Omar Galliani. Estasi mistica e pienezza creativa. Omaggio a Santa Teresa d'Ávila
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Omar Galliani. Estasi mistica e pienezza creativa. Omaggio a Santa Teresa d'Ávila
Dal 22 Aprile 2016 al 12 Giugno 2016
Roma
Luogo: Tempietto del Bramante - San Pietro in Montorio
Indirizzo: via di S. Pietro in Montorio
Curatori: Mario Panizza, Otello Lottini
Enti promotori:
- Università degli Studi Roma Tre
- Ufficio Culturale dellAmbasciata di Spagna in Italia
- Reale Accademia di Spagna a Roma
Prolungata: Prorogata al 12 giugno 2016
Questa mostra costituisce un evento unico, perché, in via del tutto eccezionale, l'Ufficio Culturale dellAmbasciata di Spagna in Italia e la Reale Accademia di Spagna a Roma hanno consentito a un grande artista italiano, Omar Galliani, di presentare, allinterno dello straordinario scenario espositivo nel Tempietto del Bramante (adiacente allAccademia di Spagna a Roma) la mostra - evento Estasi mistica e pienezza creativa. Omaggio a Santa Teresa d'Ávila.
La mostra è stata ideata e realizzata con il contributo scientifico e culturale dellUniversità Roma Tre e, in particolare con lapporto del Rettore-architetto, Mario Panizza e di Otello Lottini, docente e Curatore della Collezione dArte Contemporanea dello stesso Ateneo.
Lo straordinario privilegio conseguito ha consentito a Omar Galliani di confrontarsi con due figure geniali dellarchitettura e dell esperienza religiosa rinascimentale: Santa Teresa dÁvila, sublime mistica spagnola di cui ricorre il quinto centenario della nascita, e il Tempietto del Bramante al Gianicolo, uno dei luoghi simbolo della Cristianità e di Roma, nonché capolavoro architettonico, divenuto subito modello del tempio cristiano rinascimentale, allorigine degli analoghi edifici religiosi dellepoca in tutta lEuropa.
Galliani si è fatto affascinare da questo confronto ravvicinato e potente. E lo ha affrontato partendo da un focus di grande fascino: limmagine romantica dellartista che crea le sue opere, che esprime la sua pienezza creativa, solo quando riesce a raggiungere uno stato di sublimazione di se, di trance si direbbe oggi, molto simile allestasi mistica. E non a caso questa mostra assume il titolo di Estasi mistica e pienezza creativa.
Lartista nel ri - creare lesperienza mistica e spirituale della Santa, si è mosso su una dinamica interpretativa, in cui la coscienza creativa di oggi ingloba nel suo segno i valori spirituali e morali, espressi da Santa Teresa. Avendo ben presenti anche i valori simbolici e storico - formali dello spazio, che ospita le opere.
I quattro lavori che ha creato per questa sua istallazione site specific offrono una concentrazione di segni (tutti appartenenti al repertorio formale di Galliani), realizzata con raffinata depurazione della materia. A voler esprimere una profonda e complessa lettura dellevento mistico di Santa Teresa e del contesto spaziale, che si precisa come dinamica spirituale, tensione emozionale e finezza artistica.
Per questo confronto, Galliani ha scelto di operare su materiali diversi (tavola, marmo, legno dorato) e diversificati, dal punto di vista formale e strutturale (quadri e sculture).
I quadri sono tre: uno frontale, ai piedi dellaltare, e due laterali (tutti autoportanti, per rispetto del luogo), realizzati in punta di matita su tavola: sono disegni, realizzati con la tecnica originale messa a punto da Galliani, allinizio degli anni Novanta del secolo scorso e che costituisce un vero e proprio idioletto linguistico, cioè un segno lampante e riconoscibile della sua creatività.
Anche il lavoro di scultura (presente da sempre nelle realizzazioni di Galliani, seppure praticato in modo più discontinuo), viene però usato (come in questo caso), in funzione dellarricchimento significante, formale e ideale, dellidea progettuale.
Limmagine della Santa si incontra nelle tavole laterali, ed è colta nellistante dellabbandono mistico, mentre la tavola centrale, che raffigura un mazzo di rose, è collocata ai piedi dellaltare. E come una offerta e un dono mistico dellartista allimmagine di San Pietro, che sovrasta laltare, e si collega anche simbolicamente, attraverso sottili relais di materiali e di tecnica artistica, allimmagine di Santa Teresa.
La freccia mistica, in legno dorato, che fuoriesce dal foro, in corrispondenza del luogo della crocifissione dellApostolo, proietta la sua ombra sulla Santa, realizzando un ulteriore collegamento tra Santa Teresa e San Pietro, tra testo e contesto, verrebbe da dire.
Infine, anche le due piume di angelica purezza, in marmo di Carrara, collocate ai piedi delle due immagini della Santa, realizzano un significativo contrasto semantico tra la terra e il cielo, tra la leggerezza dellangelo (enunciata in forma metonimica) e la pesantezza della materia terrena (la pietra, il marmo).
Per l'artista e per i promotori, lobiettivo della mostra è quello di presentare al pubblico italiano lesperienza religiosa e culturale della grande mistica spagnola del XVI secolo, nella convinzione che, nel contesto di globalizzazione e di crisi economica attuale, la sua esperienza mistico - religiosa (ben relazionata anche con una frenetica attività pratica e con una straordinaria e descuidada scrittura) costituisca ancora una significativa risorsa culturale ed emozionale.
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