Mircea Cantor | Art Club #32
Dal 20 Maggio 2021 al 19 Settembre 2021
Roma
Luogo: Accademia di Francia a Roma - Villa Medici
Indirizzo: Viale della Trinità dei Monti 1
Curatori: Pier Paolo Pancotto
Telefono per informazioni: +39 06 6761 1
E-Mail info: standard@villamedici.it
Sito ufficiale: http://www.villamedici.it
Iniziata nel 2016 sotto la direzione curatoriale di Pier Paolo Pancotto, la serie Art Club presenta a Villa Medici il lavoro di artisti contemporanei internazionali, in uno spirito di apertura alle più svariate forme di creazione. Dal 20 maggio al 19 settembre 2021, Art Club #32 invita Mircea Cantor.
Prendendo spunto da un repertorio iconografico e iconologico universale, rappresentato da immagini e gesti semplici, appartenenti alla quotidianità, Mircea Cantor riflette sulle componenti storiche e culturali che plasmano la realtà e sulle varie sfumature semantiche che l’articolano. Tale procedimento di osservazione trae spesso origine dall’esperienza individuale dell’artista, avvenuta al principio in Romania sotto il regime comunista poi in Francia, e si esplicita attraverso molte forme linguistiche alcune delle quali rappresentate a Roma in occasione del suo esordio individuale a Villa Medici. Si tratta di diversi lavori, alcuni dei quali concepiti per l’occasione, e distribuiti in vari ambienti sparsi nei giardini dell’Accademia, instaurando un sottile dialogo tra contemporaneità e patrimonio.
Varcata la Loggia principale della Villa, sovrastata dalla monumentale Flag (2017), il percorso di visita si apre alla Loggia Balthus ove, tracciata col fumo di una candela (mezzo tecnico effimero e transitorio tanto quanto il significato stesso del testo che esplicita), affiora sul soffitto la scritta Ciel variable (2007-21) appartenente all’omonima serie avviata dall’artista nel 2007 incentrata sul tema della fragilità della condizione umana. La stessa Loggia introduce all’Atelier di Balthus che ospita la proiezione di un nuovo filmato girato a Roma per l’occasione della mostra, testimonianza del legame che da molti anni unisce l’artista alla città. Altri video – I decided not to save the world (2011), Regalo (2014) e Am I really free (2020), dall’impianto fortemente autobiografico – sono distribuiti tra diversi spazi dei giardini rinascimentali della Villa.
Di fronte alla Loggia Balthus, si erge una struttura geometrica e praticabile lungo la quale si snoda Chaplet (2021), costituita da 120 metri di pellicola cinematografica marcata dalle impronte digitali dell’artista. Alla maniera di un rosario, le impronte si sgranano senza soluzione di continuità sulla striscia di celluloide a formare una sorta di schedatura dell’autore e, di conseguenza, di riflessione sul concetto di identità e libertà individuale. Empire of all poetical encounters (2017-21), costituito da un pallet dipinto (struttura piatta sui cui vengono posate merci) sta al centro dello Studiolo di Ferdinando, entrando in dialogo con gli affreschi sovrastanti, mentre il rilievo in gesso Homo homini lupus (2021) occupa la Gipsoteca assimilandosi ai calchi della colonna Traiana abitualmente custoditi in questo spazio.
Nato in Romania nel 1977, Mircea Cantor vive e lavora sulla Terra. Mircea Cantor cerca di vestire l’incertezza e la complessità della vita con gesti semplici. Il suo lavoro si sviluppa su media diversi come la fotografia, la scultura, il video, il disegno e l’installazione. “Your Ruins Are My Flag” alla Fondazione Giuliani di Roma nel 2017, “Adjective to your presence” alla Maison Hermès – Le Forum de Tokyo nel 2018, “Vânătorul de imagini” al Musée de la Chasse et de la Nature di Parigi nel 2019 sono tra le sue ultime mostre personali.
Nel 2017, ha fatto il suo debutto scenografico per la produzione di Alexandru Dabija del Piccolo Principe al Teatrul de Comedie di Bucarest. Ha ricevuto il Prix Ricard S.A. nel 2004, il Prix Marcel Duchamp nel 2011 e l’Aspen Leadership Prize nel 2017, in Romania. È stato artista ospite per l’anno 2019 all’Opéra Nationale de Paris in occasione del 350° anniversario. Sempre nel 2019 è stato commissionato da La Poste -servizio postale in Francia- per un foglio in miniatura relativo al 350 Anniversario dell’Opera di Parigi edito in 500.000 copie. Nell’agosto 2020 è stato artista ospite per ideare uno spettacolo nel Teatro Greco di Siracusa in collaborazione con INDA | Istituto Nazionale Dramma Antico, Siracusa).
Le sue opere sono presenti in collezioni prestigiose come quelle del Center Pompidou di Parigi, il Museum of Modern Art di New York, il Museo Nacional Reina Sofia di Madrid, il Castello di Rivoli di Torino, il Philadelphia Museum of Art, la Fondazione Louis Vuitton di Parigi e la Rennie Collection di Vancouver.
Mircea Cantor è Ufficiale delle Arti e delle Lettere in Francia e Cavaliere del Ordine Nazionale di Merito nel Rango in Romania.
Pier Paolo Pancotto è curatore de La Fondazione, a Roma, e del programma espositivo Art Club a Villa Medici (2016-ancora in corso). Ha curato, tra gli altri, il ciclo di mostre Fortezzuola, Museo Pietro Canonica, Roma, 2016-18; e progetti espositivi al Palais de Tokyo, Parigi; Mairie du 4e arrondissement, Parigi; Estorick collection of Modern Italian Art, Londra; Galleria nazionale d’arte, Tirana; Lateral Art Space, Cluj; Galleria nazionale d’arte moderna, Roma; Museo H. C. Andersen, Roma; Museo Carlo Bilotti, Roma; Nomas Foundation, Roma; Casa Scatturin, Venezia. Svolge attività didattica presso l’Università LUISS, Roma. Tra le sue pubblicazioni: Artiste a Roma nella prima metà del ‘900 (2006); Arte contemporanea: dal minimalismo alle ultime tendenze (2010); Arte contemporanea. Il nuovo millennio (2013).
Prendendo spunto da un repertorio iconografico e iconologico universale, rappresentato da immagini e gesti semplici, appartenenti alla quotidianità, Mircea Cantor riflette sulle componenti storiche e culturali che plasmano la realtà e sulle varie sfumature semantiche che l’articolano. Tale procedimento di osservazione trae spesso origine dall’esperienza individuale dell’artista, avvenuta al principio in Romania sotto il regime comunista poi in Francia, e si esplicita attraverso molte forme linguistiche alcune delle quali rappresentate a Roma in occasione del suo esordio individuale a Villa Medici. Si tratta di diversi lavori, alcuni dei quali concepiti per l’occasione, e distribuiti in vari ambienti sparsi nei giardini dell’Accademia, instaurando un sottile dialogo tra contemporaneità e patrimonio.
Varcata la Loggia principale della Villa, sovrastata dalla monumentale Flag (2017), il percorso di visita si apre alla Loggia Balthus ove, tracciata col fumo di una candela (mezzo tecnico effimero e transitorio tanto quanto il significato stesso del testo che esplicita), affiora sul soffitto la scritta Ciel variable (2007-21) appartenente all’omonima serie avviata dall’artista nel 2007 incentrata sul tema della fragilità della condizione umana. La stessa Loggia introduce all’Atelier di Balthus che ospita la proiezione di un nuovo filmato girato a Roma per l’occasione della mostra, testimonianza del legame che da molti anni unisce l’artista alla città. Altri video – I decided not to save the world (2011), Regalo (2014) e Am I really free (2020), dall’impianto fortemente autobiografico – sono distribuiti tra diversi spazi dei giardini rinascimentali della Villa.
Di fronte alla Loggia Balthus, si erge una struttura geometrica e praticabile lungo la quale si snoda Chaplet (2021), costituita da 120 metri di pellicola cinematografica marcata dalle impronte digitali dell’artista. Alla maniera di un rosario, le impronte si sgranano senza soluzione di continuità sulla striscia di celluloide a formare una sorta di schedatura dell’autore e, di conseguenza, di riflessione sul concetto di identità e libertà individuale. Empire of all poetical encounters (2017-21), costituito da un pallet dipinto (struttura piatta sui cui vengono posate merci) sta al centro dello Studiolo di Ferdinando, entrando in dialogo con gli affreschi sovrastanti, mentre il rilievo in gesso Homo homini lupus (2021) occupa la Gipsoteca assimilandosi ai calchi della colonna Traiana abitualmente custoditi in questo spazio.
Nato in Romania nel 1977, Mircea Cantor vive e lavora sulla Terra. Mircea Cantor cerca di vestire l’incertezza e la complessità della vita con gesti semplici. Il suo lavoro si sviluppa su media diversi come la fotografia, la scultura, il video, il disegno e l’installazione. “Your Ruins Are My Flag” alla Fondazione Giuliani di Roma nel 2017, “Adjective to your presence” alla Maison Hermès – Le Forum de Tokyo nel 2018, “Vânătorul de imagini” al Musée de la Chasse et de la Nature di Parigi nel 2019 sono tra le sue ultime mostre personali.
Nel 2017, ha fatto il suo debutto scenografico per la produzione di Alexandru Dabija del Piccolo Principe al Teatrul de Comedie di Bucarest. Ha ricevuto il Prix Ricard S.A. nel 2004, il Prix Marcel Duchamp nel 2011 e l’Aspen Leadership Prize nel 2017, in Romania. È stato artista ospite per l’anno 2019 all’Opéra Nationale de Paris in occasione del 350° anniversario. Sempre nel 2019 è stato commissionato da La Poste -servizio postale in Francia- per un foglio in miniatura relativo al 350 Anniversario dell’Opera di Parigi edito in 500.000 copie. Nell’agosto 2020 è stato artista ospite per ideare uno spettacolo nel Teatro Greco di Siracusa in collaborazione con INDA | Istituto Nazionale Dramma Antico, Siracusa).
Le sue opere sono presenti in collezioni prestigiose come quelle del Center Pompidou di Parigi, il Museum of Modern Art di New York, il Museo Nacional Reina Sofia di Madrid, il Castello di Rivoli di Torino, il Philadelphia Museum of Art, la Fondazione Louis Vuitton di Parigi e la Rennie Collection di Vancouver.
Mircea Cantor è Ufficiale delle Arti e delle Lettere in Francia e Cavaliere del Ordine Nazionale di Merito nel Rango in Romania.
Pier Paolo Pancotto è curatore de La Fondazione, a Roma, e del programma espositivo Art Club a Villa Medici (2016-ancora in corso). Ha curato, tra gli altri, il ciclo di mostre Fortezzuola, Museo Pietro Canonica, Roma, 2016-18; e progetti espositivi al Palais de Tokyo, Parigi; Mairie du 4e arrondissement, Parigi; Estorick collection of Modern Italian Art, Londra; Galleria nazionale d’arte, Tirana; Lateral Art Space, Cluj; Galleria nazionale d’arte moderna, Roma; Museo H. C. Andersen, Roma; Museo Carlo Bilotti, Roma; Nomas Foundation, Roma; Casa Scatturin, Venezia. Svolge attività didattica presso l’Università LUISS, Roma. Tra le sue pubblicazioni: Artiste a Roma nella prima metà del ‘900 (2006); Arte contemporanea: dal minimalismo alle ultime tendenze (2010); Arte contemporanea. Il nuovo millennio (2013).
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