Enrico Pantani. Un’estate noiosa

Enrico Pantani, Boredom box, 2020, olio e smalti su box riciclato in cartone, cm. 20x13
Dal 08 Settembre 2020 al 11 Ottobre 2020
Roma
Luogo: Casa Vuota
Indirizzo: via Maia 12
Orari: su appuntamento telefonando al numero 3928918793
Curatori: Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: vuotacasa@gmail.com
Una vecchia casa con le sue carte da parati. Caldo soffocante. Covid19. Segnali di un’apocalisse imminente. Il posto migliore e il momento migliore, insomma, in cui trascorrere un’estate noiosa. O dove progettare una mostra sulla noia.
“Un’estate noiosa” è il titolo della prima mostra personale romana di Enrico Pantani che si inaugura a Casa Vuota martedì 8 settembre 2020 alle ore 18:30 in via Maia 12.
Enrico Pantani abita lo spazio espositivo domestico del Quadraro con i piccoli personaggi che sono da sempre protagonisti della sua pittura che costruisce scene irreali con tratti veloci. L’atmosfera peculiare di Casa Vuota, con le sue stanze consunte dal tempo e le carte da parati sbiadite e strappate, è la fonte di ispirazione e il fondale per una serie di minuti dipinti a olio realizzati su tele di foggia irregolare e disegni realizzati appositamente per la mostra, una sorta di racconto autobiografico dell’estate appena trascorsa, intriso di ironia e leggerezza per esorcizzare i fantasmi passati, presenti e futuri.
“Questa serie sulla noia – racconta Pantani – è nata perché mi sono annoiato veramente, a casa, mentre ero in ferie. Ore di nulla, pensieri a duecento all’ora senza giungere a nessuna conclusione, sensazione di vuoto, spaesamento e una rabbia incredibile. La noia è stata la mia compagna fedele, tanto che mi sono imposto di lavorare manualmente per placarla, costruendo piccoli telai con i materiali che trovavo. Credo, anzi sono sicuro, che la noia estiva sia legata in qualche modo al lockdown, la sua naturale conseguenza. Se nel periodo di fermo trovavo interessante stare in casa a curare le mie passioni, leggere, dipingere, cucinare, sperimentare qualsiasi cosa, ecco invece che l’estate mi si è rivoltata contro, quasi come se avessi le gambe nel fango. I lavori che ne risultano sono essenziali, rivelatori, termometri grezzi che indicano una condizione disagiata, resa ancora più enorme dal contesto paesano in cui sono stati concepiti. Ogni giorno per scacciare la noia mi sono messo a origliare gli anziani durante l’aperitivo, ma in definitiva non ce l’ho fatta a sentirmi meglio”.
Enrico Pantani è nato a Volterra (Pisa) nel 1975 e vive a Pomarance. Laureato in Lettere presso l’Università degli studi di Firenze, si dedica alla pittura e al disegno dal 1998, rendendo pubblico il suo lavoro solo a partire dal 2008. Ha esposto allo Studio Thorimbert di Milano, a Centrale Fies a Dro, Trento, al Comicon di Napoli, alla Maison 22 di Bologna, a Firenze a La Corte Arte Contemporanea e nella factory di Patrizia Pepe, a Camerechiare a Rimini, alla Tic Edizioni di Roma, al Premio Treccani a Montichiari, Brescia, allo Spazio Meme di Carpi, Modena, a Volterra Teatro, presso Gulli Arte a Imperia e alla Galerie Mesta di Pardubice, in Repubblica Ceca. All’attività espositiva affianca quella performativa, lavorando con Armando Punzo e Massimiliano Larocca. Tra i suoi libri: Poerismi (Barometz), Er cane (Tic Edizioni), Pantani (Bel Ami) e la monografia Or not magazine.
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