The Place To Be - Focus Bruna Esposito. E così sia...

The Place To Be - Focus Bruna Esposito. E così sia...

 

Dal 06 Maggio 2017 al 13 Settembre 2017

Roma

Luogo: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Indirizzo: via Guido Reni 4/a

Orari: 11-19; giovedì 11-22. Chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima del museo

Costo del biglietto: intero € 12, ridotto € 8 / € 4, gratuito minori di 14 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; accompagnatore del disabile; dipendenti MiBACT; accompagnatori e guide turistiche Regione Lazio; 1 insegnante ogni 10 studenti; membri ICOM; soci AMACI; giornalisti accreditati; possessori della membership card del MAXXI; studenti e ricercatori universitari di Arte e Architettura dal martedì al venerdì* (festivi esclusi); il giorno del tuo compleanno presentando un documento di identità

Sito ufficiale: http://www.maxxi.art



Il suo lavoro si distingue per la capacità di concentrarsi su simboli e icone che rimandano a tematiche inerenti l’identità individuale e collettiva.
Esponendo quattro suoi lavori, il MAXXI dedica a Bruna Esposito il primo Focus di approfondimento in occasione di The Place To Be, il nuovo allestimento della collezione permanente.
Trasformare e dare nuovi significati a materie e immagini del quotidiano L’installazione e così sia…, realizzata nel 2000 in occasione della prima edizione del Premio per la giovane arte italiana, oggi Premio MAXXI, è un progetto che prevede una lavorazione quotidiana di oltre due mesi. L’artista ha disposto sul pavimento del museo, secondo un andamento circolare, legumi e cereali, fino a formare una svastica sinistroversa, con al centro un fornello e una ciotola di vetro contenente acqua e alloro.
Un’opera dal forte valore simbolico; una sorta di rito propiziatorio di positività e speranza che l’artista, insieme ai suoi collaboratori, ricompone dal vivo. Il disfacimento invece durerà pochi minuti, accompagnato da un canto.
Nella stessa sala il video Senza Titolo. DVD per la proiezione di un’ombra (2005) ritrae l’ombra di una bandiera al vento sull’asfalto: si assiste ad una sorta di danza di movimenti repentini o altrimenti impercettibili.
Anche nella fotografia Oltremare (2006) protagonista è una bandiera. Un drappo blu viene investito dai riflessi delle profondità marine; capovolta, la bandiera smarrisce così il suo comune significato identitario, mimetizzandosi con il mare.
Infine, Occhi (2016) sono una serie di macrofotografie di occhi di pesce che così ravvicinati fanno pensare a paesaggi primordiali o cosmici, buchi neri o crateri, che sembrano avere la forza di attrarci al loro interno.

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