Fabrizio Giusti. L'antagonismo dell'anima
Dal 12 Settembre 2015 al 31 Ottobre 2015
Padova
Luogo: Galleria Govetosa
Indirizzo: via Altinate 76
Curatori: Maria Cristina Govetosa
Telefono per informazioni: +39 348.392.08.09
E-Mail info: info@ghalleriagovetosa.it
Sito ufficiale: http://www.galleriagovetosa.it
Galleria Govetosa è lieta di presentare “ L’Antagonismo dell’Anima”, mostra personale di Fabrizio Giusti, che inaugura il 12 settembre alle ore 18 con la presenza dell’artista e sarà visitabile sino al 31 Ottobre 2015.
“L’Antagonismo, elemento imprescindibile della nostra quotidianità, nel rapporto tra gli esseri umani, gli animali e in tutto ciò che ci circonda, qualcosa di troppo grande per essere trattato con serietà e rigore, ma di cui non possiamo mai dimenticarne l’esistenza; l’intimità della nostra anima nella quale spesso ci rifugiamo creandoci un luogo, una stanza, dove trovare ciò che stiamo cercando o di cui crediamo avere bisogno.”
Fabrizio Giusti, artista bolognese, sin da giovanissimo manifesta un particolare interesse per il disegno che inizia a coltivare sperimentando tutte le possibile tecniche.
La sperimentazione di tecniche e forme è il suo viatico quotidiano, nel quale si rifugia per trovare la sua libertà, riservando alla propria sfera inconscia l’attività creativa primaria. Fissi nella solitudine dell’Io, stratificati e sovrapposti in una sorta di astrattismo cromatico che giunge al limite del minimale, i suoi lavori, sedimentati in un unica composizione, risuonano di vibrazioni che varcano i confini di un quadro che è senza inizio e senza fine. L’infinitezza delle superfici non è solo un fatto visivo, ma anche una condizione dell’anima dell’artista : egli aspira a mete non comuni, a ruoli nuovi e originali, stabiliti da un esperienza artistica intensa e partecipe.
Recentemente i suoi lavori sono stati esposti a Ca’ dei Carraresi Treviso, Palazzo Isimbardi Milano, Roma, New York e sono presenti in collezioni private e fondazioni. Hanno scritto dell’artista : Sillato, Arancio, Romeo, Barberini, Asfar, Del Estal
“L’Antagonismo, elemento imprescindibile della nostra quotidianità, nel rapporto tra gli esseri umani, gli animali e in tutto ciò che ci circonda, qualcosa di troppo grande per essere trattato con serietà e rigore, ma di cui non possiamo mai dimenticarne l’esistenza; l’intimità della nostra anima nella quale spesso ci rifugiamo creandoci un luogo, una stanza, dove trovare ciò che stiamo cercando o di cui crediamo avere bisogno.”
Fabrizio Giusti, artista bolognese, sin da giovanissimo manifesta un particolare interesse per il disegno che inizia a coltivare sperimentando tutte le possibile tecniche.
La sperimentazione di tecniche e forme è il suo viatico quotidiano, nel quale si rifugia per trovare la sua libertà, riservando alla propria sfera inconscia l’attività creativa primaria. Fissi nella solitudine dell’Io, stratificati e sovrapposti in una sorta di astrattismo cromatico che giunge al limite del minimale, i suoi lavori, sedimentati in un unica composizione, risuonano di vibrazioni che varcano i confini di un quadro che è senza inizio e senza fine. L’infinitezza delle superfici non è solo un fatto visivo, ma anche una condizione dell’anima dell’artista : egli aspira a mete non comuni, a ruoli nuovi e originali, stabiliti da un esperienza artistica intensa e partecipe.
Recentemente i suoi lavori sono stati esposti a Ca’ dei Carraresi Treviso, Palazzo Isimbardi Milano, Roma, New York e sono presenti in collezioni private e fondazioni. Hanno scritto dell’artista : Sillato, Arancio, Romeo, Barberini, Asfar, Del Estal
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