Oliviero Rainaldi. Seconda Madre

Opera di Oliviero Rainaldi I Ph. Marco Viscuso
Dal 26 Marzo 2025 al 23 Maggio 2025
Roma
Luogo: La Nuova Pesa
Indirizzo: Via del Corso 530
Orari: dal lunedì al venerdì 10.00 – 13.30 / 16.00 - 19.30
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 063610892
E-Mail info: nuovapesa@farm.it
Dal 26 marzo al 23 maggio 2025, presso La Nuova Pesa di Roma, Oliviero Rainaldi presenta Seconda Madre, una mostra eccezionalmente dedicata alla pittura, in cui l’artista, dopo l'esposizione di Calma Tu Alma al Pantheon, torna nel cuore della capitale per confrontarsi in dodici lavori su tela, realizzati interamente in bianco e nero.
Tema essenziale l’origine, la maternità che pulsa nella pittura.
L’uso del bianco e nero traccia un linguaggio che affonda nelle radici della memoria collettiva e personale, dove il corpo si trasforma in simbolo e il gesto pittorico in atto di conoscenza e rivelazione.
“Un invito, un abbraccio, una mutazione. Tre atti essenziali della vita che emergono con forza in questa nuova serie di dipinti” spiega il critico Arnaldo Colasanti. “Con Seconda Madre, Rainaldi costruisce un universo sospeso tra luce e mistero, dove la pittura diventa al tempo stesso celebrazione e inquietudine. Le immagini custodiscono un senso primordiale che non si affida alle parole, ma a una visione pura ed evocativa, capace di legare cielo e terra, di suggerire una dimensione altra, ancestrale e mitica. Le figure dipinte da Rainaldi evocano il processo della nascita, la tensione tra il trattenere e il lasciar andare, tra il sogno e la realtà, tra la madre terrena e quella arcaica, mitica. La materia pittorica stessa suggerisce un rituale: fasce e panneggi che sembrano avvolgere la vita all’origine della vita, in un’iconografia che richiama insieme la scultura funeraria della Magna Grecia e le sperimentazioni più estreme del teatro contemporaneo".
Oliviero Rainaldi nasce in Abruzzo nel 1956 e si forma tra l’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova e quella dell’Aquila con Fabio Mauri. Fin dai suoi esordi, la sua opera si concentra sulla figura umana, esplorata attraverso molteplici linguaggi e materiali, dalla pittura alla scultura. La sua produzione artistica si concentra sulla figura umana, esplorata attraverso diverse forme artistiche come il disegno, la grafica, la pittura e la scultura. Le sue opere sono presenti in collezioni permanenti di importanti istituzioni pubbliche internazionali come il Palazzo dell’ONU a Ginevra e la Collezione del Ministero degli Affari Esteri a Roma. Le sue opere monumentali si trovano in spazi pubblici e istituzioni internazionali di rilievo, tra cui la Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi del Pantheon, di cui è membro.
Tema essenziale l’origine, la maternità che pulsa nella pittura.
L’uso del bianco e nero traccia un linguaggio che affonda nelle radici della memoria collettiva e personale, dove il corpo si trasforma in simbolo e il gesto pittorico in atto di conoscenza e rivelazione.
“Un invito, un abbraccio, una mutazione. Tre atti essenziali della vita che emergono con forza in questa nuova serie di dipinti” spiega il critico Arnaldo Colasanti. “Con Seconda Madre, Rainaldi costruisce un universo sospeso tra luce e mistero, dove la pittura diventa al tempo stesso celebrazione e inquietudine. Le immagini custodiscono un senso primordiale che non si affida alle parole, ma a una visione pura ed evocativa, capace di legare cielo e terra, di suggerire una dimensione altra, ancestrale e mitica. Le figure dipinte da Rainaldi evocano il processo della nascita, la tensione tra il trattenere e il lasciar andare, tra il sogno e la realtà, tra la madre terrena e quella arcaica, mitica. La materia pittorica stessa suggerisce un rituale: fasce e panneggi che sembrano avvolgere la vita all’origine della vita, in un’iconografia che richiama insieme la scultura funeraria della Magna Grecia e le sperimentazioni più estreme del teatro contemporaneo".
Oliviero Rainaldi nasce in Abruzzo nel 1956 e si forma tra l’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova e quella dell’Aquila con Fabio Mauri. Fin dai suoi esordi, la sua opera si concentra sulla figura umana, esplorata attraverso molteplici linguaggi e materiali, dalla pittura alla scultura. La sua produzione artistica si concentra sulla figura umana, esplorata attraverso diverse forme artistiche come il disegno, la grafica, la pittura e la scultura. Le sue opere sono presenti in collezioni permanenti di importanti istituzioni pubbliche internazionali come il Palazzo dell’ONU a Ginevra e la Collezione del Ministero degli Affari Esteri a Roma. Le sue opere monumentali si trovano in spazi pubblici e istituzioni internazionali di rilievo, tra cui la Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi del Pantheon, di cui è membro.
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