tate, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Siciliana, Assessorato dei beni culturali e dell’Identità Siciliana, Assessorato del territorio e dell’ambiente, in collaborazione con Assessorato dell’Agricoltura, con il Parco dell’Etna, con il Demanio forestale con il Comune di Ragalna e con il Comune di Siracusa.
L’esposizione è stata curata con competenza e passione da Luca Pizzi, Direttore artistico dell'Atelier Mitoraj, coadiuvato da Paolo Patanè, Direzione produzione esecutiva; Direttore culturale e creativo Roberto Grossi.
Delle 27 opere monumentali che compongono l’inedito e struggente percorso espositivo, 25 potranno essere ammirate dai cittadini e dai turisti all’interno del Parco archeologico di Neapolis a Siracusa ( sito Unesco- famoso in tutto il mondo per la compresenza di due teatri di pietra e delle vestigia appartenenti alla grande civiltà greca e romana) mentre l’opera bronzea del “Teseo Screpolato” si innalza a 1700 metri sulle pietre laviche dell’Etna (Patrimonio dell’umanità) e la scultura alata “Ikaria” guarda verso il mediterraneo dallo spazio antistante al Castello Maniace ad Ortigia, simbolo dell’incontro tra i popoli e le culture.
In questa esposizione lo stile espressivo di Mitoraj e la sua poetica, ricca di surrealismo e simbolismo, si manifestano in assoluta armonia e continuità con i modelli della tradizione classica e romana e in un dialogo fecondo con la natura. Le opere presenti, infatti, realizzate tra il 1993 e il 2014 in bronzo, ghisa, travertino e resina, si integrano magicamente con i luoghi che le accolgono generando suggestioni profonde e stimolando conoscenza e partecipazione.
Il tema “Lo sguardo”, trae fondamento dall’espressività delle opere e nel messaggio artistico e culturale di Mitoraj, ed esprime la visione universale di quella dimensione circolare dell’esistenza umana che ci induce ad una riflessione interiore rispetto alla società (Humanitas) nella quale viviamo e al nostro rapporto con natura che ci circonda (Physis) e ai suoi elementi primordiali (fuoco, acqua, terra, aria). Questa grande esposizione, di assoluto valore internazionale, supera, dunque, il concetto della bellezza puramente estetica dell’arte e dei monumenti e, come in una rappresentazione drammaturgica nei due antichi teatri, greco e romano, pone all’uomo contemporaneo interrogativi sul suo destino nel mondo e nella storia.
Un progetto culturale così ambizioso ha richiesto uno sforzo senza precedenti dal punto di vista organizzativo, tecnico e scientifico per il trasporto, l'installazione e l’allestimento di opere grandiose come il “Dedalo”, scultura bronzea posta accanto all’Orecchio di Dionisio; il “Torso Croce” Arena Verona gigantesca opera in resina, che richiama al riscatto e al rinnovamento interiore nella Grotta del Salnitro o “Luci di Nara II” che con il suo volto di bianco travertino, restituisce purezza e speranza di fronte ai segni di crudeltà e di sofferenza che sembrano ancora oggi aleggiare nell’ Anfiteatro romano. La partecipazione culturale ed emotiva viene favorita anche grazie alla regia di luci e alla diffusione di suoni e musica appositamente creata, come per l'installazione del grande volto bronzeo "Tindaro", nel fondo buio dell’Orecchio di Dionisio.
Il progetto è reso possibile per la positiva collaborazione pubblico privato grazie al quale gli organizzatori prevedono l’afflusso record di 2 milioni di visitatori, anche in virtù di una massiccia campagna mediatica.
Il 16 Aprile presso l’area archeologica Neapolis si svolgerà l’evento inaugurale per la stampa ed invitati, con una performance teatrale e musicale con oltre 40 artisti, scritta e diretta da Gisella Calì con musiche inedite di Lello Analfino che metterà in risalto il viaggio spirituale, tra miti ed eroi, di Ikaro, Un Uomo moderno, verso il cambiamento e la Bellezza.
La mostra è promossa dal Parco Archeologico di Siracusa Eloro Villa del Tellaro e Akrai, prodotta da Atelier Mitoraj, in collaborazione a Mediatica e Tate, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Siciliana, Assessorato dei beni culturali e dell’Identità Siciliana, Assessorato del territorio e dell’ambiente, in collaborazione con Assessorato dell’Agricoltura, con il Parco dell’Etna, con il Demanio forestale con il Comune di Ragalna e con il Comune di Siracusa.
L’esposizione è stata curata con competenza e passione da Luca Pizzi, Direttore artistico dell'Atelier Mitoraj, coadiuvato da Paolo Patanè, Direzione produzione esecutiva; Direttore culturale e creativo Roberto Grossi.
Delle 27 opere monumentali che compongono l’inedito e struggente percorso espositivo, 25 potranno essere ammirate dai cittadini e dai turisti all’interno del Parco archeologico di Neapolis a Siracusa ( sito Unesco- famoso in tutto il mondo per la compresenza di due teatri di pietra e delle vestigia appartenenti alla grande civiltà greca e romana) mentre l’opera bronzea del “Teseo Screpolato” si innalza a 1700 metri sulle pietre laviche dell’Etna (Patrimonio dell’umanità) e la scultura alata “Ikaria” guarda verso il mediterraneo dallo spazio antistante al Castello Maniace ad Ortigia, simbolo dell’incontro tra i popoli e le culture.
In questa esposizione lo stile espressivo di Mitoraj e la sua poetica, ricca di surrealismo e simbolismo, si manifestano in assoluta armonia e continuità con i modelli della tradizione classica e romana e in un dialogo fecondo con la natura. Le opere presenti, infatti, realizzate tra il 1993 e il 2014 in bronzo, ghisa, travertino e resina, si integrano magicamente con i luoghi che le accolgono generando suggestioni profonde e stimolando conoscenza e partecipazione.
Il tema “Lo sguardo”, trae fondamento dall’espressività delle opere e nel messaggio artistico e culturale di Mitoraj, ed esprime la visione universale di quella dimensione circolare dell’esistenza umana che ci induce ad una riflessione interiore rispetto alla società (Humanitas) nella quale viviamo e al nostro rapporto con natura che ci circonda (Physis) e ai suoi elementi primordiali (fuoco, acqua, terra, aria). Questa grande esposizione, di assoluto valore internazionale, supera, dunque, il concetto della bellezza puramente estetica dell’arte e dei monumenti e, come in una rappresentazione drammaturgica nei due antichi teatri, greco e romano, pone all’uomo contemporaneo interrogativi sul suo destino nel mondo e nella storia.
Un progetto culturale così ambizioso ha richiesto uno sforzo senza precedenti dal punto di vista organizzativo, tecnico e scientifico per il trasporto, l'installazione e l’allestimento di opere grandiose come il “Dedalo”, scultura bronzea posta accanto all’Orecchio di Dionisio; il “Torso Croce” Arena Verona gigantesca opera in resina, che richiama al riscatto e al rinnovamento interiore nella Grotta del Salnitro o “Luci di Nara II” che con il suo volto di bianco travertino, restituisce purezza e speranza di fronte ai segni di crudeltà e di sofferenza che sembrano ancora oggi aleggiare nell’ Anfiteatro romano. La partecipazione culturale ed emotiva viene favorita anche grazie alla regia di luci e alla diffusione di suoni e musica appositamente creata, come per l'installazione del grande volto bronzeo "Tindaro", nel fondo buio dell’Orecchio di Dionisio.
Il progetto è reso possibile per la positiva collaborazione pubblico privato grazie al quale gli organizzatori prevedono l’afflusso record di 2 milioni di visitatori, anche in virtù di una massiccia campagna mediatica.
Il 16 Aprile presso l’area archeologica Neapolis si svolgerà l’evento inaugurale per la stampa ed invitati, con una performance teatrale e musicale con oltre 40 artisti, scritta e diretta da Gisella Calì con musiche inedite di Lello Analfino che metterà in risalto il viaggio spirituale, tra miti ed eroi, di Ikaro, Un Uomo moderno, verso il cambiamento e la Bellezza.
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