UNO:UNO A tu per tu con l'opera - Colori, Immagini e Lettere: I mosaici pavimentali romanici di Pavia
Dal 26 Giugno 2016 al 26 Giugno 2016
Pavia
Luogo: Musei Civici del Castello Visconteo
Indirizzo: viale XI Febbraio 35
Costo del biglietto: € 1, gratuito possessori della MY MUSEUM CARD
Telefono per informazioni: +39 0382.399770
E-Mail info: museicivici@comune.pv.it
Un’opera d’arte al mese, per un anno ricco di cultura.
Domenica 26 giugno 2016, alle ore 16, si terrà il nuovo appuntamento con Uno:Uno. A tu per tu con l’opera, l’iniziativa organizzata dai Musei Civici del Castello Visconteo, con il sostegno dell’Associazione Amici dei Musei Pavesi, che l'ultima domenica di ogni mese conduce alla scoperta delle collezioni dei Musei pavesi, un capolavoro alla volta.
L'idea è quella di favorire il rapporto diretto tra il visitatore e l’opera d’arte, privilegiando la fruizione “slow” di un singolo oggetto, differente rispetto alla visita di un’intera collezione.
Uno:Uno si concentra di volta in volta su una singola opera, presentata da un esperto, offrendo differenti chiavi di lettura per evidenziare le molteplici e talvolta inattese connessioni che scaturiscono dalla conoscenza approfondita dell'arte.
L’appuntamento del 26 giugno è dedicato ai mosaici dell’antica cattedrale di Santa Maria del Popolo, di cui si conservano la ruota con alcuni episodi tratti dalla Psycomachia di Prudenzio con la battaglia tra la Fede e la Discordia, già posta nella navata centrale, le storie di Sant’Eustachio, che occupavano la navata nord, e altre figurazioni di uomini e animali, a cui va probabilmente aggiunto un mosaico con uccelli, esemplare per i giochi cromatici in cui i marmi bianchi, neri e colorati sono accostati con un raffinato gusto pittorico.
L’incontro sarà caratterizzato dagli interventi di Saverio Lomartire “Architettura e decorazione in età romanica a Pavia “ e Maddalena Vaccaro “Il pavimento musivo dell’antica cattedrale pavese presso i Musei Civici”, e sarà volto a fornire un quadro storico-artistico dell’architettura e della decorazione nella Pavia del XII secolo, e a condurre un approfondimento del mosaico di Santa Maria del Popolo, conservato presso i Musei Civici di Pavia, per comprendere al meglio gli elementi artistici che lo caratterizzano e il significato delle immagini che sono state rappresentate.
I nostri Musei sono ricchi di arte, di storia e di opere di straordinario valore, a volte non sufficientemente conosciute anche nella nostra stessa città. Questa bella iniziativa apre le porte dei musei e lo fa in un modo nuovo e originale, tentando di invogliare il visitatore a tornare periodicamente a visitarli proprio perché luogo di esperienze artistiche sempre nuove e stimolanti, dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia.
L’ingresso a Uno:Uno è gratuito per tutti i possessori della MY MUSEUM CARD, la carta che (al prezzo di 18 euro) apre le porte dei Musei Civici del Castello Visconteo per 365 giorni: una vera e propria tessera fedeltà – annuale e nominale – che consente l'accesso illimitato alle collezioni museali e alle mostre organizzate dai Musei Civici, la partecipazione gratuita a tutti gli eventi collaterali e riduzioni speciali per le mostre delle Scuderie e gli acquisti al bookshop. Per chi non fosse in possesso della MY MUSEUM CARD, l'iniziativa è aperta al costo simbolico di 1 euro: un piccolo contributo alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della città.
Presso i Musei Civici di Pavia è conservato un vero e proprio tesoro musivo di età medievale: si tratta dei mosaici pavimentali figurati provenienti da alcune chiese cittadine scomparse, scoperti nei secoli scorsi e portati al Castello Visconteo per la loro conservazione. Il nucleo più significativo appartiene all’antica cattedrale di Santa Maria del Popolo. Gli altri pavimenti provengono da Santa Maria delle Stuoie, un monastero femminile di antica fondazione che si trovava di fronte alla cattedrale, la cui figurazione musiva è dedicata alla personificazione dei Mesi che rappresentano il lavoro dell’Uomo nella sua vita terrena; e da Sant’Invenzio, una chiesa parrocchiale distrutta, con le figure di animali fantastici che mostrano legami con la cultura figurativa e gli oggetti di lusso orientali. Questi pavimenti musivi non erano i soli di Pavia perché altri si conservano ancora nei loro edifici di appartenenza: a San Michele Maggiore, San Pietro in Ciel d’Oro, San Teodoro e Santa Mostiola, e confermano quanto Opicino de Canistris aveva scritto nel XIV secolo, ammirando i numerosi mosaici pavesi per le loro immagini e lettere in svariati colori, dichiara la dottoressa Maddalena Vaccaro.
L’occasione di questo incontro è offerta anche dalla recente pubblicazione del libro “Pavia, città ragguardevole. Mosaici pavimentali e cultura figurativa nel XII secolo” di Maddalena Vaccaro, per i tipi di SAP Editrice, in cui i mosaici sono stati studiati nel contesto della Pavia Medievale. Il volume è edito grazie all’interessamento del Prof. Luigi Zanzi, docente di Metodologia delle Scienze Storiche presso l’Università degli Studi di Pavia, e al contributo della Fondazione Maria Giussani Bernasconi per il Restauro d’Arte e la Cultura Umanistica di Varese.
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