Peter Ydeen. Easton Nights

© Peter Ydeen | Peter Ydeen, Bush Shadow
Dal 21 Giugno 2021 al 07 Luglio 2021
Roma
Luogo: AOC F58 - Galleria Bruno Lisi
Indirizzo: Via Flaminia 58
Orari: dal lunedì al venerdì ore 16.30 - 19.00 (chiuso sabato e festivi)
Curatori: Camilla Boemio
Costo del biglietto: Gli ingressi sono contingentati e la mostra è accessibile solo tramite prenotazione via mail
E-Mail info: aocf58@virgilio.it
Sito ufficiale: http://www.aocf58.it
Easton Nights è la personale del fotografo americano Peter Ydeen, curata da Camilla Boemio, la cui selezione delle immagini mira a evidenziare una narrazione dalle tante sfaccettature.
Ydeen è noto per i suoi paesaggi urbani in cui celebra la complessità e la bellezza del mondo. La serie Easton Nights è iniziata nel 2015 come esercizio di fotografia notturna, ispirata principalmente agli scatti poetici di George A.Tice. L'esercizio si è ben presto trasformato in un'ossessione, nella scoperta di un mondo ovattato nel quale il paesaggio si rivela in tutta la sua capacità evocativa. Il sublime incontra la geometria degli agglomerati, delle strade, degli scorci immortalati fondendosi con l’illuminazione stradale, svelandoci poco a poco una nuova prospettiva.
La notte ha le sue regole visive, la sua gamma di colori, e la sua presenza eterea, artefatta, nella quale prendono forma scenari inediti. L’ambiente artificiale prende forma mostrando l’eleganza e il mistero che spesso mancano durante il giorno, i riflettori notturni isolano e minimizzano ciò che vediamo svelandoci un palcoscenico lirico.
Questa visione incarna il tessuto americano, fa parte di quell’atlante nel quale si può comporre l’immagine visiva degli Stati Uniti; ne sono almeno un prezioso contributo, nel quale possiamo immaginare come sia oggi l’America. È una storia su Easton, sulla Lehigh Valley, una storia sulla Pennsylvania, una storia sulle città di provincia americane. Per centinaia di ore, vagando per le strade silenziose, Ydeen è riuscito a fare emergere e a raccontare i mondi invisibili che si presentano, attraverso la sua macchina fotografica, come luoghi allo stesso tempo surreali, romantici e magici, nei quali l’intimità si mescola allo stupore della meraviglia inaspettata.
Sono anche semplici scorribande notturne nelle quali è riuscito a realizzare lavori di rara intensità estetica. La seduzione della fotografia emerge in questa serie, nella quale si avvicendano contaminazioni con il cinema e l’architettura.
Secondo Boemio, “Easton Nights è una sospensione temporale, un margine di analisi nel quale la frontiera urbana prende una forma onirica, irradia melanconie nascoste nelle quali prendono vita insolite nature morte, agglomerati dimenticati, la vegetazione incolta, tombini, serrande e macchine, segnali apocalittici, piccole barche ancorate nei giardini, strane statue di animali, case dell’ottocento che ricordano frames di film famosi, strade che portano in un confine labile nel quale la fantasia e la realtà convergono.
Sono narrazioni di inizi di storie, fine di storie, con una laconica ritmica gradazione nella quale la luce fa da padrone. Ogni immagine è una poesia nella quale convergono i ricordi intimi, le situazioni significanti o totalmente insignificanti, e scorci di luoghi solitari. Sono racconti nel racconto che svelano l’animo del fotografo; un cercatore errante, un poeta sedotto dall’immagine che evoca lirismo.”
Peter Ydeen ha frequentato la Skowhegan School dedicandosi alla pittura e alla scultura, seguendo corsi tenuti da Judy Pfaff, Francesco Clemente, Martha Diamond e William Wegman.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive negli Stati Uniti e in Europa, tra le quali ricordiamo: LACDA a Los Angeles; Black Box Gallery a Portland, nell’Oregon; Parigi; Lancashire Great Britain; Littlefield Performance Center di Brooklyn, New York; Copenhagen Photo Festival; Londra; Susquehanna Art Museum di Harrisburg in Pennsylvania.
Il prossimo anno esporrà alla Colorida Gallery a Lisbona, Portogallo.
Camilla Boemio è una scrittrice d'arte, curatrice di ricerca la cui pratica indaga l'estetica contemporanea. Osserva il ruolo svolto dall'attivismo politico e dalle forme di socializzazione influenzate dai media e dall'immagine in movimento; è associata all'AICA (International Art Critics). Con questa mostra la curatrice celebra il suo ritorno alla fotografia, dopo avere curato negli anni varie mostre di ricerca sulla fotografia in gallerie romane, tenuto interventi per il noto festival britannico FORMAT al museo Quad di Derby e curato My Vietnam per la XIII edizione di FOTOGRAFIA, Festival Internazionale di Roma, al MACRO Museo D’Arte Contemporanea Roma.
La grafica degli inviti e del materiale realizzato per la mostra, è curata da Gabriele Mizzoni.
Online saranno presenti approfondimenti.
Inaugurazione 21 giugno 2021 ore 17.00 – 20.30
Ydeen è noto per i suoi paesaggi urbani in cui celebra la complessità e la bellezza del mondo. La serie Easton Nights è iniziata nel 2015 come esercizio di fotografia notturna, ispirata principalmente agli scatti poetici di George A.Tice. L'esercizio si è ben presto trasformato in un'ossessione, nella scoperta di un mondo ovattato nel quale il paesaggio si rivela in tutta la sua capacità evocativa. Il sublime incontra la geometria degli agglomerati, delle strade, degli scorci immortalati fondendosi con l’illuminazione stradale, svelandoci poco a poco una nuova prospettiva.
La notte ha le sue regole visive, la sua gamma di colori, e la sua presenza eterea, artefatta, nella quale prendono forma scenari inediti. L’ambiente artificiale prende forma mostrando l’eleganza e il mistero che spesso mancano durante il giorno, i riflettori notturni isolano e minimizzano ciò che vediamo svelandoci un palcoscenico lirico.
Questa visione incarna il tessuto americano, fa parte di quell’atlante nel quale si può comporre l’immagine visiva degli Stati Uniti; ne sono almeno un prezioso contributo, nel quale possiamo immaginare come sia oggi l’America. È una storia su Easton, sulla Lehigh Valley, una storia sulla Pennsylvania, una storia sulle città di provincia americane. Per centinaia di ore, vagando per le strade silenziose, Ydeen è riuscito a fare emergere e a raccontare i mondi invisibili che si presentano, attraverso la sua macchina fotografica, come luoghi allo stesso tempo surreali, romantici e magici, nei quali l’intimità si mescola allo stupore della meraviglia inaspettata.
Sono anche semplici scorribande notturne nelle quali è riuscito a realizzare lavori di rara intensità estetica. La seduzione della fotografia emerge in questa serie, nella quale si avvicendano contaminazioni con il cinema e l’architettura.
Secondo Boemio, “Easton Nights è una sospensione temporale, un margine di analisi nel quale la frontiera urbana prende una forma onirica, irradia melanconie nascoste nelle quali prendono vita insolite nature morte, agglomerati dimenticati, la vegetazione incolta, tombini, serrande e macchine, segnali apocalittici, piccole barche ancorate nei giardini, strane statue di animali, case dell’ottocento che ricordano frames di film famosi, strade che portano in un confine labile nel quale la fantasia e la realtà convergono.
Sono narrazioni di inizi di storie, fine di storie, con una laconica ritmica gradazione nella quale la luce fa da padrone. Ogni immagine è una poesia nella quale convergono i ricordi intimi, le situazioni significanti o totalmente insignificanti, e scorci di luoghi solitari. Sono racconti nel racconto che svelano l’animo del fotografo; un cercatore errante, un poeta sedotto dall’immagine che evoca lirismo.”
Peter Ydeen ha frequentato la Skowhegan School dedicandosi alla pittura e alla scultura, seguendo corsi tenuti da Judy Pfaff, Francesco Clemente, Martha Diamond e William Wegman.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive negli Stati Uniti e in Europa, tra le quali ricordiamo: LACDA a Los Angeles; Black Box Gallery a Portland, nell’Oregon; Parigi; Lancashire Great Britain; Littlefield Performance Center di Brooklyn, New York; Copenhagen Photo Festival; Londra; Susquehanna Art Museum di Harrisburg in Pennsylvania.
Il prossimo anno esporrà alla Colorida Gallery a Lisbona, Portogallo.
Camilla Boemio è una scrittrice d'arte, curatrice di ricerca la cui pratica indaga l'estetica contemporanea. Osserva il ruolo svolto dall'attivismo politico e dalle forme di socializzazione influenzate dai media e dall'immagine in movimento; è associata all'AICA (International Art Critics). Con questa mostra la curatrice celebra il suo ritorno alla fotografia, dopo avere curato negli anni varie mostre di ricerca sulla fotografia in gallerie romane, tenuto interventi per il noto festival britannico FORMAT al museo Quad di Derby e curato My Vietnam per la XIII edizione di FOTOGRAFIA, Festival Internazionale di Roma, al MACRO Museo D’Arte Contemporanea Roma.
La grafica degli inviti e del materiale realizzato per la mostra, è curata da Gabriele Mizzoni.
Online saranno presenti approfondimenti.
Inaugurazione 21 giugno 2021 ore 17.00 – 20.30
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 19 aprile 2025 al 12 ottobre 2025 Jesolo | JMuseo
Loving Picasso
-
Dal 19 aprile 2025 al 05 ottobre 2025 Riccione | Villa Mussolini
MARE MAGNUM. Da Ferdinando Scianna a Martin Parr. I fotografi Magnum e le spiagge
-
Dal 17 aprile 2025 al 14 settembre 2025 Roma | Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
TRA MITO E SACRO. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea
-
Dal 17 aprile 2025 al 06 luglio 2025 Perugia | Palazzo della Penna - Centro per le Arti Contemporanee
Afro Burri Capogrossi. Alfabeto senza parole
-
Dal 16 aprile 2025 al 13 maggio 2025 Milano | Centro Culturale di Milano
Esodo Pratelli. Dal futurismo al "Novecento" e oltre
-
Dal 16 aprile 2025 al 07 settembre 2025 Torino | GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Giosetta Fioroni