LA CULTURA NON SI FERMA: IL TEATRO ROMANO DI BENEVENTO E IL MUSEO ARCHEOLOGICO DEL SANNIO CAUDINO

© MiBACT | Teatro Romano di Benevento
Dal 03 Giugno 2020 al 30 Giugno 2020
Roma
Luogo: Sito YouTube MiBACT
Indirizzo: online
Enti promotori:
- Direzione Regionale Musei della Campania
Il nuovo contributo video della Direzione Regionale Musei della Campania, pubblicato sul canale youtube del Mibact (https://youtu.be/pHQJ34rLBV4) per la campagna La Cultura non si Ferma, promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo, mostra il Teatro Romano di Benevento e il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino.
Il Teatro Romano di Benevento risale alla fine del I e gli inizi del II secolo d.C., e sorge nella zona occidentale della città antica. Il monumento è stato realizzato in opera cementizia con paramenti in blocchi di pietra calcarea e in laterizio. La cavea, a pianta semicircolare, presentava tre ordini: tuscanico, ionico e corinzio. Di questi si conserva solo l'ordine inferiore, costituito da venticinque arcate su pilastri con semicolonne tuscaniche. La cavea era rivestita di marmo bianco, lastre marmoree e stucchi, ancora parzialmente conservati. Il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, invece, è dedicato alla storia della Valle Caudina e alle testimonianze archeologiche dei centri di Caudium (Montesarchio), Saticula (Sant’Agata de’ Goti), e Telesia (San Salvatore Telesino). Nel percorso di visita sono esposti alcuni corredi delle necropoli caudine, databili tra la metà dell’VIII e il III secolo a.C., che testimoniano la ricchezza e la complessità della storia sito, interessato da intensi scambi commerciali con le città greche della costa e il mondo etrusco-campano. Di particolare interesse sono i numerosi vasi figurati di produzione attica e italiota – soprattutto crateri - rinvenuti in tombe risalenti al V-IV secolo a.C., tra le opere più importanti è visibile lo splendido Cratere di Assteas presente nel video. Il Castello, che ospita il Museo, fu realizzato in epoca normanna, la sua presenza è documentata per la prima volta nello statuto di Federico II del 1241-1246.
Questa è solo una parte dell’immenso patrimonio storico artistico della Campania che dopo la chiusura, a causa dell’emergenza sanitaria, riapre al pubblico. Tutte le iniziative messe in campo dagli Istituti del Ministero sono stati raccolti, oltre che sul canale YouTube del Mibact, nel data base complessivo consultabile sulla pagina “La cultura non si ferma” del sito del MiBAC https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma, in continuo aggiornamento.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 26 febbraio 2025 al 05 maggio 2025 Venezia | Museo Fortuny
Sergio Monari. Sincronie
-
Dal 01 marzo 2025 al 29 giugno 2025 Torino | Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito – Mastio della Cittadella
PAUL GAUGUIN. IL DIARIO DI NOA NOA E ALTRE AVVENTURE
-
Dal 27 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Art Déco. Il trionfo della modernità
-
Dal 28 febbraio 2025 al 09 giugno 2025 Roma | Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
CHROMOTHERAPIA. La fotografia a colori che rende felici
-
Dal 22 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Forlì | Museo Civico San Domenico
Il Ritratto dell’Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie
-
Dal 21 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Rovigo | Palazzo Roverella
HAMMERSHØI e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l’Italia