Corin Sworn. Silent Sticks
Dal 03 Ottobre 2015 al 28 Febbraio 2016
Reggio nell'Emilia | Reggio Emilia
Luogo: Collezione Maramotti
Indirizzo: via fratelli Cervi 66
Orari: Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30; Sabato e domenica 10.30 – 18.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0522.382484
E-Mail info: info@collezionemaramotti.org
Sito ufficiale: http://www.collezionemaramotti.org
Corin Sworn, vincitrice della quinta edizione del Max Mara Art Prize for Women, dopo la prima tappa londinese alla Whitechapel Gallery (20 maggio-19 luglio 2015) presenta la grande installazione Silent Sticks alla Collezione Maramotti, di cui diverrà parte della collezione permanente.
In continuità con la sua ricerca artistica, che intreccia storia, memorie, frammenti di racconti veri o immaginati, Corin Sworn per questa nuova opera si ispira ai personaggi e ai racconti della Commedia dell’Arte, una forma teatrale basata sull'improvvisazione sviluppatasi in Italia nel XVI secolo e che ancora oggi continua ad avere importanza culturale; le figure della Commedia hanno continuato a influenzare artisti e scrittori per centinaia di anni, da Shakespeare e Marlowe a Goya e Picasso.
L’opera è il risultato della residenza dell'artista in Italia nel 2014, durante la quale Sworn ha esplorato in profondità la cultura di Roma, Napoli e Venezia, studiando le opere teatrali tradizionali e incontrando attori ed esperti della Commedia dell’Arte.
Sworn è interessata al gioco dello scambio di identità e all'utilizzo frequente di questo artificio letterario delle produzioni teatrali della Commedia dell’Arte: i primi attori e i personaggi, con parvenze radicalmente diverse (una donna vestita da uomo, un padrone vestito da servo o un nobile con l'aspetto di un mendicante), giocavano con la percezione di rigidità legata al rango e allo status sociale e rappresentavano le ansie connesse all'instabilità che caratterizzava la società del tempo ammiccando alla libertà e alla mobilità sociale. Ispirato a questi temi, Silent Sticks riadatta la storia di un famoso caso di impostura del XVI secolo e si presenta come una scena teatrale con oggetti scenici, costumi, elementi sonori e video. In particolare i costumi, disegnati dall’artista che si è documentata su molteplici fonti storiche e iconografiche e ha tratto ispirazione dal testo Il teatro delle favole rappresentative di Flaminio Scala, sono stati realizzati a mano in collaborazione con un team di stilisti e artigiani Max Mara.
Accompagna la mostra un libro a documentazione dell’esperienza di Sworn, della la sua residenza in Italia, delle fonti di ispirazione e delle fasi di ideazione del progetto. La pubblicazione include un’intervista con l’artista della Guest Curator Bina von Stauffenberg e un testo di Daniel F. Herrmann, Eisler Curator alla Whitechapel Gallery.
In occasione dell’inaugurazione della mostra si terrà una conversazione tra Corin Sworn e Daniel F. Herrmann, Eisler Curator e Head of Curatorial Studies di Whitechapel Gallery, che parleranno della realizzazione della nuova opera commissionata Silent Sticks. Sworn – una delle maggiori esponenti di una pratica basata sulla ricerca presente oggi nel Regno Unito – parlerà del suo metodo di lavoro e del suo sviluppo a partire dalla residenza, attraverso sceneggiatura, performance, film e produzione di oggetti. Rivelando le influenze accademiche e storiche sulla sua ripresa profondamente contemporanea della Commedia dell’Arte, Sworn e Herrmann esploreranno il concetto di ‘oggetti come impostori’ e il ruolo delle proprietà sceniche nelle installazioni artistiche.
In continuità con la sua ricerca artistica, che intreccia storia, memorie, frammenti di racconti veri o immaginati, Corin Sworn per questa nuova opera si ispira ai personaggi e ai racconti della Commedia dell’Arte, una forma teatrale basata sull'improvvisazione sviluppatasi in Italia nel XVI secolo e che ancora oggi continua ad avere importanza culturale; le figure della Commedia hanno continuato a influenzare artisti e scrittori per centinaia di anni, da Shakespeare e Marlowe a Goya e Picasso.
L’opera è il risultato della residenza dell'artista in Italia nel 2014, durante la quale Sworn ha esplorato in profondità la cultura di Roma, Napoli e Venezia, studiando le opere teatrali tradizionali e incontrando attori ed esperti della Commedia dell’Arte.
Sworn è interessata al gioco dello scambio di identità e all'utilizzo frequente di questo artificio letterario delle produzioni teatrali della Commedia dell’Arte: i primi attori e i personaggi, con parvenze radicalmente diverse (una donna vestita da uomo, un padrone vestito da servo o un nobile con l'aspetto di un mendicante), giocavano con la percezione di rigidità legata al rango e allo status sociale e rappresentavano le ansie connesse all'instabilità che caratterizzava la società del tempo ammiccando alla libertà e alla mobilità sociale. Ispirato a questi temi, Silent Sticks riadatta la storia di un famoso caso di impostura del XVI secolo e si presenta come una scena teatrale con oggetti scenici, costumi, elementi sonori e video. In particolare i costumi, disegnati dall’artista che si è documentata su molteplici fonti storiche e iconografiche e ha tratto ispirazione dal testo Il teatro delle favole rappresentative di Flaminio Scala, sono stati realizzati a mano in collaborazione con un team di stilisti e artigiani Max Mara.
Accompagna la mostra un libro a documentazione dell’esperienza di Sworn, della la sua residenza in Italia, delle fonti di ispirazione e delle fasi di ideazione del progetto. La pubblicazione include un’intervista con l’artista della Guest Curator Bina von Stauffenberg e un testo di Daniel F. Herrmann, Eisler Curator alla Whitechapel Gallery.
In occasione dell’inaugurazione della mostra si terrà una conversazione tra Corin Sworn e Daniel F. Herrmann, Eisler Curator e Head of Curatorial Studies di Whitechapel Gallery, che parleranno della realizzazione della nuova opera commissionata Silent Sticks. Sworn – una delle maggiori esponenti di una pratica basata sulla ricerca presente oggi nel Regno Unito – parlerà del suo metodo di lavoro e del suo sviluppo a partire dalla residenza, attraverso sceneggiatura, performance, film e produzione di oggetti. Rivelando le influenze accademiche e storiche sulla sua ripresa profondamente contemporanea della Commedia dell’Arte, Sworn e Herrmann esploreranno il concetto di ‘oggetti come impostori’ e il ruolo delle proprietà sceniche nelle installazioni artistiche.
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