Translate (traduzioni letterarie). Personale di Umberto Koso Lodigiani
![Umberto Koso Lodigiani, Graffito Umberto Koso Lodigiani, Graffito](http://www.arte.it/foto/600x450/ea/27393-Graffito_sl.jpg)
Umberto Koso Lodigiani, Graffito
Dal 12 Dicembre 2014 al 19 Gennaio 2015
Napoli
Luogo: V&V drink art
Indirizzo: via Merliani 51
Curatori: Valeria Viscione
E-Mail info: valeriaviscione@gmail.com
Si inaugura venerdì 12 dicembre, alle 19.30, la mostra “Translate (traduzioni letterarie). Personale di Umberto Koso Lodigiani”. La mostra a cura di Valeria Viscione sarà visitabile fino al 19 gennaio negli spazi espositivi del V&V drink art di via Merliani 51 a Napoli.
Umberto Koso Lodigiani nasce a Napoli nel 1982, inizia a dipingere con gli spray nel 1997. Agli inizi si ispira all’old school americana e comincia ad esprimersi disegnando per strada e sui treni. Il suo stile simmetrico, dalla precisione maniacale, ha avuto un forte cambiamento dopo l'esperienza della “L.A. Gold Rush” a Los Angeles nel 2009. L'estate successiva partecipa al “Meeting of Styles” di New York, presso i “Five Points” mecca dei graffiti internazionali, dove si confronta con i migliori writer americani ed europei.
Le opere di Umberto Koso Lodigiani sono ispirate dai graffiti, dall’arte metropolitana e dall’ambiente che lo circonda. Come appartenente al movimento del “Post-graffitismo” si pone l’obbiettivo di trasferire dal muro alla tela i propri elaborati, accostando al concetto di arte pubblica, realizzazioni private. L’aura underground della strada dove dipinge si trasmette sulla tela, mantenendo un filone classico e una gestualità personale pur vivendo una condizione di sperimentazione continua.
Translate (traduzioni letterarie) di Umberto Koso Lodigiani mette in mostra il mondo dei graffiti tradotto in chiave contemporanea. Un codice di strada, il lettering dei graffiti spesso incompreso, a volte elogiato, altre punito, in questa mostra viene tradotto in arte (chiave) contemporanea, comprensibile a chi sa accettare una risposta emozionale più che razionale. La traduzione è quella dal linguaggio “pubblico” della strada, spesso fatto di gesti, intese, consuetudini, tradizioni (che lo rendono incomprensibile al fruitore comune) al linguaggio “privato” contemporaneo. I graffiti dalla strada si plasmano su tela, riadattandosi agli spazi e ai luoghi, accettando il compromesso del “trasporto” ma mantenendo il flow e l’aurea underground. Colori, forme intrecci e sfumature si presentano in chiave contemporanea, come a fissare un momento in particolare della loro esistenza. L’evoluzione dei graffiti su tela, un percorso molto personale, una strada da costruire passo dopo passo, tra contraddizioni, elogi, critiche e voglia di fare.
Umberto Koso Lodigiani ha partecipato a diverse mostre internazionali, tra le quali la 55ª Biennale di Venezia all’interno del progetto “Back 2 Back to Biennale”. Collabora con alcuni brand prestigiosi come: Tim, Ceres, Eastpak, Converse, Camel, Adidas, Vans, Reebok e promuove e realizza progetti legati alla cultura della spray art.
E’ socio fondatore dell'Associazione Bereshit, la prima ACU (Associazione per la creatività urbana) campana, con la quale dal 1999 organizza eventi internazionali di graffiti.
Umberto Koso Lodigiani nasce a Napoli nel 1982, inizia a dipingere con gli spray nel 1997. Agli inizi si ispira all’old school americana e comincia ad esprimersi disegnando per strada e sui treni. Il suo stile simmetrico, dalla precisione maniacale, ha avuto un forte cambiamento dopo l'esperienza della “L.A. Gold Rush” a Los Angeles nel 2009. L'estate successiva partecipa al “Meeting of Styles” di New York, presso i “Five Points” mecca dei graffiti internazionali, dove si confronta con i migliori writer americani ed europei.
Le opere di Umberto Koso Lodigiani sono ispirate dai graffiti, dall’arte metropolitana e dall’ambiente che lo circonda. Come appartenente al movimento del “Post-graffitismo” si pone l’obbiettivo di trasferire dal muro alla tela i propri elaborati, accostando al concetto di arte pubblica, realizzazioni private. L’aura underground della strada dove dipinge si trasmette sulla tela, mantenendo un filone classico e una gestualità personale pur vivendo una condizione di sperimentazione continua.
Translate (traduzioni letterarie) di Umberto Koso Lodigiani mette in mostra il mondo dei graffiti tradotto in chiave contemporanea. Un codice di strada, il lettering dei graffiti spesso incompreso, a volte elogiato, altre punito, in questa mostra viene tradotto in arte (chiave) contemporanea, comprensibile a chi sa accettare una risposta emozionale più che razionale. La traduzione è quella dal linguaggio “pubblico” della strada, spesso fatto di gesti, intese, consuetudini, tradizioni (che lo rendono incomprensibile al fruitore comune) al linguaggio “privato” contemporaneo. I graffiti dalla strada si plasmano su tela, riadattandosi agli spazi e ai luoghi, accettando il compromesso del “trasporto” ma mantenendo il flow e l’aurea underground. Colori, forme intrecci e sfumature si presentano in chiave contemporanea, come a fissare un momento in particolare della loro esistenza. L’evoluzione dei graffiti su tela, un percorso molto personale, una strada da costruire passo dopo passo, tra contraddizioni, elogi, critiche e voglia di fare.
Umberto Koso Lodigiani ha partecipato a diverse mostre internazionali, tra le quali la 55ª Biennale di Venezia all’interno del progetto “Back 2 Back to Biennale”. Collabora con alcuni brand prestigiosi come: Tim, Ceres, Eastpak, Converse, Camel, Adidas, Vans, Reebok e promuove e realizza progetti legati alla cultura della spray art.
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