Dan Witz. Public and confidential
Dal 29 Settembre 2013 al 16 Novembre 2013
Roma
Luogo: Wunderkammern
Indirizzo: via Gabrio Serbelloni 124
Con la mostra dell’artista statunitense Dan Witz, Wunderkammern è orgogliosa di dare inizio al progetto internazionale PUBLIC & CONFIDENTIAL.
Iniziando il suo lavoro nel 1979, Dan Witz è uno dei pionieri della street art. Influenzato dalla cultura punk e sfidando i canoni del mondo artistico tradizionale, Witz decide di dedicarsi all’arte urbana intervenendo nelle strade di numerose città internazionali per riuscire ad esprimere le proprie idee liberamente ed in modo diretto. Nato a Chicago nel 1957, Dan Witz vanta una formazione completa che comprende Belle Arti e Design. Il suo impegno artistico gli ha permesso di ottenere diverse borse di studio e di vincere riconoscimenti, come il New York Foundation for the Arts e il National Endowment for the Arts ed importanti mostre nelle principali gallerie internazionali. All’inizio della carriera l’artista si è focalizzato sull’iperrealismo, che ha indagato attraverso la tecnica pittorica. Il suo metodo si è evoluto progressivamente attraverso gli interventi in strada che necessitavano di essere realizzati in tempi brevissimi. Per questo motivo Witz lavora spesso con immagini digitali sulle quali in seguito dipinge perché, come lui stesso sostiene, con la pittura è in grado di ottenere contrasti di luce che accentuano l’effetto realistico della rappresentazione.
Per l’occasione della mostra Public and Confidential a Roma, l’artista ha creato delle nuove opere specifiche dove sono rintracciabili porte, grate e sbarre attraverso le quali è possibile intravedere degli individui. Queste raffigurazioni si collocano in continuità con i progetti Wailing Walls e Dark Doings realizzati nel 2012 in cui presenta opere delle sue serie Prisoner e FREE PUSSY (riot), realizzate in collaborazione con Amnesty International, in cui l’artista riflette sulla libertà di pensiero ed espressiva di ogni singola persona. Partendo da questa idea, Dan Witz presenta la sua nuova serie di opere, Natural History, in cui continua la sua riflessione sul significato dell’elemento fisico della “porta”, che oltre ad essere oggetto emblematico di un passaggio, divide il mondo esterno da quello interno, generando riflessioni sull’intreccio della sfera pubblica con quella privata. Alla Wunderkammern, Witz presenterà inoltre i suoi celebri Animal mosh pits, capolavori olio su tela che liberano in noi istinti primordiali repressi, e i ritratti delle sue ragazze con cellulare, icone di una generazione per la quale sentimenti, emozioni ed ideologie strettamente confidenziali diventano pubbliche. Le rappresentazioni figurative dell’artista sono fortemente legate all’attualità e, contestualizzate nel luogo dove sono inserite, riescono a suscitare la curiosità del pubblico soprattutto per il forte legame che presentano con la realtà.
L’artista sarà presente in occasione del vernissage e firmerà personalmente alcuni dei suoi cataloghi “In Plain View: 30 Years of Artworks Illegal and Otherwise” anche con una edizione limitata.
La mostra di Dan Witz dà inizio al progetto internazionale Public and Confidential che porterà a Roma nel corso della stagione 2013-14 di Wunderkammern importanti artisti di street art quali Rero (Paris), Agostino Iacurci (Roma/Nuremberg), Aakash Nihalani (NY), Jef Aerosol (Paris). Equivocando sulla dicitura “Private and Confidential” utilizzata per classificare documenti destinati a rimanere nella riservatezza, il progetto indaga l’individualità della persona nello spazio pubblico e in quello privato ed il sottile confine che li separa. L’arte pubblica ed urbana si basa sulla possibilità dell’arte di essere raggiungibile dai fruitori delle strade, oltrepassando i confini tra l’intimità, la capacità recettiva del singolo e lo spazio aperto nel quale vengono effettuati gli interventi.
Patrocinio istituzionale: Municipio Roma 5
Cultural Partners: Nufactory, Amnesty International.
Technical Partners: Eurostars Hotels, Eurograph Roma, Casale del Giglio, Trebotti, Alfani.
Media Partners: Exibart, Juliet Art Magazine, Zero, Graffiti Art Magazine, Titolo, Design and Arts Magazine, Bloggokin, ArtNoise, almostCURATORS. Le Grand Jeu.
Iniziando il suo lavoro nel 1979, Dan Witz è uno dei pionieri della street art. Influenzato dalla cultura punk e sfidando i canoni del mondo artistico tradizionale, Witz decide di dedicarsi all’arte urbana intervenendo nelle strade di numerose città internazionali per riuscire ad esprimere le proprie idee liberamente ed in modo diretto. Nato a Chicago nel 1957, Dan Witz vanta una formazione completa che comprende Belle Arti e Design. Il suo impegno artistico gli ha permesso di ottenere diverse borse di studio e di vincere riconoscimenti, come il New York Foundation for the Arts e il National Endowment for the Arts ed importanti mostre nelle principali gallerie internazionali. All’inizio della carriera l’artista si è focalizzato sull’iperrealismo, che ha indagato attraverso la tecnica pittorica. Il suo metodo si è evoluto progressivamente attraverso gli interventi in strada che necessitavano di essere realizzati in tempi brevissimi. Per questo motivo Witz lavora spesso con immagini digitali sulle quali in seguito dipinge perché, come lui stesso sostiene, con la pittura è in grado di ottenere contrasti di luce che accentuano l’effetto realistico della rappresentazione.
Per l’occasione della mostra Public and Confidential a Roma, l’artista ha creato delle nuove opere specifiche dove sono rintracciabili porte, grate e sbarre attraverso le quali è possibile intravedere degli individui. Queste raffigurazioni si collocano in continuità con i progetti Wailing Walls e Dark Doings realizzati nel 2012 in cui presenta opere delle sue serie Prisoner e FREE PUSSY (riot), realizzate in collaborazione con Amnesty International, in cui l’artista riflette sulla libertà di pensiero ed espressiva di ogni singola persona. Partendo da questa idea, Dan Witz presenta la sua nuova serie di opere, Natural History, in cui continua la sua riflessione sul significato dell’elemento fisico della “porta”, che oltre ad essere oggetto emblematico di un passaggio, divide il mondo esterno da quello interno, generando riflessioni sull’intreccio della sfera pubblica con quella privata. Alla Wunderkammern, Witz presenterà inoltre i suoi celebri Animal mosh pits, capolavori olio su tela che liberano in noi istinti primordiali repressi, e i ritratti delle sue ragazze con cellulare, icone di una generazione per la quale sentimenti, emozioni ed ideologie strettamente confidenziali diventano pubbliche. Le rappresentazioni figurative dell’artista sono fortemente legate all’attualità e, contestualizzate nel luogo dove sono inserite, riescono a suscitare la curiosità del pubblico soprattutto per il forte legame che presentano con la realtà.
L’artista sarà presente in occasione del vernissage e firmerà personalmente alcuni dei suoi cataloghi “In Plain View: 30 Years of Artworks Illegal and Otherwise” anche con una edizione limitata.
La mostra di Dan Witz dà inizio al progetto internazionale Public and Confidential che porterà a Roma nel corso della stagione 2013-14 di Wunderkammern importanti artisti di street art quali Rero (Paris), Agostino Iacurci (Roma/Nuremberg), Aakash Nihalani (NY), Jef Aerosol (Paris). Equivocando sulla dicitura “Private and Confidential” utilizzata per classificare documenti destinati a rimanere nella riservatezza, il progetto indaga l’individualità della persona nello spazio pubblico e in quello privato ed il sottile confine che li separa. L’arte pubblica ed urbana si basa sulla possibilità dell’arte di essere raggiungibile dai fruitori delle strade, oltrepassando i confini tra l’intimità, la capacità recettiva del singolo e lo spazio aperto nel quale vengono effettuati gli interventi.
Patrocinio istituzionale: Municipio Roma 5
Cultural Partners: Nufactory, Amnesty International.
Technical Partners: Eurostars Hotels, Eurograph Roma, Casale del Giglio, Trebotti, Alfani.
Media Partners: Exibart, Juliet Art Magazine, Zero, Graffiti Art Magazine, Titolo, Design and Arts Magazine, Bloggokin, ArtNoise, almostCURATORS. Le Grand Jeu.
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