Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. Angeli e guerrieri del cinema
Dal 27 Aprile 2021 al 16 Maggio 2021
Roma
Luogo: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Indirizzo: Via Guido Reni 4/a
Orari: da martedì a domenica 11 – 19; la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.maxxi.art
Una grande retrospettiva sul duo artistico che, al confine tra cinema sperimentale e arti visive, esplora con impegno civile i grandi drammi del ‘900.
PARTE I – LEGAMI
Ad aprire la rassegna I Diari di Angela. Noi due cineasti, capitolo primo e secondo, resoconto intimo e autobiografico che ha il merito di saper restituire il valore artistico ed emozionale di una vita insieme, nel costante lavoro di rilettura e risignificazione critica dell’archivio cinematografico e documentario. In questi due film, i diari sui quali per anni Angela ha appuntato ogni giorno suggestioni, incontri, letture e disegni, sono il prezioso archivio dal quale Yervant attinge per scrivere una nuova pagina di un percorso di vita artistico che sopravvive alla scomparsa di Angela avvenuta nel 2018.
L’emozionante assemblaggio di fraseggi, in parte inediti, restituisce momenti di quotidianità vissuta assieme: la famiglia, il lavoro, i pensieri e i nuovi importanti progetti ancora da compiere, la promessa, il giuramento, di continuare l’opera. Angela e Yervant: angeli e guerrieri del cinema, come li ha definiti Stuart Comer, Chief Curator of Media and Performance del MoMa, che non conoscono mezze tinte ma solo la poesia e la forza di immagini che provocano forti tensioni.
Angeli e guerrieri del cinema è l’ampia retrospettiva con la quale il MAXXI celebra la carriera del duo artistico Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. Un’occasione per ripercorrere, attraverso quattro focus tematici che si alterneranno per tutto il 2021, lo straordinario lavoro di due artisti che, al confine tra cinema sperimentale e arti visive, esplorano con impegno civile i grandi drammi del ‘900.
Al primo capitolo, che celebra la vita personale e il legame indissolubile tra i due artisti, seguirà l’approfondimento sui conflitti con una selezione di film dedicati al tema della guerra, mentre nel terzo, il corpo, trattato come oggetto e come involucro, metterà in evidenza l’offuscamento dell’essenza umana. Chiuderà la rassegna il racconto per immagini dell’ascesa dei grandi totalitarismi.
Il lavoro di Yervant Gainikian e Angela Ricci Lucchi si inserisce all’interno della tradizione del cinema sperimentale internazionale con uno stile caratterizzato dal trattamento minuzioso e preciso del materiale filmico, pittorico e videografico. Le grandi guerre, il Fascismo, le dittature, il colonialismo e il neocolonialismo sono i temi che, a partire dal 1975, vengono riletti attraverso un ricco corpus di opere. Come objet trouvè surrealisti, il loro lavori nascono dal recupero di filmati preesistenti sui quali gli artisti intervengono isolando dettagli, virando i colori e rallentando la velocità di scorrimento della pellicola, per riprodurre in forme non abituali storie di materiali d’archivio non ancora raccontate. Al lavoro di Gianikian e Ricci Lucchi sono state dedicate retrospettive e rassegne in tutto il mondo tra cui il Museum of Modern Art di New York, la Cinémathèque Française e il Centre Pompidou di Parigi. Nel 2015 vincono il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia per la loro partecipazione al Padiglione Armeno e il premio FIAF – International Federation of Film Archives.
Ad aprire la rassegna I Diari di Angela. Noi due cineasti, capitolo primo e secondo, resoconto intimo e autobiografico che ha il merito di saper restituire il valore artistico ed emozionale di una vita insieme, nel costante lavoro di rilettura e risignificazione critica dell’archivio cinematografico e documentario. In questi due film, i diari sui quali per anni Angela ha appuntato ogni giorno suggestioni, incontri, letture e disegni, sono il prezioso archivio dal quale Yervant attinge per scrivere una nuova pagina di un percorso di vita artistico che sopravvive alla scomparsa di Angela avvenuta nel 2018.
L’emozionante assemblaggio di fraseggi, in parte inediti, restituisce momenti di quotidianità vissuta assieme: la famiglia, il lavoro, i pensieri e i nuovi importanti progetti ancora da compiere, la promessa, il giuramento, di continuare l’opera. Angela e Yervant: angeli e guerrieri del cinema, come li ha definiti Stuart Comer, Chief Curator of Media and Performance del MoMa, che non conoscono mezze tinte ma solo la poesia e la forza di immagini che provocano forti tensioni.
Angeli e guerrieri del cinema è l’ampia retrospettiva con la quale il MAXXI celebra la carriera del duo artistico Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. Un’occasione per ripercorrere, attraverso quattro focus tematici che si alterneranno per tutto il 2021, lo straordinario lavoro di due artisti che, al confine tra cinema sperimentale e arti visive, esplorano con impegno civile i grandi drammi del ‘900.
Al primo capitolo, che celebra la vita personale e il legame indissolubile tra i due artisti, seguirà l’approfondimento sui conflitti con una selezione di film dedicati al tema della guerra, mentre nel terzo, il corpo, trattato come oggetto e come involucro, metterà in evidenza l’offuscamento dell’essenza umana. Chiuderà la rassegna il racconto per immagini dell’ascesa dei grandi totalitarismi.
Il lavoro di Yervant Gainikian e Angela Ricci Lucchi si inserisce all’interno della tradizione del cinema sperimentale internazionale con uno stile caratterizzato dal trattamento minuzioso e preciso del materiale filmico, pittorico e videografico. Le grandi guerre, il Fascismo, le dittature, il colonialismo e il neocolonialismo sono i temi che, a partire dal 1975, vengono riletti attraverso un ricco corpus di opere. Come objet trouvè surrealisti, il loro lavori nascono dal recupero di filmati preesistenti sui quali gli artisti intervengono isolando dettagli, virando i colori e rallentando la velocità di scorrimento della pellicola, per riprodurre in forme non abituali storie di materiali d’archivio non ancora raccontate. Al lavoro di Gianikian e Ricci Lucchi sono state dedicate retrospettive e rassegne in tutto il mondo tra cui il Museum of Modern Art di New York, la Cinémathèque Française e il Centre Pompidou di Parigi. Nel 2015 vincono il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia per la loro partecipazione al Padiglione Armeno e il premio FIAF – International Federation of Film Archives.
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