VII Festival delle Letterature Migranti - Corpo Condiviso
Dal 27 Ottobre 2021 al 31 Ottobre 2021
Palermo
Luogo: Sedi varie
Indirizzo: Sedi varie
Costo del biglietto: gli incontri sono ad ingresso gratuito e non hanno bisogno di prenotazione fino al raggiungimento dei posti disponibili, esponendo il green pass. Prenotazione richiesta solo per gli eventi alla Cappella Palatina e all’Oratorio Santi Elena e Costantino attraverso il sito
Sito ufficiale: http://www.festivaletteraturemigranti.it
Un’edizione declinata interamente al femminile, dedicata al sentire e al sapere letterario, politico, scientifico e creativo delle donne e alla loro visione del mondo. Per il VII Festival delle Letterature Migranti, in programma a Palermo da domani 27 ottobre e fino al 31, il Comitato di direzione del Festival delle Letterature Migranti guidato da Davide Camarrone ha fatto questa scelta radicale. Un’edizione ibrida, con incontri in presenza e online, che darà la parola ad alcune tra le maggiori autrici del momento, riflettendo sulla scrittura femminile e aprendo il confronto sui temi fondamentali di genere e generazione, sulla crisi ambientale e sul distanziamento, le tecnologie e la condivisione. Palermo è il cuore nevralgico del Festival ma nell’ottica di una rassegna diffusa sono diversi gli spazi disseminati per la città come Palazzo Branciforte, sede della Fondazione Sicilia, la Cappella Palatinae l’Oratorio di Sant’Elena e Costantino grazie alla partnership con la Fondazione Federico II, lo spazio Zac ai Cantieri culturali alla Zisa in collaborazione con la Fondazione Merz e tanti altri luoghi, dal centro alle periferie (tra gli altri il Centro Tau, il Laboratorio Zen Insieme e numerose scuole).
Come lo scorso anno, il Festival manterrà alcuni eventi in presenza nel rispetto delle misure di sicurezza richieste per il Covid ma avrà, ancor più che nel 2020, una proiezione integrale sul web con un palinsesto di presentazioni in diretta streaming e incontri online su www.festivaletteraturemigranti.it. Rafforzata anchel’Area educational dedicata ad incontri nelle scuole, in realtà associative e all’Università di Palermo, in collaborazione con Cidi Palermo, Cir Migrare, Libreria Dudi e Unipa e con il coordinamento di Marco Mondino e della professoressa Domenica Perrone.
Il lead scelto per l’edizione 2021 – attorno al quale si svilupperanno le sezioni del Festival e in primo luogo quella letteraria - è "Corpo condiviso". Un tema suggerito dalla forte accelerazione temporale determinata dalla crisi pandemica, che torna a indicare la centralità del corpo in un'epoca connotata dalla smaterializzazione delle relazioni individuali. “La pandemia – diceCamarrone, ideatore e direttore artistico del Festival – colpisce anzitutto una generazione che riteneva di poter sopravvivere in una bolla protetta e di poter rinviare alla rete il dominio delle proprie esistenze. Il tema della fisicità ci accomuna: per quel che accade intorno a noi, per le conseguenze impreviste del degrado ambientale, per la nostra fragilità estrema e per il rischio di fraintendimento delle opportunità forniteci dalla tecnologia, in riferimento ai vincoli di comunità, al lavoro, alla formazione permanente, agli affetti. Il programma di Flm non è mai stato solo una rassegna di novità editoriali ma ha anche provato ogni volta a dar vita, attraverso una selezione di testi letterari e altre forme artistiche e narrative, ad una sorta di cifrario, di canone interpretativo del Contemporaneo. Oggi sembra di assistere al crollo di un sistema di pensiero orientato al maschile. Emerge la necessità di una profonda revisione culturale, a partire dal dibattito che in questi anni le donne hanno condotto sulle fragilità sociali, sulle restrizioni e le violenze delle quali le nostre comunità si nutrono”.
Il programma letterario
Oltre 30 le autrici nazionali e internazionali protagoniste di questa edizione. A definire “il cifrario del nostro tempo”, saranno nomi di primo piano del panorama letterario contemporaneo: da Giulia Caminito, vincitrice del premio Campiello con L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani, 2021) alla giornalista, regista e scrittrice francese, autrice di inchieste e reportage per Marie Claire e di documentari per France 5, Ingrid Seyman con il romanzo d’esordio La Piccola Conformista (Sellerio, 2021). Ancora: Takoua Ben Mohamed, fumettista, illustratrice, produttrice cinematografica e graphic journalist, italianadi origini tunisine e autrice de Il mio migliore amico è fascista (Rizzoli Libri, 2021) cheincontrerà i ragazzi e le ragazze delle scuole e i giovani dei punti luci Save the Children di Palermo (Centro Tau e Zen Insieme); e Nadeesha Uyangoda, autrice del fortunato pamphlet L'unica persona nera nella stanza (66thand2nd, 2021) e di un podcast sulla razza. Nata in Sri Lanka da genitori singalesi, Uyangoda è cresciuta in Italia dove ha studiato ed ha formato la propria identità. In collegamento, in collaborazione con l’Ambasciata Israeliana in Italia, anche Gila Almagor che ha scelto FLM, Palermo e la Sicilia, per la prima presentazione ad un Festival italiano del suo romanzo L’estate di Aviha, tradotto nel nostro Paese quest’anno dalla casa editrice Acquario. Nata a Tel Aviv nel 1939, Almagor è considerata l’Anna Magnani del cinema israeliano ed è stata anche assessore alla Cultura e all’Arte di Tel Aviv. L’estate di Aviha racconta la sua infanzia difficile: il padre ucciso a Haifa da un cecchino arabo poco prima che lei nascesse, e la madre, di origini polacche, con il trauma di Auschwitz che la costringe a lunghe permanenze negli ospedali psichiatrici. Sempre per Acquario un libro appena arrivato nelle librerie e presentato in anteprima la settimana scorsa al Salone del Libro di Torino: Fallisci e sei morto della giornalista torinese Giulia Vola, un giro intorno al mondo al contrario nelle case degli altri. A rifare all’indietro quella strada che dagli angoli più disparati del pianeta ha portato una dozzina di persone a Torino, a San Salvario: l’altra metà di chi lavora qui.
Al festival prenderanno parte autrici di romanzi e di saggi con riflessioni profonde sull’attualità e le sue trasformazioni, pensatrici impegnate a ridefinire il concetto di femminismo e valori del vivere comunitario come democrazia, lavoro e multiculturalismo: la scrittrice americana gender J. E. Sady Doyle, autrice de Il mostruoso femminile (Tlon, 2021), un’analisi feroce e divertente del patriarcato; l’italiana d’origini ungheresi Vera Gheno con Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole (Effequ, collana Saggi Pop, 2019) e Trovare le parole. Abbecedario di una comunicazione consapevole (Edizioni Gruppo Abele, 2021); la storica, giurista, sociologa e accademica italiana Eva Cantarella, autrice di Sparta e Atene. Autoritarismo e democrazia (Einaudi, 2021); Non mancano poi le scrittrici siciliane: Giuseppina Torregrossa conil suo ultimo romanzoAl contrario(Feltrinelli, 2021), storia ambientata nell’entroterra siciliano tra le due guerre e una piccola rivoluzione femminile;e Vanessa Ambrosecchio conTutto un rimbalzare di Neuroni(Einaudi, 2021), riflessione e narrazione di un anno di insegnamento in DAD.Il crollo dei valori comuni, la morte degli dèi precedenti, l’aumento esponenziale della complessità, la sensazione diffusa di abitare una crepa della storia, e soprattutto l'urgenza di porre basi nuove al vivere comune saranno oggetto del dialogo tra Maura Gancitano e Andrea Colamedici con Valeria Dinamo, in collaborazione con Scuola Holden e Hangar Piemonte a partire da L'alba dei nuovi dei (Mondadori). Mettendo in parallelo i due mondi - la polis greca e i social network, gli hypomnemata e gli smartphone, il politicamente corretto e la koinè, l'inconscio digitale e l'aretè - i due filosofi insieme a Valeria Dinamo tracceranno una serie di indicazioni per accogliere con lucidità, entusiasmo e consapevolezza l'alba dei nuovi dèi.
Spazio anche alla poesia con le autrici olandesi Kira Wuck, Il mare ha fame (Ensemble, 2021) e Radna Fabias Habitus(Ensemble, 2018) in collaborazione con l’Ambasciata e il Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi e del Nederland letterfonds.
Compongono e arricchiscono il programma: Elena Rui, La Famiglia degli Altri (Garzanti, 2021); Cristina Morales, Lettura Facile(Guanda, 2021); Lia Levi, Ognuno accanto alla sua notte (E/O, 2021); Cristina Pozzi e Andrea Dusi, Il mondo che ci attende(Bompiani, 2021); Simona Baldelli, Alfonsina e le strade (Sellerio, 2021); Valentina Mira, X (Fandango, 2021); Jumoke Verissimo, Memoria e desiderio (Brioschi, 2021); Ester Armanino, Contare le sedie (Einaudi, 2021). Previsti, inoltre, omaggi a grandi scrittrici del passato o contemporanee: Nawal Al sa Dawi, Elisa Chimenti ricordata daCamilla Cederna, Goliarda Sapienza, Sibilla Aleramo e Susan Sontag ricordata dal professore Michele Cometa.
Sempre all’interno del programma letterario, per la sezione Lost (and found) in translation, dedicata alla traduzione e alla mediazione culturale, curata da Eva Valvo, si terranno gli incontri: “Traduzione ultima frontiera. La fantascienza in parole e immagini” con Flora Staglianò e Silvana Palumbieri e “Oltre i pregiudizi e la fascinazione orientalista: tradurre l’arabo” con Elisabetta Bartuli e Barbara Teresi, traduttrici e scout di letteratura araba contemporanea. Confermata anche l’amata formula del translation slam, una sfida di traduzione letteraria tra alunni delle scuole palermitane, guidati da traduttori professionisti. Agli studenti sarà proposto un testo di Ursula K. Le Guin (1929-2018), autrice statunitense di romanzi fantasy e fantascientifici che vanno ben oltre la cosiddetta “letteratura di genere”, toccando temi di grande attualità quali l’identità, la pace e il rapporto con l’ambiente.
Sezione Transizione Digitale_Futura
Tra le novità 2021, la sezione Transizioni digitali coordinata da Simone Arcagni, professore associato all’Università di Palermo, giornalista, divulgatore, curatore e scrittore esperto in media digitali e cultura digitale. La sezione ingloba e sostituisce la precedente dedicata esclusivamente all’audiovisivo e si incrocia con quella letteraria e con quella delle arti visive per alcuni incontri in palinsesto. Un’INTER-SEZIONE che interroga libri, pensieri, oggetti mediali di diverso tipo e di diversa natura e che investiga gli archivi di Rai Teche, quest’anno media partner del Festival, alla ricerca di un frammento unico di Fernanda Pivano che intervista lo scrittore simbolo della beat-generation Jack Kerouac e lo mette a disposizione della sezione arte. O che - sempre con Rai Teche - fa riemergere il potere narrativo ed evocativo degli sceneggiati di fantascienza prodotti dalla Rai, dialogando con la regista Rai Silvana Palumbieri. Una inter-sezione che si orienta verso i nuovi racconti della Realtà virtuale o che interroga il presente rivolto al futuro insieme a personalità come Cristina Pozzi, imprenditrice e futurologa, direttrice della nuova “Treccani Futura”, autrice di “Benvenuti nel 2050” e di “After” (scritto con Andrea Dusi e appena edito da Bompiani), che parlerà della visione del futuro di donne e scienziate da lei scelte.
Programma teatrale_La Parola, l’emozione, la voce
La Parola, l’Emozione, la Voce è il titolo del palinsesto teatrale di Flm2021, curato da Giuseppe Cutino: tre sostantivi femminili che bene si accostano al Teatro. E che diventano il cuore di Via Crudex, un testo nato dall’incontro tra gli allievi della Scuola del Teatro Biondo, coordinati da Rosario Palazzolo, e alcuni studenti delle scuole superiori di Palermo che hanno messo su carta emozioni, paure e speranze maturate durante il lockdown. In programma anche due incontri con altrettante autrici teatrali: Laura Sicignano, direttrice del Teatro Stabile di Catania che parlerà di “Donne in guerra”, spettacolo in scena a Catania fino al 29 ottobre, insieme a Olivier Favier, traduttore francese del testo; e Laura Tedesco, attrice e drammaturga che presenterà il suo “La bella addormentata in Rosso” dialogando con Anna Barsotti, già ordinario di Discipline dello spettacolo all’Università di Pisa. Completano la sezione Teatro una serie di laboratori con le scuole superiori di Palermo miranti a restituire alle nuove generazioni il gusto della lettura ad alta voce e dell’ascolto della parola. Durante il festival gli studenti saranno parte attiva della presentazione attraverso la lettura ad alta voce dei brani e interagendo con l’autore e il discussant. Femminile anche il coordinamento degli incontri a cura di Simona Scattina e Filippa Ilardo.
Programma Arti Visive_L’anima sulle Labbra
La sezione Arti Visive del Festival delle Letterature Migranti 2021, curata da Agata Polizzi e ideata con il supporto e la condivisione della Fondazione Merz, trae ispirazione da una figura visionaria di grande fascinazione: Fernanda Pivano. La sua esperienza professionale ed umana sono la traccia inesauribile per una riflessione sulla capacità di attraversare tradurre e raccontare la vita, l’amore per la scoperta, quella potenza nel partecipare il vissuto con tanta forza da “far salire l’anima sulle labbra”, come la stessa Pivano affermava. Ed è a partire da questa frase e da questa personalità “psichedelica”, libera, e utopica, che il tema della sezione mette in dialogo Pivano, intellettuale migrante, con il tempo che stiamo vivendo, ricercando una dimensione linguistica e fisica per discutere e per capire. Seguendo questa linea di ricerca è stata invitata l’artista palestinese Emily Jacir, che sarà presente a Palermo con il suo film letter to a friend (2019) la cui proiezione è in programma il 27 ottobre alle ore 20 come parte integrante della mostra inaugurale L’altro, lo stesso allestita allo ZAC ai Cantieri Culturali della Zisa, nell’ambito del progetto triennale ZACentrale della Fondazione Merz. Emily Jacir, artista e produttrice cinematografica, intellettuale, è animatrice di una riflessione intensa sulla necessità e il coraggio di preservare e conservare, anche attraverso e grazie alla narrazione, la memoria collettiva. letter to a friend racconta, con riprese video, fotografie, suoni, documenti storici, materiali d’archivio, un secolo di vita di una casa e di Betlemme. Una ricostruzione biografica che si interseca con quella storica di un territorio in perenne stato d’assedio della Palestina. L’artista si rivolge all’amico Eyal Weizman, fondatore di Forensic Architecture, con una richiesta di aprire un’indagine prima che l’espansione israeliana si appropri anche della sua casa.
Programma musicale_Elettronica 2 (Reloaded)/Oasis
Evento eccezionale in Cappella Palatina dove, in collaborazione con Fondazione Federico II, si svolge la Sezione Musica, curata da Dario Oliveri, intitolata ELETTRONICA 2 (RELOADED) /OASIS. La sezione si sviluppa attraverso due diversi progetti (correlati fra di loro) e rende omaggio, tra l'altro, a tre compositrici segnate da percorsi biografici e artistici molto diversi. Un programma realizzato in collaborazione con Fondazione Federico II, la Fondazione “Ignazio Buttitta”, la Fondazione Teatro Massimo e il Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo. OASIS, rende omaggio a tre compositrici appartenenti a generazioni diverse: Isabella Leonarda (Novara 1620 - 1704), Franghiz Ali-Zadeh (Baku, Arzebaijan, 1947) e Ornella Cerniglia (Palermo 1981). Tale omaggio si realizza attraverso un concerto previsto nella Cappella Palatina del Palazzo dei Normanni di Palermo, gioiello dell’itinerario arabo-normanno patrimonio dell’UNESCO. Preceduto da un ritratto parlato delle tre compositrici, il concerto avrà luogo il 27 ottobre 2021 (ore 19:00), coinvolgendo come interpreti Ornella Cerniglia (tastiera digitale e synth) e l'Ensemble di Musica antica del Conservatorio "Alessandro Scarlatti". Il repertorio sarà incentrato sul tema del rapporto fra l'antico e il moderno e in particolare le opere di Isabella Leonardi saranno accostate a quelle di alcuni fra i suoi più grandi contemporanei. Ad Ornella Cerniglia e ad Isabella Leonarda saranno dedicati anche gli approfondimenti online del “Salotto della resilienza creativa” dell’associazione Linguaggi diversi (su Fb e Instagram @Salotto della resilienza creativa). Sempre per Oasis è inoltre in programma anche un’incursione musicale al pianoforte digitale del maestro Marco Betta, compositore e direttore artistico della Fondazione Teatro Massimo di Palermo, in programma il 29 ottobre alle 20:00 a Palazzo Branciforte. Elettronica 2 (Reloaded) rende omaggio, invece, al lavoro dell’antropologa Elsa Guggino, nell’approssimarsi del 50° anniversario della fondazione del Folk-Studio di Palermo, attraverso un incontro/seminario coordinato da Sergio Bonazinga (Università di Palermo) e incentrato sull'idea di tracciare una storia dell’indagine sulle musiche di tradizione orale in Sicilia, ponendo al tempo stesso le premesse per una maggiore conoscenza di tale repertorio da parte dei compositori/compositrici siciliani (Oratorio dei Santi Elena e Costantino, 29 ottobre, ore 17:30).
Area educational_A scuola di intercultura_Corpi terrestri corpi celesti. Scritture ed ecologia
È la sezione operativa durante tutto l’anno e che lavora all’interno delle scuole e dei centri educativi della città per promuovere la lettura e le riflessioni anche tra i più giovani. Un lavoro che interessa tutti i cicli scolastici dall’infanzia all’Università grazie a diverse partnership consolidate negli anni: la libreria Dudi per i più piccini Cidi Palermo – Centro di iniziativa democratica degli insegnanti e Cir Migrare – il dipartimento dell’Università che si occupa di Mobilità, differenze, dialoghi e diritti per le scuole superiori e l’Università di Palermo – Dipartimento di Scienze Umanistiche per gli incontri rivolti agli studenti universitari. Coordinano l’area educational Marco Mondino (scuole e centri educativi) e la professoressa Domenica Perrone (università) con alcune presentazioni dal titolo “Corpi terrestri, corpi celesti. Scritture ed ecologia”. Il programma per le scuole è già iniziato prima del festival, con il translation slam: la sfida di traduzione letteraria realizzata in collaborazione con i traduttori di Strade, che coinvolge gli studenti dell’ Educandato Statale Maria Adelaide. Durante le giornate del festival sarà presente Takoua Ben Mohamed, fumettista, illustratrice, produttrice cinematografica e graphic journalist, ideatrice a soli quattordici anni del progetto online Fumetto Intercultura. L’autrice incontrerà i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Perez Calcutta, dell’Istituto Rita Borsellino e i giovani lettori del Centro Tau e della Biblioteca Giufà del Laboratorio Zen Insieme. Per i ragazzi delle scuole superiori sono in programma tre incontri on-line curati dal Centro Interdipartimentale Migrare dell’Università degli Studi di Palermo. Sabato 30 ottobre si terrà inoltre un laboratorio di formazione politica alla leadership diffusa che mira ad instaurare un contatto tra i rappresentanti delle istituzioni regionali ed un gruppo di giovani ragazzi e ragazze siciliani/e di diversa provenienza etnica, culturale e sociale. L’incontro curato dall'Istituto Arrupe è inserito all’interno delle attività del Progetto Prisma (Piano regionale integrato per una Sicilia Multiculturale e Accogliente), di cui è capofila l'Assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del lavoro, Ufficio Speciale Immigrazione, della Regione Siciliana. Per Corpi terrestri, corpi celesti. Scritture ed ecologia, proposta dalla cattedra di Letteratura italiana contemporanea del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo approfondimenti su autrici come Goliarda Sapienza, Sibilla Aleramo, Elsa Morante e Annamaria Ortese.
Le principali location del Festival
PALAZZO BRANCIFORTE_FONDAZIONE SICILIA
Palazzo Branciforte è uno storico edificio nel cuore di Palermo, costruito verso la fine del ‘500 e recentemente ristrutturato grazie all'importante intervento di ripristino firmato dall’indimenticabile architetto Gae Aulenti. Nato come una delle dimore più eleganti di Palermo, il Palazzo nel corso della sua lunga storia ha conosciuto alterne fortune: basti pensare che alla fine del ‘700 divenne di proprietà del Monte dei Pegni della città. Ancora oggi si può ammirare la suggestiva struttura lignea destinata ad accogliere i beni non preziosi lasciati in pegno dai palermitani dell’epoca. Sede operativa della Fondazione Sicilia (che lo ha acquisito nel 2005), Palazzo Branciforte è uno spazio aperto al pubblico e pienamente fruibile, culla della sicilianità ma anche fulcro di nuovi saperi. Al suo interno trovano spazi espositivi le importanti collezioni della Fondazione: da quella archeologica a quelle delle maioliche e delle sculture, da quella numismatica a quella filatelica. Il cuore del Festival sarà l’Auditorium Sala dei 99, un’innovativa sala conferenze tecnologicamente all’avanguardia che ha la capacità di ospitare conferenze, congressi e iniziative culturali di alto profilo. All’Auditorium si aggiunge quest’anno anche la Biblioteca Gae Aulenti coi suoi 50 mila volumi e dove spicca un meraviglioso affresco di Ignazio Moncada di Paternò.
ORATORIO SANTI ELENA E COSTANTINO_FONDAZIONE FEDERICO II
L’oratorio fu realizzato dai fratelli della Compagnia di Sant’Elena e Costantino nel settecento. Vi si giunge tramite il cortile affrescato in stile rococò che conduce a una scala in pietra di Billiemi ubicata a sinistra e costruita nel 1715, poi decorata nel 1724 coi cinque principali misteri della Passione di Cristo; L’antioratorio è sormontato da una loggia che si affaccia sull’oratorio con una balconata dipinta. La pavimentazione rappresenta la battaglia di Ponte Milvio realizzata da Antonio Gurrello nel 1731 su disegno di Andrea Palma. Al centro della volta l’Apparizione della Croce e della Madonna a S. Elena e Costantino affresco del XVIII secolo attribuito a Filippo Tancredi. Le altre storie legate al ciclo della scoperta della Vera Croce e a Costantino, dipinte intorno al 1730, sono invece da considerarsi opera del pittore fiammingo Guglielmo Borremans. Sulla facciata dell’arco trionfale sopra le piccole porte, quello che sembrerebbe un omaggio al Serpotta e cioè due finte nicchie con due figure allegoriche, a destra la Religione e a sinistra la Carità. Nel presbiterio, sopra l’altare in marmo, si trova ancora una cornice in stucco, con una coppia di angeli e due allegorie monocrome effigianti la Fede e la Pace.
CAPPELLA PALATINA_FONDAZIONE FEDERICO II
La Cappella Palatina del Palazzo Reale di Palermo, dedicata da Ruggero II d’Altavilla nel 1132 a san Pietro Apostolo, è oggi il più stupefacente simbolo della sinergia tra culture e stili del Medioevo nel Mediterraneo, oltre che luogo di principale interesse all’interno del percorso arabo-normanno dichiarato Patrimonio UNESCO nel 2015. La cupola della Cappella Palatina con il Pantocrator al centro, è una raffinatissima esecuzione musiva di artisti bizantini: ieraticità e maestosità invitano i fedeli al rispetto e all’introspezione, quasi a indicare l’identificazione tra Ruggero II e Cristo. I soggetti rappresentati nel soffitto della Cappella Palatina testimoniano inoltre una contaminazione tra culture orientali e palesano una importante presenza “persiana” ed elementi fatimidi. Aperta alle visite, la Cappella ospita raramente eventi musicali. L’ultimo risale a qualche anno fa. Il concerto Oasis segna la riapertura alla musica dopo le restrizioni imposte dal Covid.
Come lo scorso anno, il Festival manterrà alcuni eventi in presenza nel rispetto delle misure di sicurezza richieste per il Covid ma avrà, ancor più che nel 2020, una proiezione integrale sul web con un palinsesto di presentazioni in diretta streaming e incontri online su www.festivaletteraturemigranti.it. Rafforzata anchel’Area educational dedicata ad incontri nelle scuole, in realtà associative e all’Università di Palermo, in collaborazione con Cidi Palermo, Cir Migrare, Libreria Dudi e Unipa e con il coordinamento di Marco Mondino e della professoressa Domenica Perrone.
Il lead scelto per l’edizione 2021 – attorno al quale si svilupperanno le sezioni del Festival e in primo luogo quella letteraria - è "Corpo condiviso". Un tema suggerito dalla forte accelerazione temporale determinata dalla crisi pandemica, che torna a indicare la centralità del corpo in un'epoca connotata dalla smaterializzazione delle relazioni individuali. “La pandemia – diceCamarrone, ideatore e direttore artistico del Festival – colpisce anzitutto una generazione che riteneva di poter sopravvivere in una bolla protetta e di poter rinviare alla rete il dominio delle proprie esistenze. Il tema della fisicità ci accomuna: per quel che accade intorno a noi, per le conseguenze impreviste del degrado ambientale, per la nostra fragilità estrema e per il rischio di fraintendimento delle opportunità forniteci dalla tecnologia, in riferimento ai vincoli di comunità, al lavoro, alla formazione permanente, agli affetti. Il programma di Flm non è mai stato solo una rassegna di novità editoriali ma ha anche provato ogni volta a dar vita, attraverso una selezione di testi letterari e altre forme artistiche e narrative, ad una sorta di cifrario, di canone interpretativo del Contemporaneo. Oggi sembra di assistere al crollo di un sistema di pensiero orientato al maschile. Emerge la necessità di una profonda revisione culturale, a partire dal dibattito che in questi anni le donne hanno condotto sulle fragilità sociali, sulle restrizioni e le violenze delle quali le nostre comunità si nutrono”.
Il programma letterario
Oltre 30 le autrici nazionali e internazionali protagoniste di questa edizione. A definire “il cifrario del nostro tempo”, saranno nomi di primo piano del panorama letterario contemporaneo: da Giulia Caminito, vincitrice del premio Campiello con L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani, 2021) alla giornalista, regista e scrittrice francese, autrice di inchieste e reportage per Marie Claire e di documentari per France 5, Ingrid Seyman con il romanzo d’esordio La Piccola Conformista (Sellerio, 2021). Ancora: Takoua Ben Mohamed, fumettista, illustratrice, produttrice cinematografica e graphic journalist, italianadi origini tunisine e autrice de Il mio migliore amico è fascista (Rizzoli Libri, 2021) cheincontrerà i ragazzi e le ragazze delle scuole e i giovani dei punti luci Save the Children di Palermo (Centro Tau e Zen Insieme); e Nadeesha Uyangoda, autrice del fortunato pamphlet L'unica persona nera nella stanza (66thand2nd, 2021) e di un podcast sulla razza. Nata in Sri Lanka da genitori singalesi, Uyangoda è cresciuta in Italia dove ha studiato ed ha formato la propria identità. In collegamento, in collaborazione con l’Ambasciata Israeliana in Italia, anche Gila Almagor che ha scelto FLM, Palermo e la Sicilia, per la prima presentazione ad un Festival italiano del suo romanzo L’estate di Aviha, tradotto nel nostro Paese quest’anno dalla casa editrice Acquario. Nata a Tel Aviv nel 1939, Almagor è considerata l’Anna Magnani del cinema israeliano ed è stata anche assessore alla Cultura e all’Arte di Tel Aviv. L’estate di Aviha racconta la sua infanzia difficile: il padre ucciso a Haifa da un cecchino arabo poco prima che lei nascesse, e la madre, di origini polacche, con il trauma di Auschwitz che la costringe a lunghe permanenze negli ospedali psichiatrici. Sempre per Acquario un libro appena arrivato nelle librerie e presentato in anteprima la settimana scorsa al Salone del Libro di Torino: Fallisci e sei morto della giornalista torinese Giulia Vola, un giro intorno al mondo al contrario nelle case degli altri. A rifare all’indietro quella strada che dagli angoli più disparati del pianeta ha portato una dozzina di persone a Torino, a San Salvario: l’altra metà di chi lavora qui.
Al festival prenderanno parte autrici di romanzi e di saggi con riflessioni profonde sull’attualità e le sue trasformazioni, pensatrici impegnate a ridefinire il concetto di femminismo e valori del vivere comunitario come democrazia, lavoro e multiculturalismo: la scrittrice americana gender J. E. Sady Doyle, autrice de Il mostruoso femminile (Tlon, 2021), un’analisi feroce e divertente del patriarcato; l’italiana d’origini ungheresi Vera Gheno con Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole (Effequ, collana Saggi Pop, 2019) e Trovare le parole. Abbecedario di una comunicazione consapevole (Edizioni Gruppo Abele, 2021); la storica, giurista, sociologa e accademica italiana Eva Cantarella, autrice di Sparta e Atene. Autoritarismo e democrazia (Einaudi, 2021); Non mancano poi le scrittrici siciliane: Giuseppina Torregrossa conil suo ultimo romanzoAl contrario(Feltrinelli, 2021), storia ambientata nell’entroterra siciliano tra le due guerre e una piccola rivoluzione femminile;e Vanessa Ambrosecchio conTutto un rimbalzare di Neuroni(Einaudi, 2021), riflessione e narrazione di un anno di insegnamento in DAD.Il crollo dei valori comuni, la morte degli dèi precedenti, l’aumento esponenziale della complessità, la sensazione diffusa di abitare una crepa della storia, e soprattutto l'urgenza di porre basi nuove al vivere comune saranno oggetto del dialogo tra Maura Gancitano e Andrea Colamedici con Valeria Dinamo, in collaborazione con Scuola Holden e Hangar Piemonte a partire da L'alba dei nuovi dei (Mondadori). Mettendo in parallelo i due mondi - la polis greca e i social network, gli hypomnemata e gli smartphone, il politicamente corretto e la koinè, l'inconscio digitale e l'aretè - i due filosofi insieme a Valeria Dinamo tracceranno una serie di indicazioni per accogliere con lucidità, entusiasmo e consapevolezza l'alba dei nuovi dèi.
Spazio anche alla poesia con le autrici olandesi Kira Wuck, Il mare ha fame (Ensemble, 2021) e Radna Fabias Habitus(Ensemble, 2018) in collaborazione con l’Ambasciata e il Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi e del Nederland letterfonds.
Compongono e arricchiscono il programma: Elena Rui, La Famiglia degli Altri (Garzanti, 2021); Cristina Morales, Lettura Facile(Guanda, 2021); Lia Levi, Ognuno accanto alla sua notte (E/O, 2021); Cristina Pozzi e Andrea Dusi, Il mondo che ci attende(Bompiani, 2021); Simona Baldelli, Alfonsina e le strade (Sellerio, 2021); Valentina Mira, X (Fandango, 2021); Jumoke Verissimo, Memoria e desiderio (Brioschi, 2021); Ester Armanino, Contare le sedie (Einaudi, 2021). Previsti, inoltre, omaggi a grandi scrittrici del passato o contemporanee: Nawal Al sa Dawi, Elisa Chimenti ricordata daCamilla Cederna, Goliarda Sapienza, Sibilla Aleramo e Susan Sontag ricordata dal professore Michele Cometa.
Sempre all’interno del programma letterario, per la sezione Lost (and found) in translation, dedicata alla traduzione e alla mediazione culturale, curata da Eva Valvo, si terranno gli incontri: “Traduzione ultima frontiera. La fantascienza in parole e immagini” con Flora Staglianò e Silvana Palumbieri e “Oltre i pregiudizi e la fascinazione orientalista: tradurre l’arabo” con Elisabetta Bartuli e Barbara Teresi, traduttrici e scout di letteratura araba contemporanea. Confermata anche l’amata formula del translation slam, una sfida di traduzione letteraria tra alunni delle scuole palermitane, guidati da traduttori professionisti. Agli studenti sarà proposto un testo di Ursula K. Le Guin (1929-2018), autrice statunitense di romanzi fantasy e fantascientifici che vanno ben oltre la cosiddetta “letteratura di genere”, toccando temi di grande attualità quali l’identità, la pace e il rapporto con l’ambiente.
Sezione Transizione Digitale_Futura
Tra le novità 2021, la sezione Transizioni digitali coordinata da Simone Arcagni, professore associato all’Università di Palermo, giornalista, divulgatore, curatore e scrittore esperto in media digitali e cultura digitale. La sezione ingloba e sostituisce la precedente dedicata esclusivamente all’audiovisivo e si incrocia con quella letteraria e con quella delle arti visive per alcuni incontri in palinsesto. Un’INTER-SEZIONE che interroga libri, pensieri, oggetti mediali di diverso tipo e di diversa natura e che investiga gli archivi di Rai Teche, quest’anno media partner del Festival, alla ricerca di un frammento unico di Fernanda Pivano che intervista lo scrittore simbolo della beat-generation Jack Kerouac e lo mette a disposizione della sezione arte. O che - sempre con Rai Teche - fa riemergere il potere narrativo ed evocativo degli sceneggiati di fantascienza prodotti dalla Rai, dialogando con la regista Rai Silvana Palumbieri. Una inter-sezione che si orienta verso i nuovi racconti della Realtà virtuale o che interroga il presente rivolto al futuro insieme a personalità come Cristina Pozzi, imprenditrice e futurologa, direttrice della nuova “Treccani Futura”, autrice di “Benvenuti nel 2050” e di “After” (scritto con Andrea Dusi e appena edito da Bompiani), che parlerà della visione del futuro di donne e scienziate da lei scelte.
Programma teatrale_La Parola, l’emozione, la voce
La Parola, l’Emozione, la Voce è il titolo del palinsesto teatrale di Flm2021, curato da Giuseppe Cutino: tre sostantivi femminili che bene si accostano al Teatro. E che diventano il cuore di Via Crudex, un testo nato dall’incontro tra gli allievi della Scuola del Teatro Biondo, coordinati da Rosario Palazzolo, e alcuni studenti delle scuole superiori di Palermo che hanno messo su carta emozioni, paure e speranze maturate durante il lockdown. In programma anche due incontri con altrettante autrici teatrali: Laura Sicignano, direttrice del Teatro Stabile di Catania che parlerà di “Donne in guerra”, spettacolo in scena a Catania fino al 29 ottobre, insieme a Olivier Favier, traduttore francese del testo; e Laura Tedesco, attrice e drammaturga che presenterà il suo “La bella addormentata in Rosso” dialogando con Anna Barsotti, già ordinario di Discipline dello spettacolo all’Università di Pisa. Completano la sezione Teatro una serie di laboratori con le scuole superiori di Palermo miranti a restituire alle nuove generazioni il gusto della lettura ad alta voce e dell’ascolto della parola. Durante il festival gli studenti saranno parte attiva della presentazione attraverso la lettura ad alta voce dei brani e interagendo con l’autore e il discussant. Femminile anche il coordinamento degli incontri a cura di Simona Scattina e Filippa Ilardo.
Programma Arti Visive_L’anima sulle Labbra
La sezione Arti Visive del Festival delle Letterature Migranti 2021, curata da Agata Polizzi e ideata con il supporto e la condivisione della Fondazione Merz, trae ispirazione da una figura visionaria di grande fascinazione: Fernanda Pivano. La sua esperienza professionale ed umana sono la traccia inesauribile per una riflessione sulla capacità di attraversare tradurre e raccontare la vita, l’amore per la scoperta, quella potenza nel partecipare il vissuto con tanta forza da “far salire l’anima sulle labbra”, come la stessa Pivano affermava. Ed è a partire da questa frase e da questa personalità “psichedelica”, libera, e utopica, che il tema della sezione mette in dialogo Pivano, intellettuale migrante, con il tempo che stiamo vivendo, ricercando una dimensione linguistica e fisica per discutere e per capire. Seguendo questa linea di ricerca è stata invitata l’artista palestinese Emily Jacir, che sarà presente a Palermo con il suo film letter to a friend (2019) la cui proiezione è in programma il 27 ottobre alle ore 20 come parte integrante della mostra inaugurale L’altro, lo stesso allestita allo ZAC ai Cantieri Culturali della Zisa, nell’ambito del progetto triennale ZACentrale della Fondazione Merz. Emily Jacir, artista e produttrice cinematografica, intellettuale, è animatrice di una riflessione intensa sulla necessità e il coraggio di preservare e conservare, anche attraverso e grazie alla narrazione, la memoria collettiva. letter to a friend racconta, con riprese video, fotografie, suoni, documenti storici, materiali d’archivio, un secolo di vita di una casa e di Betlemme. Una ricostruzione biografica che si interseca con quella storica di un territorio in perenne stato d’assedio della Palestina. L’artista si rivolge all’amico Eyal Weizman, fondatore di Forensic Architecture, con una richiesta di aprire un’indagine prima che l’espansione israeliana si appropri anche della sua casa.
Programma musicale_Elettronica 2 (Reloaded)/Oasis
Evento eccezionale in Cappella Palatina dove, in collaborazione con Fondazione Federico II, si svolge la Sezione Musica, curata da Dario Oliveri, intitolata ELETTRONICA 2 (RELOADED) /OASIS. La sezione si sviluppa attraverso due diversi progetti (correlati fra di loro) e rende omaggio, tra l'altro, a tre compositrici segnate da percorsi biografici e artistici molto diversi. Un programma realizzato in collaborazione con Fondazione Federico II, la Fondazione “Ignazio Buttitta”, la Fondazione Teatro Massimo e il Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo. OASIS, rende omaggio a tre compositrici appartenenti a generazioni diverse: Isabella Leonarda (Novara 1620 - 1704), Franghiz Ali-Zadeh (Baku, Arzebaijan, 1947) e Ornella Cerniglia (Palermo 1981). Tale omaggio si realizza attraverso un concerto previsto nella Cappella Palatina del Palazzo dei Normanni di Palermo, gioiello dell’itinerario arabo-normanno patrimonio dell’UNESCO. Preceduto da un ritratto parlato delle tre compositrici, il concerto avrà luogo il 27 ottobre 2021 (ore 19:00), coinvolgendo come interpreti Ornella Cerniglia (tastiera digitale e synth) e l'Ensemble di Musica antica del Conservatorio "Alessandro Scarlatti". Il repertorio sarà incentrato sul tema del rapporto fra l'antico e il moderno e in particolare le opere di Isabella Leonardi saranno accostate a quelle di alcuni fra i suoi più grandi contemporanei. Ad Ornella Cerniglia e ad Isabella Leonarda saranno dedicati anche gli approfondimenti online del “Salotto della resilienza creativa” dell’associazione Linguaggi diversi (su Fb e Instagram @Salotto della resilienza creativa). Sempre per Oasis è inoltre in programma anche un’incursione musicale al pianoforte digitale del maestro Marco Betta, compositore e direttore artistico della Fondazione Teatro Massimo di Palermo, in programma il 29 ottobre alle 20:00 a Palazzo Branciforte. Elettronica 2 (Reloaded) rende omaggio, invece, al lavoro dell’antropologa Elsa Guggino, nell’approssimarsi del 50° anniversario della fondazione del Folk-Studio di Palermo, attraverso un incontro/seminario coordinato da Sergio Bonazinga (Università di Palermo) e incentrato sull'idea di tracciare una storia dell’indagine sulle musiche di tradizione orale in Sicilia, ponendo al tempo stesso le premesse per una maggiore conoscenza di tale repertorio da parte dei compositori/compositrici siciliani (Oratorio dei Santi Elena e Costantino, 29 ottobre, ore 17:30).
Area educational_A scuola di intercultura_Corpi terrestri corpi celesti. Scritture ed ecologia
È la sezione operativa durante tutto l’anno e che lavora all’interno delle scuole e dei centri educativi della città per promuovere la lettura e le riflessioni anche tra i più giovani. Un lavoro che interessa tutti i cicli scolastici dall’infanzia all’Università grazie a diverse partnership consolidate negli anni: la libreria Dudi per i più piccini Cidi Palermo – Centro di iniziativa democratica degli insegnanti e Cir Migrare – il dipartimento dell’Università che si occupa di Mobilità, differenze, dialoghi e diritti per le scuole superiori e l’Università di Palermo – Dipartimento di Scienze Umanistiche per gli incontri rivolti agli studenti universitari. Coordinano l’area educational Marco Mondino (scuole e centri educativi) e la professoressa Domenica Perrone (università) con alcune presentazioni dal titolo “Corpi terrestri, corpi celesti. Scritture ed ecologia”. Il programma per le scuole è già iniziato prima del festival, con il translation slam: la sfida di traduzione letteraria realizzata in collaborazione con i traduttori di Strade, che coinvolge gli studenti dell’ Educandato Statale Maria Adelaide. Durante le giornate del festival sarà presente Takoua Ben Mohamed, fumettista, illustratrice, produttrice cinematografica e graphic journalist, ideatrice a soli quattordici anni del progetto online Fumetto Intercultura. L’autrice incontrerà i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Perez Calcutta, dell’Istituto Rita Borsellino e i giovani lettori del Centro Tau e della Biblioteca Giufà del Laboratorio Zen Insieme. Per i ragazzi delle scuole superiori sono in programma tre incontri on-line curati dal Centro Interdipartimentale Migrare dell’Università degli Studi di Palermo. Sabato 30 ottobre si terrà inoltre un laboratorio di formazione politica alla leadership diffusa che mira ad instaurare un contatto tra i rappresentanti delle istituzioni regionali ed un gruppo di giovani ragazzi e ragazze siciliani/e di diversa provenienza etnica, culturale e sociale. L’incontro curato dall'Istituto Arrupe è inserito all’interno delle attività del Progetto Prisma (Piano regionale integrato per una Sicilia Multiculturale e Accogliente), di cui è capofila l'Assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del lavoro, Ufficio Speciale Immigrazione, della Regione Siciliana. Per Corpi terrestri, corpi celesti. Scritture ed ecologia, proposta dalla cattedra di Letteratura italiana contemporanea del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo approfondimenti su autrici come Goliarda Sapienza, Sibilla Aleramo, Elsa Morante e Annamaria Ortese.
Le principali location del Festival
PALAZZO BRANCIFORTE_FONDAZIONE SICILIA
Palazzo Branciforte è uno storico edificio nel cuore di Palermo, costruito verso la fine del ‘500 e recentemente ristrutturato grazie all'importante intervento di ripristino firmato dall’indimenticabile architetto Gae Aulenti. Nato come una delle dimore più eleganti di Palermo, il Palazzo nel corso della sua lunga storia ha conosciuto alterne fortune: basti pensare che alla fine del ‘700 divenne di proprietà del Monte dei Pegni della città. Ancora oggi si può ammirare la suggestiva struttura lignea destinata ad accogliere i beni non preziosi lasciati in pegno dai palermitani dell’epoca. Sede operativa della Fondazione Sicilia (che lo ha acquisito nel 2005), Palazzo Branciforte è uno spazio aperto al pubblico e pienamente fruibile, culla della sicilianità ma anche fulcro di nuovi saperi. Al suo interno trovano spazi espositivi le importanti collezioni della Fondazione: da quella archeologica a quelle delle maioliche e delle sculture, da quella numismatica a quella filatelica. Il cuore del Festival sarà l’Auditorium Sala dei 99, un’innovativa sala conferenze tecnologicamente all’avanguardia che ha la capacità di ospitare conferenze, congressi e iniziative culturali di alto profilo. All’Auditorium si aggiunge quest’anno anche la Biblioteca Gae Aulenti coi suoi 50 mila volumi e dove spicca un meraviglioso affresco di Ignazio Moncada di Paternò.
ORATORIO SANTI ELENA E COSTANTINO_FONDAZIONE FEDERICO II
L’oratorio fu realizzato dai fratelli della Compagnia di Sant’Elena e Costantino nel settecento. Vi si giunge tramite il cortile affrescato in stile rococò che conduce a una scala in pietra di Billiemi ubicata a sinistra e costruita nel 1715, poi decorata nel 1724 coi cinque principali misteri della Passione di Cristo; L’antioratorio è sormontato da una loggia che si affaccia sull’oratorio con una balconata dipinta. La pavimentazione rappresenta la battaglia di Ponte Milvio realizzata da Antonio Gurrello nel 1731 su disegno di Andrea Palma. Al centro della volta l’Apparizione della Croce e della Madonna a S. Elena e Costantino affresco del XVIII secolo attribuito a Filippo Tancredi. Le altre storie legate al ciclo della scoperta della Vera Croce e a Costantino, dipinte intorno al 1730, sono invece da considerarsi opera del pittore fiammingo Guglielmo Borremans. Sulla facciata dell’arco trionfale sopra le piccole porte, quello che sembrerebbe un omaggio al Serpotta e cioè due finte nicchie con due figure allegoriche, a destra la Religione e a sinistra la Carità. Nel presbiterio, sopra l’altare in marmo, si trova ancora una cornice in stucco, con una coppia di angeli e due allegorie monocrome effigianti la Fede e la Pace.
CAPPELLA PALATINA_FONDAZIONE FEDERICO II
La Cappella Palatina del Palazzo Reale di Palermo, dedicata da Ruggero II d’Altavilla nel 1132 a san Pietro Apostolo, è oggi il più stupefacente simbolo della sinergia tra culture e stili del Medioevo nel Mediterraneo, oltre che luogo di principale interesse all’interno del percorso arabo-normanno dichiarato Patrimonio UNESCO nel 2015. La cupola della Cappella Palatina con il Pantocrator al centro, è una raffinatissima esecuzione musiva di artisti bizantini: ieraticità e maestosità invitano i fedeli al rispetto e all’introspezione, quasi a indicare l’identificazione tra Ruggero II e Cristo. I soggetti rappresentati nel soffitto della Cappella Palatina testimoniano inoltre una contaminazione tra culture orientali e palesano una importante presenza “persiana” ed elementi fatimidi. Aperta alle visite, la Cappella ospita raramente eventi musicali. L’ultimo risale a qualche anno fa. Il concerto Oasis segna la riapertura alla musica dopo le restrizioni imposte dal Covid.
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