I Giovedì della Villa

Lidia Ravera
Dal 10 Maggio 2018 al 10 Maggio 2018
Roma
Luogo: Accademia di Francia a Roma - Villa Medici
Indirizzo: viale Trinità dei Monti 1
Orari: dalle 19
Costo del biglietto: ingresso gratuito nel limite dei posti disponibili
Telefono per informazioni: +39 06 67611
Sito ufficiale: http://www.villamedici.it/
Il prossimo appuntamento de I Giovedì della Villa ideati dalla direttrice Muriel Mayette-Holtz e curati da Cristiano Leone, il 10 maggio alle 19 presenta un dialogo sul Maggio ‘68 tra lo scrittore francese Arno Bertina e la scrittrice e giornalista italiana Lidia Ravera, moderato da Éric Jozsef, corrispondente a Roma del giornale Libération, seguito alle 20.30 dall’incontro con François Jullien, filosofo, ellenista e sinologo, invitato da Aurélien Dumont, compositore e borsista dell’Accademia di Francia a Roma.
Ore 19. L’immaginario di Mai 68 nella letteratura contemporanea, in Francia e in Italia
In occasione dei cinquant’anni del Maggio 68, nell’ambito del convegno in corso all'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Villa Medici ospita l’incontro con Arno Bertina e Lidia Ravera, durante il quale verranno evocate le rappresentazioni del Sessantotto nella narrativa contemporanea francese ed europea e, conseguentemente, l’immaginario letterario creato sulla scia del movimento.
Arno Bertina fa parte del collettivo Inculte. I suoi racconti esaminano in particolare la questione dell’identità. Il suo ultimo volume, Des châteaux qui brûlent(Verticales, 2017) racconta il sequestro di un segretario di Stato messo in atto dai dipendenti di un mattatoio bretone.
Lidia Ravera, attualmente Assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili per la Regione Lazio, è autrice, tra gli altri, di Porci con le ali (1976) che racconta l’emancipazione, sentimentale e politica, dal punto di vista di due adolescenti.
Ore 20.30. Dé-coïncidence
François Jullien farà appello al concetto della “s-coincidenza” nella Bibbia, nella pittura, nella letteratura, nella filosofia, per mostrare come essa sia la fonte dell’arte e dell’esistenza.
Spiega Jullien: “Vorremmo credere che, quando le cose finalmente si accordano completamente, ecco la felicità… O, quando le cose si ritagliano e coincidono, questo adeguarsi, stabilizzandosi, si sterilizza; attraverso l’adattamento, si disattiva. La coincidenza è la morte. Vivere significa già “s-coincidere” in ogni istante dallo stato presente, dissociarsi da ciò che installandosi e soddisfacendosi, si fissa per promuovere nuovamente la vita, issandosi oltre questa aderenza, per “esistere” davvero”.
François Jullien è un filosofo francese, attualmente titolare della cattedra sull’alterità alla Fondazione Casa delle scienze dell’uomo, i cui lavori sono stati ricompensati con numerosi prestigiosi premi: Prix Arendt per il pensiero politico (2010), Grand Prix della filosofia dell’Accademia Francese.
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