Hokusai, Hiroshige, Utamaro. Capolavori dell’arte giapponese
Dal 12 Ottobre 2019 al 09 Febbraio 2020
Pavia
Luogo: Scuderie del Castello Visconteo
Indirizzo: viale XI Febbraio 35
Orari: dal martedì al venerdì: 10.00-13.00 / 14.00-18.00; sabato, domenica e festivi: 10.00-19.00 (La biglietteria chiude un'ora prima)
Costo del biglietto: Intero: € 10,00; ridotto: € 8,00; Scuole: € 5,00 (Audioguida inclusa nel prezzo)
Telefono per informazioni: +39 02.36638600
E-Mail info: info@scuderiepavia.com
Sito ufficiale: http://www.scuderiepavia.com
Dal 12 ottobre 2019 al 9 febbraio 2020, alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, una mostra pone a confronto il fascino delle stampe giapponesi di autori quali Katsushika Hokusai (1760‐1849), Utagawa Hiroshige (1797‐1858) e Kitagawa Utamaro (1753‐1806) con quelle di artisti quali Edouard Manet, Henri Toulouse Lautrec, Pierre Bonnard, Paul Gauguin, Camille Pissarro e altri.
La rassegna, Hokusai, Hiroshige, Utamaro. Capolavori dell’arte giapponese, promossa dal Comune di Pavia – Settore Cultura, Turismo, Istruzione, Politiche giovanili, prodotta e organizzata da ViDi, in collaborazione con Musei Civici di Pavia, curata da Tara Weber, registrar della Johannesburg Art Gallery, Laura Aldovini, conservatore dei Musei Civici di Pavia, e Paolo Linetti, direttore del Museo d’Arte Orientale Collezione Mazzocchi di Coccaglio, vuole infatti mostrare le meraviglie delle ukiyo-e, ovvero le raffinate incisioni a colori su legno sviluppatesi nel Paese del Sol Levante a partire dal XVII secolo, e la profonda influenza che ebbero sulla storia dell’arte europea, soprattutto francese, del XIX secolo.
L’esposizione presenta oltre 150 opere, provenienti dalla collezione d’arte asiatica della Johannesburg Art Gallery, formatasi a partire dal 1938, a cui si aggiungono circa 30 stampe di proprietà dei Musei Civici di Pavia, databili a prima del 1858, ed eseguite da quattro allievi di Utagawa Toyokuni, grande maestro della tecnica ukiyo-e nell’Epoca di Edo. Sarà inoltre possibile ammirare la celeberrima Grande Onda di Hokusai.
Le ukiyo-e, letteralmente “immagini del mondo fluttuante”, sono il prodotto della giovane e impetuosa temperie culturale fiorita nelle città di Edo, l’attuale Tokyo, Osaka e Kyoto, contraddistinte da una tecnica artistica utilizzata durante la seconda metà del Seicento, a partire dalle opere monocromatiche di Hishikawa Moronobu, realizzate con inchiostro cinese, quindi colorate a mano con dei pennelli. Fu solo nel Settecento che si sviluppò la tecnica della stampa policromatica che decretò il successo di queste stampe in patria e nell’Occidente.
Il percorso esplora le tematiche più riconoscibili delle ukiyo-e: si parte con l’analisi della storia della stampa giapponese, approfondendo in particolare come l’inserimento di un elemento di stile come il colore si sia poi evoluto nel corso degli anni per diventare un’imprescindibile caratteristica delle incisioni.
Maestri del paesaggio è il titolo della sezione che raccoglie alcune opere a soggetto naturalistico di Hokusai e Hiroshige, cui molti artisti occidentali si rifecero per proporre l’immagine del Giappone, nella seconda metà dell’Ottocento, e che precede quella dedicata alla natura, ovvero agli animali che la popolano, dagli uccelli ai pesci.
Particolarmente suggestiva sarà la parte dedicata alla bellezza femminile, all’eleganza delle forme del corpo e dei ricchi costumi delle donne della società nipponica, che si contrappone a quella delle cortigiane e alla vita nel quartiere del piacere.
Tra i vari aspetti della società giapponese dell’epoca, si segnala un ricco nucleo di stampe dedicate al tradizionale teatro Kabuki, una forma di drammaturgia che portava sulla scena temi che spaziavano dal leggendario al soprannaturale, da avvenimenti storico-militari a episodi di vita contemporanea. In questa sezione si colloca il nucleo dei Musei Civici di Pavia: la mostra è infatti anche occasione per valorizzare i fogli provenienti dal lascito di Renato Sòriga, già direttore del museo pavese fino al 1939, che andò così ad arricchire la già ricca collezione di stampe del museo, originatasi da quella celebre del marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro (1754-1835).
Gli artisti europei, in special modo quelli francesi, rimasero particolarmente colpiti dalle stampe ukiyo-e. Autori come Manet, Toulouse-Lautrec, Gauguin scoprirono nelle xilografie giapponesi una freschezza e una semplicità di forme e colori che ricercavano da tempo per trasformare e rivoluzionare la loro modalità pittorica.
La collezione della Johannesburg Art Gallery, che già nel 1938 stava prendendo in considerazione lo sviluppo di una raccolta d'arte proveniente da Paesi asiatici, è cresciuta attraverso sia la donazione che l'acquisizione di circa 200 stampe giapponesi. Dal 1991 queste stampe non sono mai state mostrate al pubblico in un'esposizione di tale portata.
Catalogo Skira.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
paul gauguin ·
edouard manet ·
utagawa hiroshige ·
camille pissarro ·
kitagawa utamaro ·
katsushika hokusai ·
scuderie del castello visconteo ·
pierre bonnard ·
henri toulouse lautrec
COMMENTI
-
Dal 26 settembre 2024 al 16 febbraio 2025
Bologna | Palazzo Pallavicini
Tina Modotti
-
Dal 26 settembre 2024 al 24 novembre 2024
Venezia | Biblioteca Nazionale Marciana
Erwin Wurm. Deep
-
Dal 24 settembre 2024 al 02 marzo 2025
Brescia | Museo di Santa Giulia
MASSIMO SESTINI. Zenit della fotografia
-
Dal 27 settembre 2024 al 26 gennaio 2025
Firenze | Palazzo Strozzi
Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole
-
Dal 21 settembre 2024 al 31 marzo 2025
Venezia | Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano
Loris Cecchini. Leaps, gaps and overlapping diagrams
-
Dal 21 settembre 2024 al 12 gennaio 2025
Bagnacavallo | Museo Civico delle Cappuccine
La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso