PRIEST. Manufracture

PRIENT, Power-Up, 2024, acrylic on canvas, 152.5 x 152.5 cm.
Dal 15 Ottobre 2024 al 30 Novembre 2024
Roma
Luogo: Mucciaccia Gallery
Indirizzo: Via Laurina 31
Mucciaccia Gallery Project è lieta di presentare la mostra personale dell'artista PRIEST a Roma, aperta al publico dal prossimo ottobre 16, presso la nostra galleria di Via Laurina 31.
PRIEST è un artista pop contemporaneo di origini neozelandesi, che vive a Londra e realizza le sue opere tramite la pittura e l’installazione. Il suo stile satirico contrappone immagini giocose e innocenti a soggetti oscuri e sovversivi. Le sue composizioni sono vivaci e colorate e combinano cartoni animati nostalgici, videogiochi e street art in una critica ironica del capitalismo e della cultura aziendale. Anche i giocattoli hanno un ruolo importante nella pratica di PRIEST, la parola si trasforma in un termine dispregiativo legato ai pittori inesperti della scena dei graffiti e sottolinea l’elemento del gioco che è al centro del suo approccio.
"Il mio passaggio dai graffiti al mondo dell’arte non è stato esattamente un’evoluzione naturale; è stato piuttosto caotico ed imprevisto. Nel 2010 ho iniziato a realizzare graffiti illegalmente in Nuova Zelanda. Arriviamo al 2019, anno in cui mi è stata offerta una mostra in una piccola galleria di Melbourne: la mia prima personale, Toys. La mostra esplorava l’avidità aziendale, la nostalgia dell’infanzia, l’assurdità generale dell’età adulta e l’umorismo nero. Oggi mi ritrovo ancora ad esplorare profondamente gli stessi temi; non sapevo che la mia prima mostra avrebbe definito il mio stile artistico così rapidamente. Questi dipinti recenti sono profondamente focalizzati sulla ricerca di un equilibrio negli elementi utilizzati per definire il mio lavoro".
PRIEST
Opening 15 ottobre ore 18-20
PRIEST è un artista pop contemporaneo di origini neozelandesi, che vive a Londra e realizza le sue opere tramite la pittura e l’installazione. Il suo stile satirico contrappone immagini giocose e innocenti a soggetti oscuri e sovversivi. Le sue composizioni sono vivaci e colorate e combinano cartoni animati nostalgici, videogiochi e street art in una critica ironica del capitalismo e della cultura aziendale. Anche i giocattoli hanno un ruolo importante nella pratica di PRIEST, la parola si trasforma in un termine dispregiativo legato ai pittori inesperti della scena dei graffiti e sottolinea l’elemento del gioco che è al centro del suo approccio.
"Il mio passaggio dai graffiti al mondo dell’arte non è stato esattamente un’evoluzione naturale; è stato piuttosto caotico ed imprevisto. Nel 2010 ho iniziato a realizzare graffiti illegalmente in Nuova Zelanda. Arriviamo al 2019, anno in cui mi è stata offerta una mostra in una piccola galleria di Melbourne: la mia prima personale, Toys. La mostra esplorava l’avidità aziendale, la nostalgia dell’infanzia, l’assurdità generale dell’età adulta e l’umorismo nero. Oggi mi ritrovo ancora ad esplorare profondamente gli stessi temi; non sapevo che la mia prima mostra avrebbe definito il mio stile artistico così rapidamente. Questi dipinti recenti sono profondamente focalizzati sulla ricerca di un equilibrio negli elementi utilizzati per definire il mio lavoro".
PRIEST
Opening 15 ottobre ore 18-20
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