Serafino Maiorano. Animo Sos.peso
![Serafino Maiorano, <em>Incontri tra cielo e terra</em>, 2023, pittura su stampa digitale, cm. 150x225 Serafino Maiorano, <em>Incontri tra cielo e terra</em>, 2023, pittura su stampa digitale, cm. 150x225](http://www.arte.it/foto/600x450/b1/149919-MAIO.jpg)
Serafino Maiorano, Incontri tra cielo e terra, 2023, pittura su stampa digitale, cm. 150x225
Dal 24 Maggio 2024 al 25 Agosto 2024
Roma
Luogo: Mattatoio
Indirizzo: Piazza O. Giustiniani 4
Curatori: Ada Lombardi
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura di Roma Capitale
- Azienda Speciale Palaexpo
Sito ufficiale: http://www.mattatoioroma.it
La mostra ANIMO SOS.PESO di Serafino Maiorano è la prima antologica dedicata all'artista.
Sono esposte oltre cento opere tra le più rappresentative di quelle realizzate dall'artista a partire dalla metà degli anni Ottanta, che hanno contribuito in maniera significativa a delineare l'effervescente panorama dell'arte a Roma.
Dalla mostra emerge l'attitudine di Maiorano a strutturare il proprio lavoro per cicli di opere e all'uso e alla commistione di linguaggi diversi, dalla pittura alla scultura e alla installazione. L'esposizione apre con una selezione di opere tratte dai cicli Gravitazioni, del 1989, Feconda e Ludi Ceriali, questi ultimi contraddistinti dalla presenza del vetro e di elementi, quali il grano e il sale, appartenenti alla natura mediterranea e crotonese legata all’esperienza familiare dell’artista. Il percorso espositivo prosegue con le opere risalenti alla metà degli anni Novanta nelle quali l’artista utilizza per la prima volta l'immagine fotografica digitale, elaborata al computer e "corretta" a mano attraverso la pittura. Le opere risalenti all'inizio del nuovo millennio hanno come soggetto le grandi architetture romane. Sono esposti, inoltre, gli autoritratti, opere incentrate sulla ricerca introspettiva dell'artista e un'ampia selezione di disegni, tra cui quelli appartenenti al ciclo L'osservatrice nei quali emerge la natura di "testimone oculare" dell'artista.
Chiudono la mostra le sculture che fondono il periodo del ciclo Feconda con i paesaggi digitali dei grandi spazi architettonici romani, una magistrale combinazione di elementi attraverso i quali l'artista dà forma agli innumerevoli dati e stati di animo imposti dal mondo contemporaneo.
Sono esposte oltre cento opere tra le più rappresentative di quelle realizzate dall'artista a partire dalla metà degli anni Ottanta, che hanno contribuito in maniera significativa a delineare l'effervescente panorama dell'arte a Roma.
Dalla mostra emerge l'attitudine di Maiorano a strutturare il proprio lavoro per cicli di opere e all'uso e alla commistione di linguaggi diversi, dalla pittura alla scultura e alla installazione. L'esposizione apre con una selezione di opere tratte dai cicli Gravitazioni, del 1989, Feconda e Ludi Ceriali, questi ultimi contraddistinti dalla presenza del vetro e di elementi, quali il grano e il sale, appartenenti alla natura mediterranea e crotonese legata all’esperienza familiare dell’artista. Il percorso espositivo prosegue con le opere risalenti alla metà degli anni Novanta nelle quali l’artista utilizza per la prima volta l'immagine fotografica digitale, elaborata al computer e "corretta" a mano attraverso la pittura. Le opere risalenti all'inizio del nuovo millennio hanno come soggetto le grandi architetture romane. Sono esposti, inoltre, gli autoritratti, opere incentrate sulla ricerca introspettiva dell'artista e un'ampia selezione di disegni, tra cui quelli appartenenti al ciclo L'osservatrice nei quali emerge la natura di "testimone oculare" dell'artista.
Chiudono la mostra le sculture che fondono il periodo del ciclo Feconda con i paesaggi digitali dei grandi spazi architettonici romani, una magistrale combinazione di elementi attraverso i quali l'artista dà forma agli innumerevoli dati e stati di animo imposti dal mondo contemporaneo.
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