Patrizia Dalla Valle. MetaMosaico
![© Patrizia Dalla Valle © Patrizia Dalla Valle](http://www.arte.it/foto/600x450/17/44355-patrizia_dalla_valle_metamosaico_large.jpg)
© Patrizia Dalla Valle
Dal 01 Marzo 2016 al 30 Aprile 2016
Roma
Luogo: Musei di Villa Torlonia - Casina delle Civette
Indirizzo: via Nomentana 70
Orari: da martedì a domenica ore 9-19
Curatori: Enzo Dall’Ara
Enti promotori:
- Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Costo del biglietto: € 9.50 intero, € 7.50 ridotto; residenti € 8.50 / € 6.50
Telefono per informazioni: +39 060608
E-Mail info: info@museivillatorlonia.it
Sito ufficiale: http://www.museivillatorlonia.it
I prestigiosi e storici ambienti della Casina delle Civette di Villa Torlonia, in Roma, ospitano dal 2 marzo al 30 aprile 2016 la mostra MetaMosaico dell’artista Patrizia Dalla Valle.
L’inaugurazione, alla presenza delle autorità e dell’artista, è fissata per martedì 1 marzo alle ore 16,30 e si avvarrà della presentazione del critico e storico dell’arte Enzo Dall’Ara, curatore dell’evento.
La mostra, promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ospita un ragguardevole corpus di opere scultoreo-musive inerenti ai fondamentali progetti realizzati dall’artista che, nel tempo, è giunta ad evidenziare come il mosaico possa essere un medium operativo di assoluta modernità. In una realtà individuale e sociale ormai arresa all’emulazione e alla virtualità, la luce e i colori delle opere musive possono schiudere varchi di positiva affermazione esistenziale e di assertiva proiezione culturale. In tale dimensione estetica, il connubio fra le opere musive di Patrizia Dalla Valle e gli splendidi ambienti della Casina delle Civette appare di estrema valenza concettuale. Le mirabili vetrate liberty degli spazi interni dialogano, infatti, in meravigliosa armonia, con le cromie e le luci vivide e auree delle creazioni in mosaico. Si ampliano, quindi, le valenze di due linguaggi artistici che, avvalorati dal calibrato allestimento dell’architetto Marta Severino, pervengono alla concretizzazione di un raro evento artistico-culturale.
Sull’arte di Patrizia Dalla Valle così si esprime il curatore:
«Dalla ricerca condotta in ambito ravennate è nato “Interno bizantino”, un progetto che Patrizia Dalla Valle ha oggettivato in mirabile realtà scultoreo-musiva, avvertita come “leitmotiv” fondante del suo notevole iter creativo. In esso l’artista è tornata sovente ad immergersi, per estrarre dalla propria interiorità ulteriori germogli di memorante cultura. Ella ha avvertito appieno l’attrazione calamitante del mosaico bizantino, ne ha accolto l’originale sapienza tecnica, che ha offerto alle sue partiture musive. “Interno bizantino”, comunque, non raccoglie soltanto somme memorie, esso rappresenta anche un percorso dentro l’anima dell’artista, dentro le righe di un diario che parla di vita e di vissuto.
Dalla componente più introspettiva sono poi emersi ricordi che riguardano ogni essere umano nel suo fragile ma insostituibile transito terreno. È scaturito, così, “Tagli dal tempo”, un progetto tripartito in “Tracce”, “Sedimenti”, “Fenditure”, in cui Patrizia Dalla Valle ha percorso e analizzato l’umana esistenza, dinamica e aspra, reclinata e arresa. Come ogni uomo o donna affida impronte e orme di vita allo scorrere del tempo, così la madre terra è traccia d’universo, sedimenti di roccia, fenditure di sconquassi tettonici. Il progetto “Ovuli” si afferma, invece, in un corpus di opere resinose, a supporto reticolo-metallico, che suggeriscono “uteri” materni punteggiati di tessere auree. Contenitori di vita espansi o lacerati, le creazioni suggellano il mistero dell’iniziale e sacro percorso vitale. “Ovuli” è, infatti, realistica traslitterazione scultorea degli attimi più intimi e fecondi di ogni esistenza».
Patrizia Dalla Valle è dunque artista di storia e di natura, evocatrice di memorie e di vissuti nei tempi della nostra modernità. Dopo un’acuta e prolungata meditazione su idea e progetto, l’artista si offre all’urgenza del “fare” quasi in un’indomita sfida. Da tale propensione operativa e dalla sua oggettivazione scultoreo-musiva è scaturito il titolo della mostra. METAMOSAICO sottende, infatti, un duplice significato estetico-culturale, affermando come il mosaico sia la meta cromatica e luministica della ricerca artistica di Patrizia Dalla Valle e come tale arte, dedicata alle Muse, travalichi l’oggettività fisica per elevarsi alla spiritualità metafisica.
La mostra sarà documentata in un pregevole catalogo pubblicato da Maretti Editore e contenente la riproduzione delle opere esposte, nonché le immagini relative alle fasi di allestimento.
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