Liu Bolin. A secret tour
Dal 13 Settembre 2012 al 11 Novembre 2012
Roma
Luogo: Museo H.C. Andersen
Indirizzo: via Pasquale Stanislao Mancini
Orari: da martedì a venerdì 9.30-18.30; sabato e domenica 9.30-19.30
Curatori: Raffaele Gavarro
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 3219089
E-Mail info: s-gnam.museoandersen@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.museoandersen.beniculturali.it/
In collaborazione con il Museo Hendrick Christian Andersen - Soprintendendenza Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma a partire dal 12 settembre 2012, si apre la mostra personale dell’artista cinese Liu Bolin (Shandong 1973), per la cura di Raffaele Gavarro, con il patrocinio dalla Fondazione Italia Cina (www.italychina.org) e in collaborazione con la Galleria Boxart di Verona (www.boxartgallery.com).
La mostra dal titolo “A Secret Tour” documenta l’intenso rapporto tra Liu Bolin e l’Italia.
Le immagini raccontano di un viaggio segreto che l’artista cinese ha compiuto nei luoghi più significativi del nostro paese e di fronte ad alcuni dei grandi capolavori del nostro passato.
Com’è noto il lavoro di Liu Bolin è il risultato di una sommatoria di body art, performance, pittura e fotografia, dove quest’ultima si pone come la testimonianza finale. L’artista si fa truccare, o meglio dipingere in modo mimetico con il luogo esatto in cui si colloca, quasi scomparendo in esso, per poi farsi fotografare a testimonianza indelebile di quella perdita d’identità che coincide con la fusione con il luogo in cui ha sostato.
Liu Bolin diventa parte del Teatro Alla Scala, del Duomo di Milano, della parete dipinta di una casa di Pompei, del ponte di Castel Sant’Angelo, della Paolina Borghese e così via.
Ma in questo diventare parte c’è anche l’inevitabile riflessione su quale sia oggi il rapporto tra individuo e luogo.
La rassegna raggruppa - per la prima volta in Italia e nel mondo - l’intero corpus di scatti del ciclo Hiding in Italy, sezione dell’ampia e ormai celeberrima serie fotografica Hiding in the city.
In mostra, circa venti fotografie di medio e grande formato, tra cui gli inediti realizzati durante le ultime tappe del grand tour di Liu Bolin nello stivale: Roma, Pompei e Verona.
Insieme alle opere fotografiche, nell’evocativo spazio del Museo Andersen, si colloca anche un’installazione di Liu Bolin, ottenuta da un calco del corpo dell’artista.
Completa la visita, il video-documentario, presentato per l’occasione al pubblico, che permette allo spettatore di vedere il nostro paese attraverso gli stessi occhi dell’artista, la cui voce fuori campo rivela qualche mistero del suo viaggio in Italia. Il testo integrale dell’intervista di Liu Bolin si ritrova nel catalogo di A secret tour, edito da Christian Maretti in collaborazione con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
La mostra dal titolo “A Secret Tour” documenta l’intenso rapporto tra Liu Bolin e l’Italia.
Le immagini raccontano di un viaggio segreto che l’artista cinese ha compiuto nei luoghi più significativi del nostro paese e di fronte ad alcuni dei grandi capolavori del nostro passato.
Com’è noto il lavoro di Liu Bolin è il risultato di una sommatoria di body art, performance, pittura e fotografia, dove quest’ultima si pone come la testimonianza finale. L’artista si fa truccare, o meglio dipingere in modo mimetico con il luogo esatto in cui si colloca, quasi scomparendo in esso, per poi farsi fotografare a testimonianza indelebile di quella perdita d’identità che coincide con la fusione con il luogo in cui ha sostato.
Liu Bolin diventa parte del Teatro Alla Scala, del Duomo di Milano, della parete dipinta di una casa di Pompei, del ponte di Castel Sant’Angelo, della Paolina Borghese e così via.
Ma in questo diventare parte c’è anche l’inevitabile riflessione su quale sia oggi il rapporto tra individuo e luogo.
La rassegna raggruppa - per la prima volta in Italia e nel mondo - l’intero corpus di scatti del ciclo Hiding in Italy, sezione dell’ampia e ormai celeberrima serie fotografica Hiding in the city.
In mostra, circa venti fotografie di medio e grande formato, tra cui gli inediti realizzati durante le ultime tappe del grand tour di Liu Bolin nello stivale: Roma, Pompei e Verona.
Insieme alle opere fotografiche, nell’evocativo spazio del Museo Andersen, si colloca anche un’installazione di Liu Bolin, ottenuta da un calco del corpo dell’artista.
Completa la visita, il video-documentario, presentato per l’occasione al pubblico, che permette allo spettatore di vedere il nostro paese attraverso gli stessi occhi dell’artista, la cui voce fuori campo rivela qualche mistero del suo viaggio in Italia. Il testo integrale dell’intervista di Liu Bolin si ritrova nel catalogo di A secret tour, edito da Christian Maretti in collaborazione con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
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