BACKSTAGE. Mimmo Cattarinich e la magia del fotografo di scena
![Mimmo Cattarinich, Maria Callas e Pier Paolo Pasolini sul set di "Medea", 1969. Courtesy Associazione Culturale Mimmo Cattarinich Mimmo Cattarinich, Maria Callas e Pier Paolo Pasolini sul set di "Medea", 1969. Courtesy Associazione Culturale Mimmo Cattarinich](http://www.arte.it/foto/600x450/16/146631-unnamed-3.jpg)
Mimmo Cattarinich, Maria Callas e Pier Paolo Pasolini sul set di "Medea", 1969. Courtesy Associazione Culturale Mimmo Cattarinich
Dal 09 Febbraio 2024 al 16 Giugno 2024
Abano Terme | Padova
Luogo: Museo Villa Bassi Rathgeb
Indirizzo: Via Appia Monterosso 52
Curatori: Dominique Lora
Enti promotori:
- Comune di Abano Terme – Museo Villa Bassi Rathgeb
I volti di grandi attori e registi della storia del cinema internazionale come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Anthony Quinn, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi, Capucine, Catherine Deneuve, Roberto Benigni, Claudia Cardinale, Maria Callas ma anche protagonisti contemporanei come Giuseppe Tornatore, Pedro Almodovar, Antonio Banderas, Javier Bardem, Isabelle Huppert, Rupert Everett, Rutger Hauer, Carlo Verdone, Monica Bellucci, Natalie Portman e Penelope Cruz sono soltanto alcuni dei protagonisti delle fotografie di Mimmo Cattarinich, al quale il Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme dedica dal 9 febbraio al 16 giugno 2024 la mostra BACKSTAGE. Mimmo Cattarinich e la magia del fotografo di scena a cura di Dominique Lora. 100 fotografie provenienti dall’immenso archivio dell’Associazione culturale Mimmo Cattarinich di Roma, capaci di raccontare la storia del cinema italiano e internazionale dagli anni Sessanta ai giorni nostri.
Cinema e fotografia, linguaggi visivi nati quasi simultaneamente, da sempre condividono e scambiano tecniche narrative e ispirazioni estetiche, generando quella complessa rete di rapporti che stimola sperimentazione e creatività, una dicotomia narrativa nata da un dialogo naturale in cui immaginario, ispirazione e sovversione sono atti di reciprocità e di scambio. La fotografia documenta il cinema e ne rivela il gesto celato, l’emozione rubata, ritraendo in immagini istanti di vita dietro le quinte: è un linguaggio complementare capace di mettere a nudo i soggetti, svelandone i misteri e raccontandone la vulnerabilità.
Guardare il cinema attraverso l’obiettivo del fotografo di scena è un’esperienza complessa, interdisciplinare e organizzata attorno a tre grandi soggetti che, smascherando la finzione cinematografica, rivelano tutta l’essenza umanistica di questa ricerca: la rappresentazione del reale dietro le quinte, il ritratto dell’attore all’interno e oltre la scena e il rapporto tra cinema e arte.
Ad accomunare i soggetti ritratti da Mimmo Cattarinich è la tensione alla diversità: alterazioni corporee, atteggiamenti di sfida o di esibizione, caratteristiche che contribuiscono a renderli veri, trasparenti e vulnerabili. Il fotografo traspone su pellicola sogni ed emozioni dei singoli individui, rivelandone la realtà presente e le aspirazioni.
Prodotta da Glocal Project Consulting
In collaborazione con CoopCulture e con Associazione culturale Mimmo Cattarinich
Mimmo Cattarinich (Roma, 1937 – 2017) si può definire uno degli autori italiani che hanno forgiato la storia della fotografia cinematografica italiana e internazionale. Nel suo lavoro è evidente una cifra stilistica che culturalmente va oltre il suo essere italiano, offrendoci uno straordinario mosaico di immagini che ricostruisce epoche, tendenze ed evoluzioni della società occidentale dal dopoguerra ai giorni nostri. I suoi scatti, pubblicati su importanti riviste italiane e straniere, offrono uno spaccato significativo sulla fabbrica dei sogni Made in Italy.
Cinema e fotografia, linguaggi visivi nati quasi simultaneamente, da sempre condividono e scambiano tecniche narrative e ispirazioni estetiche, generando quella complessa rete di rapporti che stimola sperimentazione e creatività, una dicotomia narrativa nata da un dialogo naturale in cui immaginario, ispirazione e sovversione sono atti di reciprocità e di scambio. La fotografia documenta il cinema e ne rivela il gesto celato, l’emozione rubata, ritraendo in immagini istanti di vita dietro le quinte: è un linguaggio complementare capace di mettere a nudo i soggetti, svelandone i misteri e raccontandone la vulnerabilità.
Guardare il cinema attraverso l’obiettivo del fotografo di scena è un’esperienza complessa, interdisciplinare e organizzata attorno a tre grandi soggetti che, smascherando la finzione cinematografica, rivelano tutta l’essenza umanistica di questa ricerca: la rappresentazione del reale dietro le quinte, il ritratto dell’attore all’interno e oltre la scena e il rapporto tra cinema e arte.
Ad accomunare i soggetti ritratti da Mimmo Cattarinich è la tensione alla diversità: alterazioni corporee, atteggiamenti di sfida o di esibizione, caratteristiche che contribuiscono a renderli veri, trasparenti e vulnerabili. Il fotografo traspone su pellicola sogni ed emozioni dei singoli individui, rivelandone la realtà presente e le aspirazioni.
Prodotta da Glocal Project Consulting
In collaborazione con CoopCulture e con Associazione culturale Mimmo Cattarinich
Mimmo Cattarinich (Roma, 1937 – 2017) si può definire uno degli autori italiani che hanno forgiato la storia della fotografia cinematografica italiana e internazionale. Nel suo lavoro è evidente una cifra stilistica che culturalmente va oltre il suo essere italiano, offrendoci uno straordinario mosaico di immagini che ricostruisce epoche, tendenze ed evoluzioni della società occidentale dal dopoguerra ai giorni nostri. I suoi scatti, pubblicati su importanti riviste italiane e straniere, offrono uno spaccato significativo sulla fabbrica dei sogni Made in Italy.
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Leonardo Meoni. Gli altri colori purtroppo, sono tutti caduti