COLOR AND LIGHT: THE LATEST WORKS
![Michelangelo Pistoletto, Color and light, 2023. Dittico Juta, specchio, legno dorato, 180x120 cm. Courtesy the artist and GALLERIA CONTINUA I Ph. Giorgio Benni Michelangelo Pistoletto, Color and light, 2023. Dittico Juta, specchio, legno dorato, 180x120 cm. Courtesy the artist and GALLERIA CONTINUA I Ph. Giorgio Benni](http://www.arte.it/foto/600x450/a1/142959-BIG_MIPI2023_CLdi.jpg)
Michelangelo Pistoletto, Color and light, 2023. Dittico Juta, specchio, legno dorato, 180x120 cm. Courtesy the artist and GALLERIA CONTINUA I Ph. Giorgio Benni
Dal 23 Giugno 2023 al 02 Settembre 2023
Roma
Luogo: Galleria Continua Roma
Indirizzo: Via Vittorio Emanuele Orlando 3
Orari: da martedì a sabato 11-19
Sito ufficiale: http://www.galleriacontinua.com
Galleria Continua ha il piacere di presentare nei suoi spazi espositivi di Roma, all’interno del prestigioso albergo The St. Regis Rome, “COLOR AND LIGHT, THE LATEST WORKS”, una nuova mostra di Michelangelo Pistoletto. Questa personale costituisce una delle tappe di un grande progetto che attraverserà il mondo coinvolgendo le otto sedi di Galleria Continua, ognuna delle quali ospiterà una mostra dell’artista durante tutto il 2023, anno del 90° compleanno del Maestro. Si tratta di un progetto intercontinentale, teso a mettere in luce l’arte di Pistoletto in ogni sua declinazione, dalla genesi a oggi. Sarà il racconto di un percorso attraverso le epoche: i momenti salienti della sua carriera e la lunga collaborazione con la galleria. Galleria Continua lo celebra come uno dei più importanti esponenti dell’Arte Povera e dell’arte contemporanea con un susseguirsi di personali su scala mondiale: dal 27 maggio a Galleria Continua / San Gimignano; dal 27 maggio a Galleria Continua / Cuba; dal 3 giugno a Galleria Continua / Les Moulins; dal 23 giugno a Galleria Continua / Roma; dal 23 giugno a Galleria Continua / Paris; dal 28 ottobre a Galleria Continua / São Paulo; dal 15 novembre a Galleria Continua / Beijing e dal 18 novembre a Galleria Continua / Dubai.
La mostra che Michelangelo Pistoletto presenta a Roma raccoglie un nucleo di nuove opere comprese nel ciclo “Color and Light”. Iniziata nel 2014, “Color and Light” promuove i concetti sviluppati dall’artista nel gruppo intitolato “Black and Light” (al quale lavora dal 2007) e tocca temi che attraversano l’intera sua opera.
Nel lavoro di Michelangelo Pistoletto, gli specchi costituiscono un’immagine del mondo, tanto degli uomini e della società quanto dello spazio-tempo. “Mi sembra chiaro che lo spazio in cui si attua questa riflessione non è né limitato né esclusivamente individuale, ma è lo spazio cosmico della totalità e quindi di tutti,” afferma l’artista e prosegue, “Rompere lo specchio equivale ad arrestare il prolungamento dello spazio e del tempo, e dunque della realtà. Così come avviene con l’immagine fotografica fissata su i “Quadri specchianti”.
In questo ciclo Pistoletto introduce nello specchio chiaro e nello specchio scuro un nuovo elemento, la juta. Questo materiale riconnette la superficie specchiante alla tela suo primo periodo quando iniziò come pittore usando una tela di juta dipinta. Queste ultime opere sono il perfetto equilibrio tra l’inizio dell’attività e dell’esperienza che l’artista ha acquisito attraverso i decenni della sua carriera artistica.
In “Color and Light” la rottura controllata dello specchio crea una visione contemporanea della natura virtuale delle immagini riflesse e della corporeità della materia. Di questa serie Pistoletto ha detto: “È un lavoro di specchi rotti ma in maniera ordinata. In uno specchio sono compresi i disegni prodotti dalle rotture dello specchio stesso e questi disegni formano un puzzle. Il grande specchio è rotto e ogni pezzo assume una propria individualità. La figura universale dello specchio si divide e moltiplica con la rottura e il taglio divenendo un innumerevole quantità di figure singole ogni frammento di specchio può essere considerato come una persona che è parte del grande specchio, cioè della società . La società è come un grande specchio”.
Protagonista del rinnovamento dell’arte italiana e internazionale nei cruciali anni ’60, instancabile sperimentatore delle potenzialità espressive dei materiali più eterogenei, in un sincretismo che riunisce il classico e il contemporaneo in una sintesi inedita tra ragione e poesia, a Michelangelo Pistoletto lo scorso maggio è stato conferito il titolo di Accademico d’Onore da parte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. In un estratto della motivazione del premio si legge: “Pistoletto ha ribadito il valore più caro a una comunità accademica, quello della formazione dei giovani artisti e della trasmissione collettiva di valori che siano, al tempo stesso, creativi e civili, che cioè pongano al centro dell’azione artistica e culturale una positiva trasformazione della società e il destino stesso della Terra”.
La mostra che Michelangelo Pistoletto presenta a Roma raccoglie un nucleo di nuove opere comprese nel ciclo “Color and Light”. Iniziata nel 2014, “Color and Light” promuove i concetti sviluppati dall’artista nel gruppo intitolato “Black and Light” (al quale lavora dal 2007) e tocca temi che attraversano l’intera sua opera.
Nel lavoro di Michelangelo Pistoletto, gli specchi costituiscono un’immagine del mondo, tanto degli uomini e della società quanto dello spazio-tempo. “Mi sembra chiaro che lo spazio in cui si attua questa riflessione non è né limitato né esclusivamente individuale, ma è lo spazio cosmico della totalità e quindi di tutti,” afferma l’artista e prosegue, “Rompere lo specchio equivale ad arrestare il prolungamento dello spazio e del tempo, e dunque della realtà. Così come avviene con l’immagine fotografica fissata su i “Quadri specchianti”.
In questo ciclo Pistoletto introduce nello specchio chiaro e nello specchio scuro un nuovo elemento, la juta. Questo materiale riconnette la superficie specchiante alla tela suo primo periodo quando iniziò come pittore usando una tela di juta dipinta. Queste ultime opere sono il perfetto equilibrio tra l’inizio dell’attività e dell’esperienza che l’artista ha acquisito attraverso i decenni della sua carriera artistica.
In “Color and Light” la rottura controllata dello specchio crea una visione contemporanea della natura virtuale delle immagini riflesse e della corporeità della materia. Di questa serie Pistoletto ha detto: “È un lavoro di specchi rotti ma in maniera ordinata. In uno specchio sono compresi i disegni prodotti dalle rotture dello specchio stesso e questi disegni formano un puzzle. Il grande specchio è rotto e ogni pezzo assume una propria individualità. La figura universale dello specchio si divide e moltiplica con la rottura e il taglio divenendo un innumerevole quantità di figure singole ogni frammento di specchio può essere considerato come una persona che è parte del grande specchio, cioè della società . La società è come un grande specchio”.
Protagonista del rinnovamento dell’arte italiana e internazionale nei cruciali anni ’60, instancabile sperimentatore delle potenzialità espressive dei materiali più eterogenei, in un sincretismo che riunisce il classico e il contemporaneo in una sintesi inedita tra ragione e poesia, a Michelangelo Pistoletto lo scorso maggio è stato conferito il titolo di Accademico d’Onore da parte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. In un estratto della motivazione del premio si legge: “Pistoletto ha ribadito il valore più caro a una comunità accademica, quello della formazione dei giovani artisti e della trasmissione collettiva di valori che siano, al tempo stesso, creativi e civili, che cioè pongano al centro dell’azione artistica e culturale una positiva trasformazione della società e il destino stesso della Terra”.
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