Opera Libera
Dal 04 Luglio 2017 al 30 Luglio 2017
Roma
Luogo: Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Indirizzo: piazzale di Villa Giulia 9
Orari: dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30. Chiusura delle sale a partire dalle 18.45
Curatori: Maria Pia Bevilacqua, Sara Maria d’Onofrio
Enti promotori:
- Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
- Wikimedia Italia
- EneganART
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 4
Telefono per informazioni: +39 06 3219698
E-Mail info: mn-etru@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.wikimedia.it
Martedì 4 luglio presso la Sala della Fortuna di Villa Giulia a Roma si è tenuto l’evento di inaugurazione della mostra Opera Libera, promossa dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia insieme a Wikimedia Italia ed EneganART.
La mostra raccoglie diversi nuclei di opere che nascono dalla partecipazione attiva degli utenti in una riscoperta del patrimonio artistico, culturale e archeologico come bene appartenente a tutti. In particolare, l’esposizione è il risultato di tre differenti iniziative: Wiki Loves Monuments, Connected Open Heritage e il concorso di arte contemporanea EneganART.
Alla base di tutti i lavori esposti sta il concetto comune di opera libera, sia come contenuto svincolato da limitazioni e licenze, che come bene culturale accessibile a chiunque e liberamente riproducibile.
La mostra, a cura di Maria Pia Bevilacqua e Sara Maria d’Onofrio, è stata concepita appositamente per dialogare con i pezzi della ricca collezione del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Simbolicamente, proprio in occasione dell’esposizione, l’istituzione ha scelto di liberare e restituire alla vista del pubblico i 27 pezzi della preziosa raccolta di gioielli nota come “Ori Castellani”, oggetto di un clamoroso furto nel 2013 e di un altrettanto clamoroso recupero avvenuto nel 2016 a opera del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che erano presenti alla conferenza stampa nella persona del Tenente Colonnello Antonio Coppola.
«Il ritorno degli “Ori Castellani” ha un significato particolare se inserito nel contesto più ampio della mostra Opera libera perché è difficile immaginare qualcosa che esprima meglio di questa il concetto stesso di “liberazione”» ha dichiarato Valentino Nizzo, Direttore del Museo Nazionale Etrusco «Con la loro restituzione alla “casa comune” del Museo si ripristina infatti l’ordine violato e si recupera un pezzo importante del patrimonio alla fruizione e alla partecipazione dei cittadini che ne sono legittimi proprietari. Questo è il messaggio che il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia ha voluto perseguire facendosi ospite e promotore di una mostra che celebra i valori della partecipazione (con le iniziative Wiki Loves Monuments ed EneganART) e invita al contempo a riflettere sul patrimonio violato (con l’iniziativa Connected Open Heritage); il tutto cercando di interpretare al meglio lo spirito e i principi della Convenzione di Faro sul valore dell’eredità culturale per la società, promossa dal Consiglio d’Europa e in attesa di una – speriamo – imminente ratifica dal nostro Parlamento».
Oltre al Direttore del Museo, l’evento di inaugurazione ha visto la partecipazione di FIAF, di Wikimedia Italia e dei rappresentanti di Enegan SpA, che da tre anni promuove il concorso EneganART.
«Enegan è da sempre attenta alla creatività e alla valorizzazione del talento artistico e lo dimostra nei fatti dal 2015 con la nascita del progetto EneganArt; un Concorso Nazionale d’arte aperto a tutti e una Biennale dell’Accademia di Belle Arti» commenta Morad Giacomelli, Responsabile Marketing Enegan SpA «Da questo spirito è nata nel 2016 anche la collaborazione con Wikimedia Italia atraverso il sostegno al concorso fotografico annuale Wiki Loves Monuments. Questa collaborazione ci ha dato la possibilità di esporre le nostre opere fotografiche e video nella mostra Opera Libera presso il prestigioso Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Un’occasione alla quale non potevamo mancare e che ci rende davvero onorati, anche vista la concomitanza con la 71 edizione del Premio Strega».
«Ci auguriamo che le opere possano trasmettere ai visitatori l’importanza di tutelare, rendere accessibile e riproducibile il nostro ricco patrimonio culturale perché possa essere davvero di tutti» ha dichiarato Lorenzo Losa, Presidente di Wikimedia Italia «L’auspicio è inoltre che tale sfida possa essere colta dalle istituzioni, non da ultimo con una rapida approvazione delle previsioni in merito contenute del DDL Concorrenza».
Tavola rotonda «“Il valore dell’eredità culturale per la società”. Il libero riuso della fotografia oltre il tabù del lucro».
L’appuntamento di lancio della mostra è stato anche l’occasione per promuovere un confronto con le istituzioni sul tema della libertà di panorama e sul tema della libera riproduzione dei beni culturali, per scopi anche commerciali, grazie alla tavola rotonda «“Il valore dell’eredità culturale per la società”. Il libero riuso della fotografia oltre il tabù del lucro», anche alla luce dell’accoglimento da parte del Governo dell’ordine del giorno, a prima firma dell’Onorevole Veronica Tentori, presentato nell’ambito della discussione del DDL concorrenza che prevede importanti misure volte a facilitare la diffusione delle riproduzioni dei beni culturali attraverso la rimozione del limite del “lucro indiretto”, quale limite alla diffusione delle riproduzioni stesse.
Con tale ordine del giorno il Governo si è impegnato a favorire la libera riproduzione e divulgazione di immagini di beni culturali pubblici visibili dalla pubblica via, per qualsiasi finalità, anche commerciale e di fornire chiarimenti, se dal caso normativi, circa la libera riproduzione e divulgazione di immagini di beni culturali pubblici qualora vengano utilizzate licenze Creative Commons Share Alike o altre licenze libere.
La discussione ha visto il coinvolgimento di Lorenzo Casini, Consigliere giuridico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Lorenzo Losa, Presidente di Wikimedia Italia, il Professor Giorgio Resta della Università di Roma3, Valentino Nizzo, Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Cecilie Hollberg, Direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze.
Hanno inoltre partecipato Rosa Maiello, Presidente AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e Tiziana Maffei, Presidente ICOM (International Council of Museums) che hanno portato l’importante punto di vista delle biblioteche e dei musei italiani di fronte alla sfida del sapere libero. La promozione di una cultura libera e accessibile a tutti è in effetti tra le priorità delle due istituzioni, che di recente – ICOM proprio nell’ambito dell’evento del 4 luglio - hanno formalizzato la propria intesa con Wikimedia Italia, l’Associazione che promuove il sapere libero a livello nazionale.
Informazioni pratiche
La mostra Opera Libera sarà aperta al pubblico e visitabile fino al 30 luglio 2017 dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30. Il costo di accesso alla mostra e alla collezione permanente del Museo è di 8 euro per il biglietto intero e 4 euro per il ridotto; l’accesso al Museo è gratuito tutte le prime domeniche del mese.
Wikimedia Italia
Wikimedia Italia (WMI) è un’Associazione di promozione sociale che dal 2005 favorisce il miglioramento e l’avanzamento del sapere e della cultura. In particolare, WMI promuove la produzione, la raccolta e la diffusione di contenuti liberi (open content), ossia di opere contrassegnate dai loro autori con una licenza che ne permetta l’elaborazione e/o la diffusione gratuita per ogni scopo (anche commerciale).
L’Associazione è inoltre impegnata a diffondere la conoscenza e aumentare la consapevolezza in merito alle questioni sociali e filosofiche correlate ai temi della cultura libera e del pubblico dominio.
In qualità di capitolo nazionale riconosciuto da Wikimedia Foundation Inc., WMI promuove e sostiene lo sviluppo dei principali progetti in lingua italiana della Fondazione, primo fra tutti Wikipedia, l’enciclopedia libera e collaborativa.
Da gennaio 2016 WMI promuove anche OpenStreetMap di cui è stata riconosciuta come capitolo ufficiale per l’Italia dalla OSM Foundation.
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Villa Giulia, costruita da papa Giulio III tra il 1550 e il 1555, rappresenta uno splendido esempio di villa rinascimentale, sorta come residenza suburbana, analogamente ad altri complessi cinquecenteschi di Roma e dintorni. Al progetto e alla realizzazione parteciparono i più grandi artisti dell’epoca: Giorgio Vasari, Jacopo Barozzi da Vignola e Bartolomeo Ammannati. Dal 1889 accoglie il Museo di Villa Giulia che, nato come Museo delle Antichità preromane, in particolare falische, si può oggi definire il più rappresentativo Museo Etrusco, ricco di testimonianze provenienti dall'Etruria Meridionale, ovvero dal territorio compreso tra il Tevere ed il mare Tirreno (alto Lazio). Sono presenti alcune delle più importanti espressione artistiche etrusche insieme a creazioni greche di altissimo livello, importate in Etruria tra i secoli VIII e IV a.C. L'esposizione delle opere segue un criterio topografico: accanto ai grandi centri etruschi quali Vulci, Cerveteri, Veio, sono rappresentati anche siti minori dell’Italia preromana (Agro falisco, Latium vetus, Umbria). L’esposizione vanta anche grandi raccolte antiquarie costituite dal nucleo del seicentesco museo Kircheriano, dai materiali delle Collezioni Barberini, Pesciotti e soprattutto dalla ricchissima collezione Castellani composta da ceramiche, bronzi e dalle celebri oreficerie antiche e moderne, queste ultime opera degli stessi Castellani, orafi tra i piu noti a Roma nella seconda meta del XIX secolo. Famosi nel mondo, il Sarcofago degli Sposi da Cerveteri (VI a.C.), la statua di Apollo in terracotta da Veio (VI sec. a.C.), l’altorilievo e le lamine d’oro in lingua etrusca e fenicia da Pyrgi (V sec. a.C.), l’Apollo dello Scasato da Falerii (IV sec. a.C.), il Centauro in nenfro da Vulci (sec. VI a.C.), i complessi orientalizzanti da Palestrina (sec. VII a.C.).
EneganART
Il progetto EneganArt nasce nel 2015 grazie alla volontà di Enegan Luce & Gas ed è rivolto alla ricerca e alla valorizzazione dei nuovi talenti del panorama artistico contemporaneo.
EneganArt prevede un Concorso Nazionale d’Arte e una Biennale in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Le opere vincitrici entrano a far parte della collezione EneganArt che viene promossa su tutto il territorio nazionale attraverso eventi itineranti.
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