Caro Alberto. Cartoline per Alberto Garutti
Dal 19 Ottobre 2024 al 24 Novembre 2024
Roma
Luogo: Alvèus Studio
Indirizzo: Via Avellino 7
Curatori: Giacinto Di Pietrantonio
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 328 3034215
A seguito del grande successo di partecipazione la mostra Caro Alberto si sposta a Roma. Dopo la prima tappa presso lo Spazio Tempesta a Recanati, la mostra inaugura il 19 ottobre alle 18.00 all’ Alvèus Studio di Roma.
La mostra Caro Alberto è un tributo all’eredità di un artista che ha saputo intrecciare profondamente l’arte con la vita e le relazioni umane, lasciando un segno indelebile nel cuore e nella mente di coloro che lo hanno conosciuto, un omaggio all’artista, al professore, all’amico Alberto Garutti venuto a mancare il 24 giugno 2023. La mostra di cartoline, a lui dedicata, nasce dal confronto con tanti artisti, suoi ex studenti delle varie scuole in cui ha insegnato, che dopo la sua morte si sono ritrovati con altri amici dell’artista nella chat whatsapp “Condominio Garutti” ancora oggi attiva per ricordarlo e omaggiarlo. L’intento è di dedicargli brevi testi, immagini, disegni, tramite l'invio di una o più cartoline postali.
La mostra comprende centinaia di cartoline-opere realizzate da ex studenti, artisti, critici, curatori e amici dedicata ad Alberto Garutti. Durante la mostra - aperta al pubblico - vi saranno anche delle cartoline in bianco messe a disposizione per chi volesse compilarle, che andranno ad aggiungersi a quelle già esposte.
Al termine delle mostre, tutte le cartoline ricevute saranno raccolte in una collettiva scatola-opera e donate all’Archivio Alberto Garutti, a custodire la memoria e il lascito di un artista che ha segnato profondamente il panorama artistico italiano e internazionale.
Giacinto Di Pietrantonio, curatore della mostra e amico di Garutti, descrive nel suo testo il significativo impatto che Garutti ha avuto sia nell’arte che nell’insegnamento. Garutti era noto per il suo modo unico di coinvolgere gli studenti, trattandoli come artisti a tutti gli effetti e stimolandoli a creare e discutere le proprie opere in maniera paritaria. Questo approccio si rifletteva anche nella sua arte pubblica, incentrata sulla discussione con il pubblico a cui le opere erano destinate.
Nella sua tappa romana la mostra è ospitata da Alvèus studio di Alice Schivardi, ex studente di Alberto Garutti all’Accademia di Brera. Lo spazio ospita mostre, performance, talk, laboratori didattici e accoglie, a partire dall’arte visiva, altre forme di espressione che diventano il pretesto per allargare lo sguardo su temi di attualità, con particolare attenzione al tema relazionale.
Hanno partecipato tanti artisti e non tra cui: Rebecca Agnes, Sabrina Balbarani, Simone Berti, Davide Bertocchi, Luca Bolognesi, Rossana Buremi, Verdiana Calia, Valerio Carrubba, Roberto Casti, Mariangela Capossela, Laura Cherubini, Nada Cingolani, Paola Cominato, Isabelle Cordemans, Sabine Delafon, Giacinto Di Pietrantonio, Ettore Favini, Francesco Fossati, Giuseppe Gabellone, Paola Gaggiotti, Stefania Galegati, Alberto Guidato, Giovanni Kronenberg, Claudia Losi, Lorenzo Lotto, Micol Magni, Gian Maria Marcaccini, Beatrice Marchi, Franco Marconi, Melinda Mauri, Carmen Mazza, Sabrina Mezzaqui, Mattia Montemezzani, Sabrina Muzi, Gabriele Negro, Nessy1, Alessandra Occa, Leonarda Pagnamenta, Sabrina Pecci, Diego Perrone, Luca Pozzi, Riccardo Previdi, Lara Rada, Farid Rahimi, Stefania Ricci, Panagiotis Samsarelos, Giancarlo Sanfrancesco, Alice Schivardi, Davide Sgambaro, Anna Sostero, Andrea Sperni, Paola Squizzato, T-Yong Chung, Alberto Tadiello, Shigeri Takahashi, Maria Letizia Tisi, Adriana Torregrossa, Patrick Tuttofuoco, Camilla Vaccari, Michela Veneziano, Alice Vercesi, Ilaria Verdesca, Serena Vestrucci, Matteo Vettorello, Giorgia Vian, Alberto Vigliani, Luigi Viola, Cloe Piccoli, Luigi Ficacci, Anna Coliva, Marco Pace, Giuseppe Stampone, H. H. Lim, Enzo Cucchi, …
Alberto Garutti (1948-2023) è stato una figura di riferimento nella scena artistica italiana e internazionale per oltre quarant’anni. La sua opera ha esplorato le dinamiche tra arte, spettatore e istituzione, trasformando radicalmente i processi dell’arte pubblica dagli anni Novanta. Ha insegnato all’Accademia di Brera di Milano, allo IUAV di Venezia e al Politecnico di Milano, contribuendo significativamente alla formazione di generazioni di artisti. Garutti ha partecipato a importanti manifestazioni internazionali come la Biennale di Venezia, la Biennale di Istanbul, e ha realizzato opere per musei e istituzioni tra cui SMAK di Gent, Museion di Bolzano, e il MAXXI di Roma. Tra le sue opere più conosciute ci sono “Ai nati oggi” e “Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora”, installate in diverse città del mondo. Nel 2023, un progetto per una grande monografia sulla sua attività artistica, concepito da Germano Celant e sostenuto da sei istituzioni museali, ha vinto il bando di Italian Council promosso dal Ministero della Cultura e sarà pubblicata nella primavera del 2024.
La mostra Caro Alberto è un tributo all’eredità di un artista che ha saputo intrecciare profondamente l’arte con la vita e le relazioni umane, lasciando un segno indelebile nel cuore e nella mente di coloro che lo hanno conosciuto, un omaggio all’artista, al professore, all’amico Alberto Garutti venuto a mancare il 24 giugno 2023. La mostra di cartoline, a lui dedicata, nasce dal confronto con tanti artisti, suoi ex studenti delle varie scuole in cui ha insegnato, che dopo la sua morte si sono ritrovati con altri amici dell’artista nella chat whatsapp “Condominio Garutti” ancora oggi attiva per ricordarlo e omaggiarlo. L’intento è di dedicargli brevi testi, immagini, disegni, tramite l'invio di una o più cartoline postali.
La mostra comprende centinaia di cartoline-opere realizzate da ex studenti, artisti, critici, curatori e amici dedicata ad Alberto Garutti. Durante la mostra - aperta al pubblico - vi saranno anche delle cartoline in bianco messe a disposizione per chi volesse compilarle, che andranno ad aggiungersi a quelle già esposte.
Al termine delle mostre, tutte le cartoline ricevute saranno raccolte in una collettiva scatola-opera e donate all’Archivio Alberto Garutti, a custodire la memoria e il lascito di un artista che ha segnato profondamente il panorama artistico italiano e internazionale.
Giacinto Di Pietrantonio, curatore della mostra e amico di Garutti, descrive nel suo testo il significativo impatto che Garutti ha avuto sia nell’arte che nell’insegnamento. Garutti era noto per il suo modo unico di coinvolgere gli studenti, trattandoli come artisti a tutti gli effetti e stimolandoli a creare e discutere le proprie opere in maniera paritaria. Questo approccio si rifletteva anche nella sua arte pubblica, incentrata sulla discussione con il pubblico a cui le opere erano destinate.
Nella sua tappa romana la mostra è ospitata da Alvèus studio di Alice Schivardi, ex studente di Alberto Garutti all’Accademia di Brera. Lo spazio ospita mostre, performance, talk, laboratori didattici e accoglie, a partire dall’arte visiva, altre forme di espressione che diventano il pretesto per allargare lo sguardo su temi di attualità, con particolare attenzione al tema relazionale.
Hanno partecipato tanti artisti e non tra cui: Rebecca Agnes, Sabrina Balbarani, Simone Berti, Davide Bertocchi, Luca Bolognesi, Rossana Buremi, Verdiana Calia, Valerio Carrubba, Roberto Casti, Mariangela Capossela, Laura Cherubini, Nada Cingolani, Paola Cominato, Isabelle Cordemans, Sabine Delafon, Giacinto Di Pietrantonio, Ettore Favini, Francesco Fossati, Giuseppe Gabellone, Paola Gaggiotti, Stefania Galegati, Alberto Guidato, Giovanni Kronenberg, Claudia Losi, Lorenzo Lotto, Micol Magni, Gian Maria Marcaccini, Beatrice Marchi, Franco Marconi, Melinda Mauri, Carmen Mazza, Sabrina Mezzaqui, Mattia Montemezzani, Sabrina Muzi, Gabriele Negro, Nessy1, Alessandra Occa, Leonarda Pagnamenta, Sabrina Pecci, Diego Perrone, Luca Pozzi, Riccardo Previdi, Lara Rada, Farid Rahimi, Stefania Ricci, Panagiotis Samsarelos, Giancarlo Sanfrancesco, Alice Schivardi, Davide Sgambaro, Anna Sostero, Andrea Sperni, Paola Squizzato, T-Yong Chung, Alberto Tadiello, Shigeri Takahashi, Maria Letizia Tisi, Adriana Torregrossa, Patrick Tuttofuoco, Camilla Vaccari, Michela Veneziano, Alice Vercesi, Ilaria Verdesca, Serena Vestrucci, Matteo Vettorello, Giorgia Vian, Alberto Vigliani, Luigi Viola, Cloe Piccoli, Luigi Ficacci, Anna Coliva, Marco Pace, Giuseppe Stampone, H. H. Lim, Enzo Cucchi, …
Alberto Garutti (1948-2023) è stato una figura di riferimento nella scena artistica italiana e internazionale per oltre quarant’anni. La sua opera ha esplorato le dinamiche tra arte, spettatore e istituzione, trasformando radicalmente i processi dell’arte pubblica dagli anni Novanta. Ha insegnato all’Accademia di Brera di Milano, allo IUAV di Venezia e al Politecnico di Milano, contribuendo significativamente alla formazione di generazioni di artisti. Garutti ha partecipato a importanti manifestazioni internazionali come la Biennale di Venezia, la Biennale di Istanbul, e ha realizzato opere per musei e istituzioni tra cui SMAK di Gent, Museion di Bolzano, e il MAXXI di Roma. Tra le sue opere più conosciute ci sono “Ai nati oggi” e “Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora”, installate in diverse città del mondo. Nel 2023, un progetto per una grande monografia sulla sua attività artistica, concepito da Germano Celant e sostenuto da sei istituzioni museali, ha vinto il bando di Italian Council promosso dal Ministero della Cultura e sarà pubblicata nella primavera del 2024.
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