Alessandro Calizza. Atene brucia
Dal 06 Maggio 2017 al 30 Giugno 2017
Roma
Luogo: Museo dell’Arte Classica - Università degli Studi La Sapienza
Indirizzo: piazzale Aldo Moro
Orari: da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle 19; sabato (mese di maggio) dalle ore 10 alle 20
Curatori: Maria Arcidiacono
Enti promotori:
- Polo Museale
- Università degli Studi La Sapienza
Costo del biglietto: ingresso gratuito. Nei giorni 13, 20 e 27 maggio ingresso € 3
Sabato 6 maggio 2017,alle ore 17, Marcello Barbanera, Direttore del Museo dell’Arte Classica e Claudio Zambianchi, Direttore del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, inaugureranno la mostra Atene Brucia, dell'artista Alessandro Calizza.
La mostra, a cura di Maria Arcidiacono e con la collaborazione di Tommaso Zijno, è promossa dall’Università degli Studi di Roma La Sapienza e realizzata con il supporto tecnico organizzativo del Laboratorio Fotografico Corsetti e della Romana Telai di Fausto Cantagalli; è inserita nell’ambito dell’iniziativa Sabato al Museo, organizzata dal Polo Museale Sapienza, e partecipa all’evento Open House Roma.
Il lavoro di Alessandro Calizza negli anni recenti si è focalizzato su temi di denuncia, utilizzando sovente un repertorio iconografico che evoca il mondo classico, variandone tono e significato con interventi caratterizzati da una personalissima cifra ironica.
La raccolta del Museo dell’Arte Classica è stata fonte di ispirazione pressoché esclusiva di alcuni suoi lavori pittorici recenti, una serie di opere il cui progetto si sviluppa su più registri: le opere d’arte antica vengono mostrate in disfacimento, o con danni e ferite provocate dall’uomo e da agenti esterni dovute anche ai cambiamenti climatici; l’ineluttabilità del destino di alcune di esse le consegna a una sorta di condizione rassegnata che contrasta con la loro origine intrisa di epica e sacralità.
Il contrasto con la vivacità dei colori sottolinea la superficialità con la quale si tende ad assistere a fenomeni sempre più gravi di generale declino, ma, nel contempo, evita di indugiare nel pessimismo e lancia un segnale d’allarme, un’esortazione a non cedere passivamente alla rinuncia. Altra ricerca recente riguarda la realizzazione di sculture restaurate mediante l’inserimento dell’oro nei punti di frattura (la tecnica giapponese del Kintsugi = riparare con l’oro) a significare che nel recupero di ciò che sembra definitivamente perduto si ottiene l’unicità della nuova opera, resa ulteriormente pregevole attraverso l’aggiunta del metallo prezioso. Calizza attinge all’antico per raccontare un aspetto endemico del nostro tempo, quella paura che fagocita e rende insensibili; per l’artista, ricusare ogni coinvolgimento diventa più difficile quando l’irruzione chiassosa del colore, sia esso campitura o guizzo appena accennato, costringe all’attenzione e incita al cambiamento, motivo vitale per tutti. La scelta della Gipsoteca per esporre questa ricerca nasce non solo perché la sua rinnovata e accogliente sistemazione si presta a un’inedita versatilità rispetto ad altri musei di analoga impronta scientifica, ma soprattutto perché essa rappresenta la collocazione ideale per consentire all’artista di restituire ciò che la storica raccolta ha donato al suo recente percorso creativo. Le opere di Alessandro Calizza cercheranno di indurre il visitatore a una riflessione attraverso un dialogo che annulli la distanza temporale tra le effigi del passato e la nostra dimensione contemporanea.
Alessandro Calizza, nato nel 1983, vive e lavora a Roma. I suoi lavori sono stati esposti in numerose città italiane ed all’estero. Tra le esposizioni personali, ha realizzato: Carne Fresca, presso la Mondo Bizzarro Gallery di Roma e Global Warning, la sua personale presso la Galleria Il Canovaccio di Terni. Tra i progetti collettivi: Surreality Show a cura di Julie Kogler, I loro desideri hanno la forma delle nuvole a cura di Takeawaygallery, No(w) Regrets tenutasi al MLAC (Museo Laboratorio di Arte contemporanea), prima esposizione del progetto Ultra che lo vede protagonista assieme a Cristiano Carotti, Desiderio e Marco Piantoni. Ha preso parte poi ad alcune collettive che hanno riunito artisti internazionali, come: Waiting for the moon a cura della NERO Gallery e Any Given Book, realizzata dalla White Noise Gallery, con cui ha partecipato anche all'Affordable Art Fair Milano nel marzo 2015. Vincitore del Premio Speciale del Concorso Arte Per Oggi indetto da Winsor&Newton, Lefranc&Burgeois e Poggi, ha preso parte ad una residenza d'artista di 3 mesi in Francia. Altre residenze d'artista, per le quali è stato selezionato, sono: il Festival Alterazioni 2014, al Castello di Arcidosso e la residenza, a cura di Lori Adragna, Project Room presso il Casale dei Cedrati di Roma, nel dicembre 2015. Dal 2014 è attivo anche come scenografo realizzando lavori per diverse compagnie teatrali, con spettacoli andati in scena in diverse città italiane tra cui Roma (Teatro dell'Orologio, Teatro Petrolini, Teatro Belli), Todi (Todi Festival), Civitavecchia, Ostia, Napoli ed altre.
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