Dietro le quinte
![Marta Czok, Citizen juice, 140x110 cm, acrilico grafite carboncino Marta Czok, Citizen juice, 140x110 cm, acrilico grafite carboncino](http://www.arte.it/foto/600x450/63/12137-citizen-juice-cm140x110-acrilico-grafite-carboncino-140x100.jpg)
Marta Czok, Citizen juice, 140x110 cm, acrilico grafite carboncino
Dal 09 Settembre 2012 al 30 Settembre 2012
Frascati | Roma
Luogo: Scuderie Aldobrandini
Indirizzo: piazza Guglielmo Marconi 6
Orari: da martedì a venerdì 10-18; sabato e domenica 10-19
Enti promotori:
- Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Frascati
- Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma
- Consiglio Regionale del Lazio
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 9417195
E-Mail info: volpeuva.arte@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.scuderiealdobrandini.org
Si inaugura sabato 8 settembre 2012 alle ore 18 presso la prestigiosa sede delle Scuderie Aldobrandini di Frascati (Roma) la mostra di dipinti di Marta Czok dal titolo “Dietro le quinte”, patrocinata dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Frascati, dall’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma e dal Consiglio Regionale del Lazio. L’evento, che sarà visitabile fino al 30 settembre 2012, aprirà il programma di iniziative culturali organizzate dal Comune per la commemorazione del bombardamento di Frascati, avvenuto l’8 settembre del 1943.
L’esposizione affronta il tema della guerra, da sempre trattato dalla Czok, attraverso tre chiavi di lettura tra esse complementari: un resoconto sul lungo percorso evolutivo del pensiero dell’artista, segnato dagli esiti della Seconda Guerra Mondiale avuti in Polonia.
L’artista, nata in Libano nel 1947 da genitori polacchi, già prigionieri dei sovietici dal 1940, emigra con la famiglia a Londra al termine del conflitto. Qui termina i suoi studi artistici, prima di trasferirsi in Italia. È evidente nel suo lavoro la fusione delle tre diverse influenze culturali (polacca, inglese e italiana), che conferisce un respiro europeo alle sue opere.
Nella prima sezione la guerra è vista col filtro della satira, lo strumento più prezioso in mano all’uomo, e all’artista in particolare, per trasmettere la drammaticità di ciò che non si può dire. Attraverso la satira l’artista racconta i conflitti, vela e svela i giochi di potere che ci sono dietro a ogni guerra, lasciando come vittima principale i bambini. La seconda sezione è dedicata alla guerra dal punto di vista dei bambini, prime vittime di ogni conflitto. Una guerra vista senza sensazionalismi e senza eccedere in drammaticità ostentata, e forse proprio per questo le immagini risultano ancora più coinvolgenti. La terza sezione è dedicata invece ai conflitti nascosti, quelli che muovono oggi i paesi occidentali, giocati ai piani alti, quelli che non implicano magari bombe e carri armati ma che riescono comunque a trasformare la sorte di innocenti, ignari o comunque impotenti. E, in questo caso, vista l’attualità dei temi affrontati si torna nuovamente alla satira, come valvola per dire ciò che non si potrebbe. Come afferma Barbara Codogno, quella di Marta Czok è “una via imboccata con coraggio, che si spinge verso una metaforizzazione del dipinto, che diventa quindi rappresentativo della sua critica sociale,” ma, al tempo stesso “con la sua pungente ironia, con la sua delicatezza, con la sua generosità, Marta Czok descrive il buio ma lo fa come portatrice di luce e speranza.”
Durante l’inaugurazione verrà presentato il nuovo catalogo, editato proprio per l’occasione, con prefazione di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, e con il contributo critico della curatrice Barbara Codogno, apprezzata scrittrice e giornalista.
L’evento è sponsorizzato da Banca Marche e dal Consorzio Tutela Denominazione Frascati.
Marta Czok – Note Biografiche
Di origini polacche, Marta Czok è nata a Beirut (Libano) nel 1947. L’anno successivo si è trasferita con la famiglia a Londra, dove ha terminato gli studi accademici alla St Martin’s School of Art, partecipando ripetutamente alla Royal Academy Summer Exhibition. Negli ultimi 25 anni ha esposto le sue opere in Europa e America collaborando anche al progetto Alitalia per l’Arte. Nel 2000 Alitalia le ha commissionato un trittico che è stato poi donato a Giovanni Paolo II per il suo ottantesimo compleanno. Nello stesso anno è stata invitata dall’Ambasciata Francese presso la Santa Sede a realizzare un’opera sul tema del Giubileo che è stata esposta nell’ambito della mostra Roma Jubilans. Nel 2008 la televisione nazionale polacca le ha dedicato un documentario nel quale si evidenziava il rapporto tra il suo lavoro e la seconda guerra mondiale.
Tra le sue mostre più recenti meritano una particolare segnalazione la mostra antologica che si è tenuta nel 2005 presso i Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, la personale presso l’Abbazia di Pomposa (FE) del 2006 e la mostra tenutasi a Palazzo Ferrajoli (Roma) a gennaio 2009, al Museo Civico di Albano, a gennaio 2010, e a Palazzo Antico Ghetto (Padova), a gennaio 2011, dedicata ai bambini nella guerra e nell’Olocausto. Altra mostra degna di nota, About Us, che ha portato una selezione di opere dell’artista sul tema dell’umanità a Palazzo dei Papi (Viterbo), a marzo 2011, Palazzo Zuckermann (Padova) a ottobre 2011, e Palazzo Zenobio (Venezia) ad aprile 2012.
L’esposizione affronta il tema della guerra, da sempre trattato dalla Czok, attraverso tre chiavi di lettura tra esse complementari: un resoconto sul lungo percorso evolutivo del pensiero dell’artista, segnato dagli esiti della Seconda Guerra Mondiale avuti in Polonia.
L’artista, nata in Libano nel 1947 da genitori polacchi, già prigionieri dei sovietici dal 1940, emigra con la famiglia a Londra al termine del conflitto. Qui termina i suoi studi artistici, prima di trasferirsi in Italia. È evidente nel suo lavoro la fusione delle tre diverse influenze culturali (polacca, inglese e italiana), che conferisce un respiro europeo alle sue opere.
Nella prima sezione la guerra è vista col filtro della satira, lo strumento più prezioso in mano all’uomo, e all’artista in particolare, per trasmettere la drammaticità di ciò che non si può dire. Attraverso la satira l’artista racconta i conflitti, vela e svela i giochi di potere che ci sono dietro a ogni guerra, lasciando come vittima principale i bambini. La seconda sezione è dedicata alla guerra dal punto di vista dei bambini, prime vittime di ogni conflitto. Una guerra vista senza sensazionalismi e senza eccedere in drammaticità ostentata, e forse proprio per questo le immagini risultano ancora più coinvolgenti. La terza sezione è dedicata invece ai conflitti nascosti, quelli che muovono oggi i paesi occidentali, giocati ai piani alti, quelli che non implicano magari bombe e carri armati ma che riescono comunque a trasformare la sorte di innocenti, ignari o comunque impotenti. E, in questo caso, vista l’attualità dei temi affrontati si torna nuovamente alla satira, come valvola per dire ciò che non si potrebbe. Come afferma Barbara Codogno, quella di Marta Czok è “una via imboccata con coraggio, che si spinge verso una metaforizzazione del dipinto, che diventa quindi rappresentativo della sua critica sociale,” ma, al tempo stesso “con la sua pungente ironia, con la sua delicatezza, con la sua generosità, Marta Czok descrive il buio ma lo fa come portatrice di luce e speranza.”
Durante l’inaugurazione verrà presentato il nuovo catalogo, editato proprio per l’occasione, con prefazione di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, e con il contributo critico della curatrice Barbara Codogno, apprezzata scrittrice e giornalista.
L’evento è sponsorizzato da Banca Marche e dal Consorzio Tutela Denominazione Frascati.
Marta Czok – Note Biografiche
Di origini polacche, Marta Czok è nata a Beirut (Libano) nel 1947. L’anno successivo si è trasferita con la famiglia a Londra, dove ha terminato gli studi accademici alla St Martin’s School of Art, partecipando ripetutamente alla Royal Academy Summer Exhibition. Negli ultimi 25 anni ha esposto le sue opere in Europa e America collaborando anche al progetto Alitalia per l’Arte. Nel 2000 Alitalia le ha commissionato un trittico che è stato poi donato a Giovanni Paolo II per il suo ottantesimo compleanno. Nello stesso anno è stata invitata dall’Ambasciata Francese presso la Santa Sede a realizzare un’opera sul tema del Giubileo che è stata esposta nell’ambito della mostra Roma Jubilans. Nel 2008 la televisione nazionale polacca le ha dedicato un documentario nel quale si evidenziava il rapporto tra il suo lavoro e la seconda guerra mondiale.
Tra le sue mostre più recenti meritano una particolare segnalazione la mostra antologica che si è tenuta nel 2005 presso i Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, la personale presso l’Abbazia di Pomposa (FE) del 2006 e la mostra tenutasi a Palazzo Ferrajoli (Roma) a gennaio 2009, al Museo Civico di Albano, a gennaio 2010, e a Palazzo Antico Ghetto (Padova), a gennaio 2011, dedicata ai bambini nella guerra e nell’Olocausto. Altra mostra degna di nota, About Us, che ha portato una selezione di opere dell’artista sul tema dell’umanità a Palazzo dei Papi (Viterbo), a marzo 2011, Palazzo Zuckermann (Padova) a ottobre 2011, e Palazzo Zenobio (Venezia) ad aprile 2012.
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