Nino Migliori. LUMEN. Fonte Gaia
Dal 26 Giugno 2024 al 22 Settembre 2024
Siena
Luogo: Santa Maria della Scala
Indirizzo: Piazza Duomo 1
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19
Curatori: Lucia Simona Pacchierotti in collaborazione con la Fondazione Nino Migliori di Bologna
Costo del biglietto: la mostra è inclusa nel biglietto d’ingresso al Museo
Sito ufficiale: http://www.santamariadellascala.com
Un gioco di luci e ombre al centro di una nuova mostra di caratura internazionale al Santa Maria della Scala.
Al via da mercoledì 26 giugno la mostra ‘Nino Migliori LUMEN Fonte Gaia’, visitabile nei Magazzini della Corticella del Santa Maria della Scala fino al 22 settembre 2024.
La mostra, curata da Lucia Simona Pacchierotti in collaborazione con la Fondazione Nino Migliori di Bologna, espone opere inedite del fotografo Nino Migliori dedicate al capolavoro scultoreo di Jacopo della Quercia, in un percorso espositivo nel quale il visitatore potrà mettere in relazione le fotografie con le sculture, essendo queste collocate nei locali attigui ai Magazzini della Corticella.
L’inaugurazione è fissata per martedì 25 giugno alle 17.30; saranno in mostra trentacinque opere inedite di Migliori (classe 1926) considerato, sia a livello nazionale sia internazionale, tra i massimi interpreti contemporanei della fotografia italiana.
“Nino Migliori ha realizzato per Siena un site specific - ha spiegato la direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala Chiara Valdambrini - esperienze e progetti site specific ricalcano appieno le linee di valorizzazione che la Fondazione ha intenzione di sviluppare. Il solco che caratterizzerà la programmazione del complesso museale avrà infatti cura di non perdere mai il filo rosso che lega il passato al presente, con uno sguardo al futuro, come avvenuto per l’esposizione ‘Nino Migliori LUMEN Fonte Gaia’”.
Dal 2006 Migliori conduce una ricerca sulla luce e la materia che consiste nel fotografare opere scultoree impiegando, come unica fonte luminosa, la luce che proviene dalle candele. Il progetto LUMEN ha portato Migliori ad una serie di esplorazioni fotografiche a 'lume di candela' di alcuni dei massimi monumenti scultorei italiani tra i quali il Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca, i Leoni e metope della Cattedrale di Modena, l’Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia, il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino per giungere infine a Siena, alla Fonte Gaia di Jacopo della Quercia.
Migliori ha dato una sua interpretazione della plasticità delle sculture di Jacopo della Quercia, attraverso il suo occhio attuale e l’utilizzo della luce. La mostra è l’ultima tappa di un percorso iniziato già da marzo, quando il maestro bolognese è stato ospite d'onore durante le due giornate di Letture di Fotografia, la manifestazione ideata dal Siena Foto Club giunta alla sua terza edizione, tenutasi al Santa Maria della Scala.
Alla mostra LUMEN Fonte Gaia hanno preso parte, non a caso, tre fotografi del Siena Foto Club: Mauro Guerrini, Gianni Lombardini e Carlo Pennatini, che hanno seguito Nino Migliori durante il set sulla Fonte Gaia fornendo un racconto-viaggio del lavoro a 'lume di candela'. Le loro foto affiancano quelle del maestro in una sezione di ‘backstage’, riproponendo la suggestione emotiva dei due giorni di realizzazione del servizio fotografico.
“Nino Migliori ha realizzato per Siena un site specific - ha spiegato la direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala Chiara Valdambrini - esperienze e progetti site specific ricalcano appieno le linee di valorizzazione che la Fondazione ha intenzione di sviluppare. Il solco che caratterizzerà la programmazione del complesso museale avrà infatti cura di non perdere mai il filo rosso che lega il passato al presente, con uno sguardo al futuro, come avvenuto per l’esposizione ‘Nino Migliori LUMEN Fonte Gaia’”.
“Questa mostra sottolinea il nostro crescente impegno nel valorizzare al massimo tutto ciò che il Santa Maria della Scala può offrire. Siamo entusiasti di proseguire la collaborazione con Nino Migliori già avviata in passato - ha commentato il vicepresidente della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala Niccolò Fiorini -. Questo evento rappresenta per noi un ulteriore passo verso una direzione in cui il connubio tra le ricchezze del complesso di Santa Maria della Scala e i tesori che la nostra città offre al di fuori di esso, così come il dialogo tra l'interno e l'esterno, tra il passato e il presente, si fanno sempre più stretti e fruttuosi. Crediamo fermamente che solo attraverso questa sinergia possiamo continuare a offrire esperienze culturali di altissimo livello ai nostri visitatori”.
“Non è il primo LUMEN che Nino Migliori realizza ma per l'artista è come se fosse la prima volta - ha commentato la curatrice Lucia Simona Pacchierotti -. Quando è venuto a Siena nell'ottobre dell'anno passato, ho chiesto a Marina perché Nino avesse accettato con tanto entusiasmo di fare un nuovo LUMEN, la risposta è stata semplice e rientra nella sua stessa poetica, perché per lui ogni monumento che ha indagato alla luce delle candele, è un'opera unica, come unica è la materia della quale è composta e quindi in maniera unica reagisce alla luce. Una luce che vibra e si muove, che rende le forme astratte, fluide, in movimento. Il risultato è stato una serie di immagini dove le figure della Fonte Gaia riletta a 'lume di candela', hanno assunto un nuovo significato, sospese nel tempo e nello spazio, hanno mostrato un volto nuovo, rivelando aspetti altrimenti invisibili”.
La mostra è l’ultima tappa di un percorso iniziato già da marzo, quando il maestro bolognese è stato ospite d'onore durante le due giornate di “Letture di Fotografia”, la manifestazione ideata dal Siena Foto Club giunta alla sua terza edizione, tenutasi al Santa Maria della Scala. Hanno infatti preso parte al progetto anche tre fotografi del Siena Foto Club, con una sezione di ‘backstage’: Mauro Guerrini, Gianni Lombardini e Carlo Pennatini.
In occasione del finissage della mostra, domenica 22 settembre dalle 17 alle 19, si terrà inoltre la performance in azione, musica e parole “Vestali dimenticate”, a cura dell’Associazione Culturale Ensarte. Si tratterà di tre momenti di performance alternati a visite guidate alla Fonte Gaia di Jacopo della Quercia e alla mostra. Partendo dai miti e la storia delle antiche vestali dimenticate e dalla poetessa contemporanea Joumana Haddad è nata un’azione scenica in grado di emulare un rito di iniziazione femminile. Un rito segreto e indicibile a cui il pubblico presente assisterà in gran segreto nella sala dell’antico granaio.
La mostra è infine corredata di catalogo edito dalla Immedia Editrice di Arezzo con testi di Giovanni Fiorentino, Monica Maffioli e Lucia Simona Pacchierotti.
Al via da mercoledì 26 giugno la mostra ‘Nino Migliori LUMEN Fonte Gaia’, visitabile nei Magazzini della Corticella del Santa Maria della Scala fino al 22 settembre 2024.
La mostra, curata da Lucia Simona Pacchierotti in collaborazione con la Fondazione Nino Migliori di Bologna, espone opere inedite del fotografo Nino Migliori dedicate al capolavoro scultoreo di Jacopo della Quercia, in un percorso espositivo nel quale il visitatore potrà mettere in relazione le fotografie con le sculture, essendo queste collocate nei locali attigui ai Magazzini della Corticella.
L’inaugurazione è fissata per martedì 25 giugno alle 17.30; saranno in mostra trentacinque opere inedite di Migliori (classe 1926) considerato, sia a livello nazionale sia internazionale, tra i massimi interpreti contemporanei della fotografia italiana.
“Nino Migliori ha realizzato per Siena un site specific - ha spiegato la direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala Chiara Valdambrini - esperienze e progetti site specific ricalcano appieno le linee di valorizzazione che la Fondazione ha intenzione di sviluppare. Il solco che caratterizzerà la programmazione del complesso museale avrà infatti cura di non perdere mai il filo rosso che lega il passato al presente, con uno sguardo al futuro, come avvenuto per l’esposizione ‘Nino Migliori LUMEN Fonte Gaia’”.
Dal 2006 Migliori conduce una ricerca sulla luce e la materia che consiste nel fotografare opere scultoree impiegando, come unica fonte luminosa, la luce che proviene dalle candele. Il progetto LUMEN ha portato Migliori ad una serie di esplorazioni fotografiche a 'lume di candela' di alcuni dei massimi monumenti scultorei italiani tra i quali il Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca, i Leoni e metope della Cattedrale di Modena, l’Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia, il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino per giungere infine a Siena, alla Fonte Gaia di Jacopo della Quercia.
Migliori ha dato una sua interpretazione della plasticità delle sculture di Jacopo della Quercia, attraverso il suo occhio attuale e l’utilizzo della luce. La mostra è l’ultima tappa di un percorso iniziato già da marzo, quando il maestro bolognese è stato ospite d'onore durante le due giornate di Letture di Fotografia, la manifestazione ideata dal Siena Foto Club giunta alla sua terza edizione, tenutasi al Santa Maria della Scala.
Alla mostra LUMEN Fonte Gaia hanno preso parte, non a caso, tre fotografi del Siena Foto Club: Mauro Guerrini, Gianni Lombardini e Carlo Pennatini, che hanno seguito Nino Migliori durante il set sulla Fonte Gaia fornendo un racconto-viaggio del lavoro a 'lume di candela'. Le loro foto affiancano quelle del maestro in una sezione di ‘backstage’, riproponendo la suggestione emotiva dei due giorni di realizzazione del servizio fotografico.
“Nino Migliori ha realizzato per Siena un site specific - ha spiegato la direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala Chiara Valdambrini - esperienze e progetti site specific ricalcano appieno le linee di valorizzazione che la Fondazione ha intenzione di sviluppare. Il solco che caratterizzerà la programmazione del complesso museale avrà infatti cura di non perdere mai il filo rosso che lega il passato al presente, con uno sguardo al futuro, come avvenuto per l’esposizione ‘Nino Migliori LUMEN Fonte Gaia’”.
“Questa mostra sottolinea il nostro crescente impegno nel valorizzare al massimo tutto ciò che il Santa Maria della Scala può offrire. Siamo entusiasti di proseguire la collaborazione con Nino Migliori già avviata in passato - ha commentato il vicepresidente della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala Niccolò Fiorini -. Questo evento rappresenta per noi un ulteriore passo verso una direzione in cui il connubio tra le ricchezze del complesso di Santa Maria della Scala e i tesori che la nostra città offre al di fuori di esso, così come il dialogo tra l'interno e l'esterno, tra il passato e il presente, si fanno sempre più stretti e fruttuosi. Crediamo fermamente che solo attraverso questa sinergia possiamo continuare a offrire esperienze culturali di altissimo livello ai nostri visitatori”.
“Non è il primo LUMEN che Nino Migliori realizza ma per l'artista è come se fosse la prima volta - ha commentato la curatrice Lucia Simona Pacchierotti -. Quando è venuto a Siena nell'ottobre dell'anno passato, ho chiesto a Marina perché Nino avesse accettato con tanto entusiasmo di fare un nuovo LUMEN, la risposta è stata semplice e rientra nella sua stessa poetica, perché per lui ogni monumento che ha indagato alla luce delle candele, è un'opera unica, come unica è la materia della quale è composta e quindi in maniera unica reagisce alla luce. Una luce che vibra e si muove, che rende le forme astratte, fluide, in movimento. Il risultato è stato una serie di immagini dove le figure della Fonte Gaia riletta a 'lume di candela', hanno assunto un nuovo significato, sospese nel tempo e nello spazio, hanno mostrato un volto nuovo, rivelando aspetti altrimenti invisibili”.
La mostra è l’ultima tappa di un percorso iniziato già da marzo, quando il maestro bolognese è stato ospite d'onore durante le due giornate di “Letture di Fotografia”, la manifestazione ideata dal Siena Foto Club giunta alla sua terza edizione, tenutasi al Santa Maria della Scala. Hanno infatti preso parte al progetto anche tre fotografi del Siena Foto Club, con una sezione di ‘backstage’: Mauro Guerrini, Gianni Lombardini e Carlo Pennatini.
In occasione del finissage della mostra, domenica 22 settembre dalle 17 alle 19, si terrà inoltre la performance in azione, musica e parole “Vestali dimenticate”, a cura dell’Associazione Culturale Ensarte. Si tratterà di tre momenti di performance alternati a visite guidate alla Fonte Gaia di Jacopo della Quercia e alla mostra. Partendo dai miti e la storia delle antiche vestali dimenticate e dalla poetessa contemporanea Joumana Haddad è nata un’azione scenica in grado di emulare un rito di iniziazione femminile. Un rito segreto e indicibile a cui il pubblico presente assisterà in gran segreto nella sala dell’antico granaio.
La mostra è infine corredata di catalogo edito dalla Immedia Editrice di Arezzo con testi di Giovanni Fiorentino, Monica Maffioli e Lucia Simona Pacchierotti.
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