FOTOGRAFIA E FEMMINISMI. Storie e immagini dalla Collezione Donata Pizzi

Lisetta Carmi, dalla serie I Travestiti, 1965-1970. Stampa gelatina bromuro d’argento, 18x24 cm. Martini & Ronchetti. Courtesy Archivio Lisetta Carmi

 

Dal 05 Ottobre 2024 al 15 Dicembre 2024

Ravenna

Luogo: Fondazione Sabe per l’arte

Indirizzo: Via Giovanni Pascoli 31

Orari: giovedì, venerdì, sabato e domenica 16-19

Curatori: Federica Muzzarelli

Costo del biglietto: Ingresso libero

E-Mail info: info@sabeperlarte.org

Sito ufficiale: http://www.sabeperlarte.org


Sabato 5 ottobre 2024 alle ore 11, la Fondazione Sabe per l’arte presenta FOTOGRAFIA E FEMMINISMI. Storie e immagini dalla Collezione Donata Pizzi, mostra collettiva a cura di Federica Muzzarelli, realizzata in collaborazione con il Gruppo di Ricerca FAF/Dipartimento delle Arti, Università di Bologna, all’interno del Progetto PRIN 2020 “La Fotografia Femminista Italiana”. Fondazione Sabe per l’arte, nata nel 2021 quale punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea, con una particolare attenzione alla scultura, nel 2024 si è aperta infatti alla fotografia esplorando le sue relazioni con la ricerca plastica, il paesaggio e lo spazio, fisico e mentale. Il suo programma espositivo ha ottenuto il patrocinio del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna - Campus di Ravenna ed è realizzato in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Ravenna.  
A partire da una selezione di immagini provenienti dalla Collezione Donata Pizzi, la mostra FOTOGRAFIA E FEMMINISMI mette in dialogo il lavoro di diverse generazioni di fotografe e artiste operanti nel panorama italiano degli ultimi cinquant’anni. In particolare, la collettiva focalizza la persistenza ideale, l’eredità culturale e, insieme, lo sviluppo e i mutamenti dell’immagine e della presenza delle donne attraverso gli snodi offerti da quattro nuclei tematici principali: Album di famiglia, Identità di genere, Stereotipi e spazi domestici, Ruoli e censure sociali. Lo fa accostando, secondo un montaggio parallelo che ne rivela concretamente continuità e dissonanze, i lavori di artiste storicizzate quali Liliana Barchiesi, Lisetta Carmi, Lucia Marcucci, Paola Mattioli e Tomaso Binga, a quelli di Martina Della Valle, Giulia Iacolutti, Moira Ricci, Alessandra Spranzi e Alba Zari. Ma la mostra è anche un racconto nel racconto: quello di un’iniziativa pionieristica e lungimirante che ha portato Donata Pizzi a iniziare un percorso di valorizzazione del lavoro delle donne artiste e fotografe italiane che oggi assume i contorni di un patrimonio storico e culturale eccezionale. Completano la mostra una riproduzione anastatica di alcune maquette dell’iconico volume collettivo femminista Ci vediamo mercoledì. Gli altri giorni ci immaginiamo(1978), e una selezione di pubblicazioni e cataloghi che tracciano la storia espositiva e progettuale della Collezione Donata Pizzi.  
Federica Muzzarelli è Professoressa Ordinaria di Storia della Fotografia presso il Dipartimento delle Arti, Università di Bologna. Coordina il centro di Ricerca FAF (Fotografia Arte Femminismo) ed è responsabile di un progetto di ricerca di interesse nazionale dal titolo "La fotografia femminista italiana. Politiche identitarie e strategie di genere"). È con-Direttrice della rivista piano b. Arti e culture visive e siede nel Comitato Scientifico della GNAM di Roma. Tra le pubblicazioni: Il corpo e l'azione. Donne e fotografia tra otto e novecento (Atlante 2007); Moderne icone di moda. La costruzione fotografica del mito (Einaudi 2013); L’invenzione del fotografico (Einaudi 2014); Women Photographers: Annemarie Schwarzenbach, New Dandy and Lesbian Chic Icon ("Visual Resources" 2018); I nudi maschili di Elio Luxardo. Fotografia e virilità nell’estetica fascista (Rosenberg & Sellier 2020); Fotografia, estetica femminista e pratiche identitarie (Postmedia books 2021); Feminism and Italian Photography (JACCP 2022); Fotografia e Femminismo tra 800 e 900 (Pearson 2024).

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