Il Museo Boncompagni crocevia di saperi e tecniche artistiche decorative - Tra le pieghe dei colori. Tecniche tintorie in Giappone

Tintura itajimezome
Dal 05 Maggio 2016 al 05 Maggio 2016
Roma
Luogo: Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti decorative, Costume e la Moda dei secoli XIX e XX
Indirizzo: via Boncompagni 18
Orari: ore 16.30
Enti promotori:
- Polo Museale del Lazio
Telefono per informazioni: +39 06 42824074
L’impronta di una mano infangata sulla superficie di una roccia incantò l’uomo primitivo e il suo sortilegio continua a rimanere con noi (Richard Hamilton, Londra 1998)
Il Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, propone presso il Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX, diretto da Matilde Amaturo, il ciclo di conferenze intitolato Il Museo Boncompagni crocevia di saperi e tecniche artistiche decorative.
L’argomento del prossimo appuntamento, curato da Anna Onesti, riguarderà alcune delle tradizionali tecniche tintorie usate in Giappone per decorare i tessuti. Tra queste verranno descritte l’itajimezome, tecnica in cui la stoffa è tinta dopo piegatura, lo shiborizome, tecnica in cui la stoffa è immersa nei bagni tintori dopo legatura, e il katazome, metodo di decorazione in cui si utilizzano mascherature realizzate con carta intagliata. I colori impiegati in questi processi tintori sono in prevalenza di origine organica: il blu dell'arbusto indigofera tinctoria, il viola del legno del Brasile, il rosso delle radici di robbia, il giallo dell’albero di Amur, il bruno dei frutti dell'ontano, il verde delle noci di galla. Queste tecniche, nate per la tintura dei tessuti, vengono utilizzate in Giappone anche per la decorazione della carta.
In occasione dell’incontro saranno esposte alcune opere grafiche dell’artista tratte della serie “Diario Giapponese”.
Anna Onesti è un artista dal percorso complesso e incrociato tra conservazione e riflessione teorica, nel nome di un “fare” delicato e consapevole, legato alla manualità del restauro di carta. Nel corso della sua attività ha collaborato con importanti istituzioni internazionali impegnate nella salvaguardia del patrimonio culturale. Nel 1994, grazie ad una borsa di studio della Japan Foundation, viaggia in Giappone, dove studia le tecniche di fabbricazione della carta artigianale tesuki-washi e le antiche pratiche decorative legate alla tintura dei tessuti. Ha esposto in Italia, Australia, Corea, Estonia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Iran e Thailandia.
Giovedì 5 maggio ore 16.30
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