Bernard Aubertin
![Bernard Aubertin, Galleria Civica, Padova Bernard Aubertin, Galleria Civica, Padova](http://www.arte.it/foto/600x450/03/13744-aa.jpg)
Bernard Aubertin, Galleria Civica, Padova
Dal 20 Dicembre 2012 al 20 Gennaio 2013
Padova
Luogo: Galleria Civica
Indirizzo: piazza Cavour
Orari: 10.30-12.30/ 15.30-18.30; chiuso lunedì, 25 e 26 dicembre e 1 gennaio
Curatori: Carlo Silvestrin
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura
Telefono per informazioni: +39 049 8204547-28
E-Mail info: bertolinl@comune.padova.it
Sito ufficiale: http://padovacultura.padovanet.it
L’Assessorato alla Cultura inaugura a Padova il 19 dicembre 2012 alle ore 18,30 presso la Galleria Cavour la mostra personale di Bernard Aubertin curata da Carlo Silvestrin.
L’iniziativa rientra nel programma di RAM (Ricerche Artistiche Metropolitane), il format dedicato alla valorizzazione dei linguaggi artistici del presente, che quest'anno è incentrato sull'indagine dei quattro elementi naturali, su cui si innesta anche la ricerca di Bernard Aubertin, artista di fama internazionale.
Gran parte della produzione artistica di Aubertin è stata contrassegnata dall'utilizzo del fuoco, sia durante le sue performance, sia come mezzo espressivo utilizzato nella realizzazione di opere che affascinano per la loro accattivante contemporaneità.
«Nell'indagine della dimensione assai suggestiva dei quattro elementi che ci siamo proposti con l'edizione di quest'anno del RAM - ci dice Andrea Colasio Assessore alla Cultura del Comune di Padova - il celebre artista di origine francese Bernard Aubertin ci aiuta, con la sua ampia retrospettiva alla Galleria Cavour, a soffermarci sull'utilizzo del fuoco nell'arte, che fornisce all'artista i colori da lui utilizzati».
Folgorante è stato per Aubertin l’incontro con Yves Klein nel 1957, che lo porta a realizzare, l’anno successivo, le sue prime quattro tavole monocrome rosse.
La scelta di questo colore è spontanea, impulsiva, e lo libera da ogni manipolazione cromatica del disegno, del grafismo e della composizione, tanto che la sua ricerca arriva a caratterizzarsi per l’uso esclusivo del rosso, tinta privilegiata, simbolo di sangue e al tempo stesso dell’elemento fuoco. La sua è una curiosità legata agli effetti del fuoco sulla materia e al riflesso della fiamma. Dice della sua opera: «...ci sono due colori nella mia opera, quello del fuoco, della caramellizzazione, della cremazione del nero o quello rosso della pittura dei monocromi».
Dai tableaux clous (quadri chiodi), che essendo ricoperti di vernice rappresentano perfettamente le fiamme, ai tableaux fils de fer (quadri fil di ferro), ai dessin de feu (disegni di fuoco) o ancora i parcours d'allumettes (percorsi di fiammiferi), fino ad arrivare alle performance dei pianoforti dati alle fiamme che risalgono al 1988, alle automobili bruciate e le semema degli anni novanta.
Per la mostra di Padova, l'artista ha realizzato una serie di opere pittoriche e scultoree inedite che verranno esposte per la prima volta al pubblico nella centralissima Piazza Cavour, vicino allo storico Caffè Pedrocchi.
Inoltre, durante l'inaugurazione della mostra patavina, Aubertin si esibirà in una delle sue celebri performance bruciando alcuni “oggetti” di fronte al pubblico.
Come sperimentato nelle ultime grandi mostre dedicate a Mimmo Rotella ed a Jacques Villeglé anche per questa retrospettiva di Bernard Aubertin si è deciso di utilizzare due spazi espositivi: la Galleria Cavour di Piazza Cavour e la sede della Galleria C.D.STUDIO d'Arte di via M. Buonarroti 131.
L’iniziativa rientra nel programma di RAM (Ricerche Artistiche Metropolitane), il format dedicato alla valorizzazione dei linguaggi artistici del presente, che quest'anno è incentrato sull'indagine dei quattro elementi naturali, su cui si innesta anche la ricerca di Bernard Aubertin, artista di fama internazionale.
Gran parte della produzione artistica di Aubertin è stata contrassegnata dall'utilizzo del fuoco, sia durante le sue performance, sia come mezzo espressivo utilizzato nella realizzazione di opere che affascinano per la loro accattivante contemporaneità.
«Nell'indagine della dimensione assai suggestiva dei quattro elementi che ci siamo proposti con l'edizione di quest'anno del RAM - ci dice Andrea Colasio Assessore alla Cultura del Comune di Padova - il celebre artista di origine francese Bernard Aubertin ci aiuta, con la sua ampia retrospettiva alla Galleria Cavour, a soffermarci sull'utilizzo del fuoco nell'arte, che fornisce all'artista i colori da lui utilizzati».
Folgorante è stato per Aubertin l’incontro con Yves Klein nel 1957, che lo porta a realizzare, l’anno successivo, le sue prime quattro tavole monocrome rosse.
La scelta di questo colore è spontanea, impulsiva, e lo libera da ogni manipolazione cromatica del disegno, del grafismo e della composizione, tanto che la sua ricerca arriva a caratterizzarsi per l’uso esclusivo del rosso, tinta privilegiata, simbolo di sangue e al tempo stesso dell’elemento fuoco. La sua è una curiosità legata agli effetti del fuoco sulla materia e al riflesso della fiamma. Dice della sua opera: «...ci sono due colori nella mia opera, quello del fuoco, della caramellizzazione, della cremazione del nero o quello rosso della pittura dei monocromi».
Dai tableaux clous (quadri chiodi), che essendo ricoperti di vernice rappresentano perfettamente le fiamme, ai tableaux fils de fer (quadri fil di ferro), ai dessin de feu (disegni di fuoco) o ancora i parcours d'allumettes (percorsi di fiammiferi), fino ad arrivare alle performance dei pianoforti dati alle fiamme che risalgono al 1988, alle automobili bruciate e le semema degli anni novanta.
Per la mostra di Padova, l'artista ha realizzato una serie di opere pittoriche e scultoree inedite che verranno esposte per la prima volta al pubblico nella centralissima Piazza Cavour, vicino allo storico Caffè Pedrocchi.
Inoltre, durante l'inaugurazione della mostra patavina, Aubertin si esibirà in una delle sue celebri performance bruciando alcuni “oggetti” di fronte al pubblico.
Come sperimentato nelle ultime grandi mostre dedicate a Mimmo Rotella ed a Jacques Villeglé anche per questa retrospettiva di Bernard Aubertin si è deciso di utilizzare due spazi espositivi: la Galleria Cavour di Piazza Cavour e la sede della Galleria C.D.STUDIO d'Arte di via M. Buonarroti 131.
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