Estefanía Muñoz e Francisco Berlarmino. Réplicas
Dal 30 Maggio 2017 al 08 Giugno 2017
Roma
Luogo: Fondamenta Gallery
Indirizzo: via Arturo Fraccaroli 7
Orari: 10-18
Curatori: Fabiana Di Majo
Enti promotori:
- Sinopsis Australis
- Chiara Mambro
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 3496814770
E-Mail info: info@sinopsisaustralis.com
Sito ufficiale: http://sinopsisaustralis.com
Nell'ambito delle residenze d'arte organizzate annualmente da Sinopsis Australis, quest'anno gli artisti cileni Estefania Muñoz e Francisco Belarmino presentano "RÉPLICAS" a cura di Fabiana Di Majo.
"Nel settembre del 2015 una scossa di magnitudo 8,8 sulla scala Richter ha scosso la città cilena di Illapel, i due artisti si trovavano li, nella loro città natale al momento dell'evento. è stato il più forte terremoto degli ultimi anni. Ci sono stati ingenti danni alle infrastrutture e una ragazza ha perso la vita. Durante l’agosto del 2016 la città di Amatrice è stata sconvolta da un terremoto di 6.5 gradi sulla scala Richter. La cittadina non esiste più, è completamente rasa al suolo e ci sono stati oltre 300 morti.
...Dopo un terremoto però bisogna fare i conti con quello che rimane. Francisco e Estefania non credevano di trovare la città di Amatrice ancora così desolata e piena di detriti; a Illapel i danni furono minori e le operazioni di ricostruzione richiesero meno tempo. L'atteggiamento dei superstiti invece è simile e denota un grande riserbo nel tenere il dolore dentro ma allo stesso tempo anche una cupa rassegnazione. Per tornare alla normalità ci vorrà del tempo perché le cose da riparare sono tante, la burocrazia è lenta e bisogna star attenti che nessuno approfitti della situazione e cerchi di lucrare sul dolore degli altri.
Gli artisti ad Amatrice camminano tra strade polverose e piene di detriti. Incombe dappertutto un senso di morte e di perdita. A terra giacciono frammenti di documenti personali, fotografie, giochi e vestiti, quei mille oggetti che rendono la quotidianità così preziosa e rassicurante. Non è facile il lavoro di smaltimento delle macerie perché ogni frammento appartiene alla memoria e alla casa di qualcuno e non si può semplicemente buttare via.
Il lavoro di Estefania e Francisco ha il compito difficile di rappresentare il punto di vista personale dei superstiti di un terremoto; l'opera d'arte deve metabolizzare la realtà, prendere una soggettività ferita e trasformarla in un linguaggio universale, ed il suono nei loro lavori sarà lo strumento di connessione tra universale e particolare."
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