After Us

Thao Nguyen Phan, Becoming Alluvion, 2019. Video still
Dal 08 Maggio 2021 al 06 Giugno 2021
Prato
Luogo: Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci
Indirizzo: Viale della Repubblica 277
Curatori: Julian Rosefeld
Telefono per informazioni: +39 0574 5317
E-Mail info: info@centropecci.it
Sito ufficiale: http://www.centropecci.it
Dall’8 maggio al 6 giugno, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci presenta AFTER US, una rassegna video a cura dell’artista tedesco Julian Rosefeld (Monaco di Baviera, 1965), un progetto di Fondazione In Between Art Film che porta negli spazi del museo una selezione di opere di tredici artisti dedicate al tema del futuro.
Scelte dalla collezione di Fondazione In Between Art Film di Beatrice Bulgari, le opere di George Drivas, Eva Giolo, Adelita Husni-Bey, Hiwa K, Polina Kanis, Valentina Knezevic, Alyona Larionova, Masbedo, Agnieszka Mastalerz, Thao Nguyen Phan, Stefanos TsivopouloseDriant Zeneli, partendo da una disamina delle dinamiche del presente, tra visioni distopiche a analisi documentaristiche, analizzano temi che contraddistinguono il nostro tempocome migrazione, perdita e sfollamento, identità e alienazione, nostalgia e memoria, controllo e sorveglianza, populismo, verità e manipolazione.
La nostra vita sta cambiando velocemente con conseguenze ambivalenti: l’ampliamento dell’accesso al mercato globalizzato ha permesso a un numero crescente di persone di sfuggire alla povertà, ma quella stessa globalizzazione ha marcato il divario tra ricchi e poveri, portando a guerre civili e migrazioni di massa. Le tecnologie digitali e i social media offrono un migliore accesso a comunicazione e istruzione, ma creano anche fenomeni nuovi come cyberbullismo e fake news.
La nostra insaziabile fame di risorse distrugge interi ecosistemi provocando catastrofi ecologiche e cambiamenti climatici globali, uno scenario noto a tutti anche se l’umanità sembra non essere in grado di reagire di conseguenza.
Gli artisti scelti contribuiscono all’attuale discorso critico come giornalisti investigativi o, al contrario, come visionari che elaborano utopie e distopie; la rassegna traccia così una diagnosi poetica ma acuta del presente suggerendo una prospettiva malinconica sul futuro after us (dopo di noi).
L'artista berlinese Julian Rosefeldt (Monaco di Baviera,1965) è famoso a livello internazionale per le sue opere video opulente e meticolosamente coreografate, per lo più presentate come complesse installazioni multicanale.
Julian Rosefeldt ha studiato architettura a Monaco e a Barcellona. Dal 2011 è docente di Digital and Time-based Media all’Accademia di Belle Arti di Monaco.
Ispirato allo stesso modo dalla storia del cinema, dell'arte e dalla cultura popolare, Rosefeldt usa i classici tropi cinematografici, spaziando con stile dal documentario alla narrazione teatrale.
Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, tra cui il MoMA –Museum of Modern Art di New York, la Burger Collection di Hong Kong, lo Sprengel Museum di Hannover e la Nationalgalerie di Berlino.
Scelte dalla collezione di Fondazione In Between Art Film di Beatrice Bulgari, le opere di George Drivas, Eva Giolo, Adelita Husni-Bey, Hiwa K, Polina Kanis, Valentina Knezevic, Alyona Larionova, Masbedo, Agnieszka Mastalerz, Thao Nguyen Phan, Stefanos TsivopouloseDriant Zeneli, partendo da una disamina delle dinamiche del presente, tra visioni distopiche a analisi documentaristiche, analizzano temi che contraddistinguono il nostro tempocome migrazione, perdita e sfollamento, identità e alienazione, nostalgia e memoria, controllo e sorveglianza, populismo, verità e manipolazione.
La nostra vita sta cambiando velocemente con conseguenze ambivalenti: l’ampliamento dell’accesso al mercato globalizzato ha permesso a un numero crescente di persone di sfuggire alla povertà, ma quella stessa globalizzazione ha marcato il divario tra ricchi e poveri, portando a guerre civili e migrazioni di massa. Le tecnologie digitali e i social media offrono un migliore accesso a comunicazione e istruzione, ma creano anche fenomeni nuovi come cyberbullismo e fake news.
La nostra insaziabile fame di risorse distrugge interi ecosistemi provocando catastrofi ecologiche e cambiamenti climatici globali, uno scenario noto a tutti anche se l’umanità sembra non essere in grado di reagire di conseguenza.
Gli artisti scelti contribuiscono all’attuale discorso critico come giornalisti investigativi o, al contrario, come visionari che elaborano utopie e distopie; la rassegna traccia così una diagnosi poetica ma acuta del presente suggerendo una prospettiva malinconica sul futuro after us (dopo di noi).
L'artista berlinese Julian Rosefeldt (Monaco di Baviera,1965) è famoso a livello internazionale per le sue opere video opulente e meticolosamente coreografate, per lo più presentate come complesse installazioni multicanale.
Julian Rosefeldt ha studiato architettura a Monaco e a Barcellona. Dal 2011 è docente di Digital and Time-based Media all’Accademia di Belle Arti di Monaco.
Ispirato allo stesso modo dalla storia del cinema, dell'arte e dalla cultura popolare, Rosefeldt usa i classici tropi cinematografici, spaziando con stile dal documentario alla narrazione teatrale.
Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, tra cui il MoMA –Museum of Modern Art di New York, la Burger Collection di Hong Kong, lo Sprengel Museum di Hannover e la Nationalgalerie di Berlino.
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