Shay Frisch. L’arte di dare forma all’energia

Shay Frisch, Vimar Campo 1833

 

Dal 06 Ottobre 2017 al 19 Novembre 2017

Palermo

Luogo: ZAC_ Zisa Arti Contemporanee

Indirizzo: via Paolo Gili 4

Curatori: Achille Bonito Oliva



Può un semplice adattatore diventare un’opera d’arte? Sì, se questo è un adattatore Vimar. Realizzati con tutta la cura che contraddistingue la filosofia Made in Italy dell'Azienda, gli adattatori multistandard Vimar sono infatti diventati i protagonisti delle opere di Shay Frisch.

Installazioni che hanno riscosso un successo tale da essere esposte nei più importanti musei, come il Museo di Arte Contemporanea di Roma. Dal 6 ottobre al 19 novembre 2017 le opere di Frisch sono anche esposte a Palermo in una mostra – di cui Vimar è sponsor tecnico - curata da Achille Bonito Oliva all'interno del Polo Culturale dei Cantieri della Zisa, presso la prestigiosa sede espositiva ZAC_ Zisa Arti Contemporanee.

L’opera più recente dell’artista, realizzata appositamente e “su misura” per Vimar è però esposta nello showroom aziendale, lo spazio presso l’head quarter di Marostica dove è possibile ammirare il meglio della tecnologia Made in Vimar. Qui è stato installato Campo 1833_N, e qui l’opera trova la sua naturale collocazione.

Frish, nato a Tel Aviv nel 1963, modella e manipola l’energia attraverso assemblaggi sequenziali composti esclusivamente da adattatori Vimar. Questi assumono il ruolo di conduttori per dare “forma” all’energia e alla luce, rivelando l’invisibile e coinvolgendo lo spettatore in maniera attiva ed emotiva.

Formatosi come industrial designer, e con alle spalle un master alla Domus Accademy di Milano, Firsh viene introdotto al mondo dell’arte dal gallerista romano Plinio De Martiis. Fin dai suoi esordi, l'elemento fondante nei suoi lavori è appunto rappresentato dall’energia, a cui l’artista aspira a dare forma, modellandola e manipolandola. Per raggiungere questo fine è stato necessario individuare il mezzo più adatto. Da qui uno studio accurato dei materiali e degli oggetti che potessero essere funzionali all’obiettivo. È così che avviene l'incontro con i prodotti Vimar. Partendo da un'idea ben precisa - quella di realizzare opere costituite da assemblaggi di componenti elettrici - Frish compie un'approfondita ricerca tra tutte le tipologie di adattatori presenti sul mercato, scoprendo gli adattatori Vimar, di cui si “innamora”.

A conquistarlo sono la qualità dei materiali, la cura dei particolari, il design ricercato e non da ultimo, il fatto che gli adattatori Vimar siano dotati dell'otturatore di protezione Sicury, che impedisce contatti accidentali con parti in tensione. Un sistema brevettato nel 1968 dall'Azienda e ceduto gratuitamente a tutti gli operatori del settore.

Inizia così un lavoro di assemblaggio di questi componenti - sempre dello stesso tipo e solo bianchi o neri - che vengono inseriti uno con l’altro, creano delle figure monocrome che hanno come peculiarità il fatto di condurre elettricità, che scorre così in tutta l’opera e prendere forma. 

Questa modulazione di diversi componenti, pur se uguali tra loro, richiede un meticoloso lavoro di montaggio e smontaggio con tempi molto lunghi. Ogni volta infatti l’opera deve quasi essere cucita sulla parete.
Il risultato finale sono opere di notevole impatto, a tal punto che l’energia che circola al loro interno viene quasi “percepita” dallo spettatore. Un’ energia che, grazie fondamentale degli adattatori Vimar, non può che essere positiva.   

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