Andrea Emiliani. Un brillante futuro alle spalle. Patrimonio, territorio e alta formazione artistica
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Andrea Emiliani. Un brillante futuro alle spalle. Patrimonio, territorio e alta formazione artistica
Dal 10 Maggio 2022 al 10 Maggio 2022
Faenza | Ravenna
Luogo: ISIA FAENZA
Indirizzo: Corso Giuseppe Mazzini 93
Costo del biglietto: Ingresso libero fino a esaurimento posti
E-Mail info: info@isiafaenza.it
Sito ufficiale: http://www.isiafaenza.it
Martedì 10 maggio 2022 alle ore 18, l'ISIA di Faenza ha il piacere di ospitare la conferenza Andrea Emiliani. Un brillante futuro alle spalle. Patrimonio, territorio e alta formazione artistica, organizzata in occasione della titolazione dell’Aula Magna allo stesso Emiliani, grande figura di storico dell’arte e lucidissimo intellettuale, che nel 1979 fu tra i padri fondatori dell’istituto faentino di alta formazione, insieme a figure di spicco internazionale quali Bruno Munari e Carlo Zauli. Interverranno Giovanna Cassese e Maria Concetta Cossa, rispettivamente Presidente e Direttrice di ISIA Faenza, Massimo Isola, Sindaco di Faenza, Vittorio Emiliani, giornalista, scrittore e fratello di Andrea, e Roberto Balzani, storico e accademico.
Andrea Emiliani fu Presidente dell’ISIA di Faenza per vent'anni, dal 1984 al 2004, dando un importantissimo contributo all'istituto e, più in generale, all’Alta Formazione Artistica in Italia, anche grazie alla sua visione, profondamente innovativa e proiettata nel futuro.
“La dedica dell’Aula Magna ad Andrea Emiliani è un dovuto omaggio al grande contributo di idee e azioni di politica culturale che ha lasciato per l’Alta Formazione Artistica in Italia: l’intento è di far conoscere ai giovani il portato rivoluzionario delle sue idee, in particolare la convinzione che la formazione non possa essere disgiunta da tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio e che il patrimonio sia essenziale per la creatività del futuro." – sottolinea Giovanna Cassese – "La sua lunga presidenza all'ISIA di Faenza è stata attiva, e per tanti anni è stato anche presidente dell’Accademia Clementina e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, nonché del Nucleo di Valutazione di quest’ultima, ma questi aspetti del suo operare mi sembrano essere stati meno all’attenzione della critica. Ha molto amato e creduto nell’Alta Formazione Artistica in Italia, impegnandosi in prima persona per la salvaguardia e la valorizzazione di queste istituzioni a lui care. La stessa sede dell'ISIA di Faenza, il monumentale Palazzo Mazzolani nel cuore della città, si deve a lui. Ha rivendicando per queste prestigiose scuole, ISIA e Accademie, anche una funzione professionalizzante a salvaguardia di tutti i mestieri alti dell’arte, intesi quali discipline umanistiche e identitarie dell’Italia del futuro".
Andrea Emiliani fu grande conoscitore del patrimonio materiale e immateriale della nazione, come testimonia il testo Una politica per i beni culturali, che ancora oggi costituisce una guida sicura per la salvaguardia del grande patrimonio italiano. A lungo Soprintendente per i Beni Artistici e Storici di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna e Direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna, ha promosso il museo come luogo aperto e vivo e ha operato affinché l'arte potesse essere veramente popolare e alla portata di tutti. A lui si deve la riorganizzazione in chiave moderna della Pinacoteca e l'iniziativa di tante mostre di livello internazionale. Ha insegnato tra il 1962 e il 1965 presso l'Istituto statale d'arte per la Ceramica di Faenza e dal 1970 è stato tra i primi professori del DAMS di Bologna, dove ha condotto corsi di museografia e museologia. E' stato tra i fondatori dell'Istituto per i Beni Culturali (IBC) della Regione Emilia-Romagna e ha condotto importanti campagne di tutela del patrimonio artistico e storico. Ha avuto, inoltre, numerosi e prestigiosi incarichi onorari e nel 2000 ha ricevuto l'Archiginnasio d'oro, il maggior riconoscimento assegnato dal Comune di Bologna a personalità del mondo della cultura e della scienza.
L’incontro si inserisce nel ciclo di conferenze dedicato ai saperi connessi alla progettazione di STANZE DEL FUTURO. Opere e ricerche, che comprende la programmazione culturale 2021/2022 dell’ISIA di Faenza.
Andrea Emiliani fu Presidente dell’ISIA di Faenza per vent'anni, dal 1984 al 2004, dando un importantissimo contributo all'istituto e, più in generale, all’Alta Formazione Artistica in Italia, anche grazie alla sua visione, profondamente innovativa e proiettata nel futuro.
“La dedica dell’Aula Magna ad Andrea Emiliani è un dovuto omaggio al grande contributo di idee e azioni di politica culturale che ha lasciato per l’Alta Formazione Artistica in Italia: l’intento è di far conoscere ai giovani il portato rivoluzionario delle sue idee, in particolare la convinzione che la formazione non possa essere disgiunta da tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio e che il patrimonio sia essenziale per la creatività del futuro." – sottolinea Giovanna Cassese – "La sua lunga presidenza all'ISIA di Faenza è stata attiva, e per tanti anni è stato anche presidente dell’Accademia Clementina e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, nonché del Nucleo di Valutazione di quest’ultima, ma questi aspetti del suo operare mi sembrano essere stati meno all’attenzione della critica. Ha molto amato e creduto nell’Alta Formazione Artistica in Italia, impegnandosi in prima persona per la salvaguardia e la valorizzazione di queste istituzioni a lui care. La stessa sede dell'ISIA di Faenza, il monumentale Palazzo Mazzolani nel cuore della città, si deve a lui. Ha rivendicando per queste prestigiose scuole, ISIA e Accademie, anche una funzione professionalizzante a salvaguardia di tutti i mestieri alti dell’arte, intesi quali discipline umanistiche e identitarie dell’Italia del futuro".
Andrea Emiliani fu grande conoscitore del patrimonio materiale e immateriale della nazione, come testimonia il testo Una politica per i beni culturali, che ancora oggi costituisce una guida sicura per la salvaguardia del grande patrimonio italiano. A lungo Soprintendente per i Beni Artistici e Storici di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna e Direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna, ha promosso il museo come luogo aperto e vivo e ha operato affinché l'arte potesse essere veramente popolare e alla portata di tutti. A lui si deve la riorganizzazione in chiave moderna della Pinacoteca e l'iniziativa di tante mostre di livello internazionale. Ha insegnato tra il 1962 e il 1965 presso l'Istituto statale d'arte per la Ceramica di Faenza e dal 1970 è stato tra i primi professori del DAMS di Bologna, dove ha condotto corsi di museografia e museologia. E' stato tra i fondatori dell'Istituto per i Beni Culturali (IBC) della Regione Emilia-Romagna e ha condotto importanti campagne di tutela del patrimonio artistico e storico. Ha avuto, inoltre, numerosi e prestigiosi incarichi onorari e nel 2000 ha ricevuto l'Archiginnasio d'oro, il maggior riconoscimento assegnato dal Comune di Bologna a personalità del mondo della cultura e della scienza.
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