Genti di Sicilia. Opere dalla Bottega Bongiovanni Vaccaro a Palazzo Arezzo Donnafugata
![Giacomo e Giuseppe Bongiovanni Vaccaro, Caduta dall’asino I Ph. <span>Giuseppe Bornò</span> Giacomo e Giuseppe Bongiovanni Vaccaro, Caduta dall’asino I Ph. <span>Giuseppe Bornò</span>](http://www.arte.it/foto/600x450/13/113383-Caduta_dall_asino.png)
Giacomo e Giuseppe Bongiovanni Vaccaro, Caduta dall’asino I Ph. Giuseppe Bornò
Dal 15 Maggio 2021 al 30 Giugno 2021
Ragusa
Luogo: Teatro Donnafugata
Indirizzo: Via Pietro Novelli 5
Curatori: Costantino D’Orazio
Enti promotori:
- Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana
A maggio riprenderanno le attività espositive del Teatro Donnafugata, con una mostra di opere originali e mai esposte prima.
In uno dei più prestigiosi palazzi nobiliari dell’incantevole Ragusa Ibla, Palazzo Arezzo Donnafugata, da quasi due secoli trovano dimora particolari statuine in terracotta dipinta.
Sono state realizzate da Giacomo Vaccaro e dal nipote Giuseppe Bongiovanni Vaccaro, celebri “figurinai” di Caltagirone che hanno operato nella seconda metà dell’Ottocento. Le loro sculture raccontano quella Sicilia che ritroviamo nei libri di Verga e Capuana, attraverso scene della quotidianità del tempo. Tenute finora lontane dallo sguardo estraneo, dal 15 maggio al 30 giugno saranno le protagoniste della mostra “Genti di Sicilia. Opere dalla Bottega Bongiovanni Vaccaro a Palazzo Arezzo Donnafugata”, allestita al Teatro Donnafugata di Ibla.
Promossa dall’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana e organizzata dall’Associazione Donnafugata 2000, l’esposizione è curata dallo storico dell’arte e saggista Costantino D’Orazio.
Quando l’incertezza del futuro si fa più pressante come in questo periodo, il passato si riappropria del suo ruolo di radice solida a cui aggrapparsi e diventa stimolo all’azione. “Genti di Sicilia”, nata durante il lockdown dell’Autunno 2020, prende linfa da questo impulso al fare attraverso la riscoperta del proprio trascorso: parla di Sicilia, di quotidianità lontana che si fa rassicurante, quasi catartica in questo presente. È un omaggio all’arte dei mastri Bongiovanni Vaccaro, ma è di più: è tributo alla Sicilia che è stata e che sarà. Il progetto prevede la creazione di un “circuito sulle tracce dei Bongiovanni-Vaccaro” che vede Ragusa come prima tappa per poi coinvolgere altre città della Sicilia Sud-orientale, attraverso collaborazioni virtuose tra istituzioni pubbliche e private.
“La mostra si presenta come un’occasione straordinaria per studiare la storia e la tecnica dei Bongiovanni Vaccaro e dei figurinai di Caltagirone – spiega il curatore Costantino D’Orazio - che nella seconda metà dell’Ottocento fotografano con grande acume e spirito d’osservazione scene di vita quotidiana caratterizzate da un’originale vivacità. Dai mendicanti ai calzolai, dalle mamme alle prese con i propri pargoli ai contadini impegnati con gli animali, fino ai borghesi di recente benessere, Genti di Sicilia è una delle collezioni più ricche di soggetti prodotti dalla celebre bottega calatina e offre al suo pubblico uno spaccato intenso della storia siciliana”.
Storia e tradizione familiare, dunque: un binomio che sarà rappresentato dalle opere nella loro fisicità e dal catalogo della mostra, edito da Silvana Editoriale, che con dovizia di particolari ricostruirà la creazione dal punto di vista storico-artistico, antropologico e tecnico di queste meravigliose opere. “Per il Teatro Donnafugata è un onore grande proporre la mostra Genti di Sicilia – commenta Vicky DiQuattro che insieme alla sorella Costanza cura la direzione artistica del teatro ibleo – soprattutto attraverso una formula di grande respiro e con il supporto di prestigiose collaborazioni. In un momento storico come quello che viviamo, si avverte la necessità di “partecipare” e “ricordare”: pertanto diventa indispensabile, oltre all’attenzione consueta verso la tutela, valorizzare e rendere fruibile il patrimonio culturale nel convincimento che la conoscenza genera appartenenza e coinvolgimento”.
Oltre al testo del curatore D’Orazio, il catalogo della mostra presenta i contributi dell’Assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana della Regione Sicilia Alberto Samonà, di Vicky DiQuattro, direttrice artistica del Teatro Donnafugata insieme a Costanza DiQuattro, autrice del libro Donnafugata (La Nave di Teseo), della storica dell’arte Valentina Bruschi, del giurista Giacomo Pace Gravina, dell’architetto Nunzio Gabriele Sciveres e del ceramista e professore Antonio Navanzino. Il progetto del percorso della mostra è dell’architetti Nunzio Sciveres e Federico Guarini. Le foto in catalogo sono di Giuseppe Bornò. Sponsor della mostra: Libero consorzio provinciale, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Comune di Ragusa, Adecco.
In uno dei più prestigiosi palazzi nobiliari dell’incantevole Ragusa Ibla, Palazzo Arezzo Donnafugata, da quasi due secoli trovano dimora particolari statuine in terracotta dipinta.
Sono state realizzate da Giacomo Vaccaro e dal nipote Giuseppe Bongiovanni Vaccaro, celebri “figurinai” di Caltagirone che hanno operato nella seconda metà dell’Ottocento. Le loro sculture raccontano quella Sicilia che ritroviamo nei libri di Verga e Capuana, attraverso scene della quotidianità del tempo. Tenute finora lontane dallo sguardo estraneo, dal 15 maggio al 30 giugno saranno le protagoniste della mostra “Genti di Sicilia. Opere dalla Bottega Bongiovanni Vaccaro a Palazzo Arezzo Donnafugata”, allestita al Teatro Donnafugata di Ibla.
Promossa dall’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana e organizzata dall’Associazione Donnafugata 2000, l’esposizione è curata dallo storico dell’arte e saggista Costantino D’Orazio.
Quando l’incertezza del futuro si fa più pressante come in questo periodo, il passato si riappropria del suo ruolo di radice solida a cui aggrapparsi e diventa stimolo all’azione. “Genti di Sicilia”, nata durante il lockdown dell’Autunno 2020, prende linfa da questo impulso al fare attraverso la riscoperta del proprio trascorso: parla di Sicilia, di quotidianità lontana che si fa rassicurante, quasi catartica in questo presente. È un omaggio all’arte dei mastri Bongiovanni Vaccaro, ma è di più: è tributo alla Sicilia che è stata e che sarà. Il progetto prevede la creazione di un “circuito sulle tracce dei Bongiovanni-Vaccaro” che vede Ragusa come prima tappa per poi coinvolgere altre città della Sicilia Sud-orientale, attraverso collaborazioni virtuose tra istituzioni pubbliche e private.
“La mostra si presenta come un’occasione straordinaria per studiare la storia e la tecnica dei Bongiovanni Vaccaro e dei figurinai di Caltagirone – spiega il curatore Costantino D’Orazio - che nella seconda metà dell’Ottocento fotografano con grande acume e spirito d’osservazione scene di vita quotidiana caratterizzate da un’originale vivacità. Dai mendicanti ai calzolai, dalle mamme alle prese con i propri pargoli ai contadini impegnati con gli animali, fino ai borghesi di recente benessere, Genti di Sicilia è una delle collezioni più ricche di soggetti prodotti dalla celebre bottega calatina e offre al suo pubblico uno spaccato intenso della storia siciliana”.
Storia e tradizione familiare, dunque: un binomio che sarà rappresentato dalle opere nella loro fisicità e dal catalogo della mostra, edito da Silvana Editoriale, che con dovizia di particolari ricostruirà la creazione dal punto di vista storico-artistico, antropologico e tecnico di queste meravigliose opere. “Per il Teatro Donnafugata è un onore grande proporre la mostra Genti di Sicilia – commenta Vicky DiQuattro che insieme alla sorella Costanza cura la direzione artistica del teatro ibleo – soprattutto attraverso una formula di grande respiro e con il supporto di prestigiose collaborazioni. In un momento storico come quello che viviamo, si avverte la necessità di “partecipare” e “ricordare”: pertanto diventa indispensabile, oltre all’attenzione consueta verso la tutela, valorizzare e rendere fruibile il patrimonio culturale nel convincimento che la conoscenza genera appartenenza e coinvolgimento”.
Oltre al testo del curatore D’Orazio, il catalogo della mostra presenta i contributi dell’Assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana della Regione Sicilia Alberto Samonà, di Vicky DiQuattro, direttrice artistica del Teatro Donnafugata insieme a Costanza DiQuattro, autrice del libro Donnafugata (La Nave di Teseo), della storica dell’arte Valentina Bruschi, del giurista Giacomo Pace Gravina, dell’architetto Nunzio Gabriele Sciveres e del ceramista e professore Antonio Navanzino. Il progetto del percorso della mostra è dell’architetti Nunzio Sciveres e Federico Guarini. Le foto in catalogo sono di Giuseppe Bornò. Sponsor della mostra: Libero consorzio provinciale, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Comune di Ragusa, Adecco.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
![](/public/img/mostre_su.png)
-
Dal 26 giugno 2024 al 22 settembre 2024 Siena | Santa Maria della Scala
Nino Migliori. LUMEN. Fonte Gaia
-
Dal 25 giugno 2024 al 01 settembre 2024 Roma | Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Luigi Bartolini incisore
-
Dal 25 giugno 2024 al 08 settembre 2024 Genova | Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Presenze dell’arte svizzera nella collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
-
Dal 22 giugno 2024 al 20 ottobre 2024 Firenze | Museo Novecento e Museo degli Innocenti
Louise Bourgeois In Florence
-
Dal 21 giugno 2024 al 15 settembre 2024 Roma | Galleria Borghese
Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria
-
Dal 20 giugno 2024 al 06 ottobre 2024 Urbino | Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale di Urbino
Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna