Filippo Tincolini. Fuori misura, nella misura
Dal 01 Agosto 2024 al 30 Agosto 2024
Capri | Napoli
Luogo: Liquid Art System
Indirizzo: Piazzetta Umberto I
"Fuori misura, nella misura" è il titolo della mostra/evento che Filippo Tincolini inaugura a Capri il 1 Agosto grazie alla collaborazione con Liquid Art System, da anni promulgatrice di installazioni di arte pubblica con interventi artistici studiati per le aree più iconiche dell'isola, come la celebre Piazzetta Umberto I.
L'opera, una monumentale scultura di oltre 4 metri collocata a due passi dal Campanile, raffigura un astronauta in piedi a braccia conserte, emblema di una profonda dualità: il desiderio insaziabile dell'umanità di varcare le soglie dell'ignoto ed il richiamo ineludibile delle nostre origini terrene.
Tincolini porta in scena l'avatar dell'esploratore moderno che racchiude una tensione propria dell'animo umano: la propensione a cercare nuovi mondi e la necessità ancestrale di rimanere ancorati alla realtà tangibile del suolo che ci nutre.
Foglie e fiori emergono così dallo “Spaceman” svelando una vitalità che trascende i confini del tessuto tecnologico della tuta spaziale, un richiamo a non perdere di vista la nostra essenza mentre ci proiettiamo nelle dimensioni astratte dell'esplorazione spaziale, metafora dell’interdipendenza tra l’aspirazione umana e le radici ambientali.
L'astronauta, simbolo della cultura pop e sintesi di progresso tecnologico e avventure fantascientifiche, viene rappresentato attraverso la resina, ed un'aura "shine".
Questa scultura, attraverso il suo medium e la sua estetica, parla il linguaggio dell'epoca attuale, un'era definita dall'immediatezza visiva. Il colore fluo non solo cattura l'occhio ma invoca il dinamismo e l'energia della cultura contemporanea, riflettendo il modo in cui la tecnologia illumina e talvolta sovrasta il nostro mondo naturale.
L'installazione open-air in Piazzetta sarà accompagnata da una esposizione nella sede centrale della Liquid Art System , in Via Vittorio Emanuele 56.
In mostra, oltre ad altri esemplari di Spaceman sempre in resina in varie misure, le recenti opere della serie “Flowered Soul”, in marmo, con evidenti richiami all'arte classica. Foglie e fiori, che emergono con prepotenza da corpi classicheggianti e dalle tute degli astronauti, metafora della forza vitale.
Le opere di Filippo Tincolini vivono dell’incontro tra la cura estetica, nel rispetto dei canoni della scultura classica e le tradizioni millenarie dei laboratori di Carrara e lo stupore di fronte a qualcosa “altro da noi” che, venendoci incontro, ci interroga e ci interpella, offrendoci una possibile via d'uscita dal labirinto della vita.
La «misura» è nella profonda conoscenza storico-artistica “frutto” del percorso formativo accademico e dell’incessante studio e ricerca che accompagnano Filippo Tincolini, artista che ha acquisito nel corso degli anni una dimestichezza con le varie tecniche e tecnologie applicabili alla produzione plastica senza mai smettere di sperimentare.
«Fuori misura» perché si assume la responsabilità di dare risposta alle domande che da sempre ci poniamo nel nostro “essere al mondo” e utilizza la scultura come strumento di indagine dell’esistente.
«Le mie sculture – dichiara Filippo Tincolini - raccontano di una società soffocata e schiacciata ma anche della sua determinazione e delle sue lotte. La mia intenzione è provocare una riflessione . L’arte svolge un ruolo essenziale nella protesta, in grado di stimolare la consapevolezza. L’artista è una figura centrale all’interno della società, ha l’opportunità di esprimere la propria visione del mondo attraverso la propria arte. Le mie opere sono un invito a sognare e immaginare, mirando a creare una realtà che rifletta la nostra più profonda essenza».
L’installazione in Piazzetta resterà esposta fino al 30 Ottobre, mentre l’esposizione in galleria sarà visitabile fino al 30 settembre.
Filippo Tincolini ha conseguito la laurea in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2001, dove ha sviluppato la sua passione per l’arte e la scultura.
In qualità di fondatore di TorArt, Tincolini si impegna nella ricerca e sperimentazione, collaborando con artisti internazionali per esplorare le possibilità offerte dalla fusione tra tecnologia e tradizione artistica. Il suo lavoro riflette un equilibrio tra estetica classica e innovazione tecnologica, con opere che esplorano le sfide e le meraviglie del mondo contemporaneo.
Le opere di Tincolini si distinguono per il loro intreccio tra estetica classica e innovazione tecnologica. Attraverso la scultura, esplora le possibilità offerte dalle nuove tecnologie senza trascurare gli insegnamenti della scultura classica.
Il suo lavoro si inserisce nella contemporaneità della vita umana, narrando storie uniche e coinvolgenti. Le opere di Filippo sono state esposte in numerose mostre nazionali e internazionali, sia in rinomate gallerie che in istituzioni artistiche di prestigio.
La sua scultura si distingue per la sua capacità di combinare maestria artistica e narrativa coinvolgente, suscitando riflessioni e emozioni nei visitatori.
È autore di diverse pubblicazioni e articoli su riviste specializzate, dove condivide la sua visione artistica e le sue riflessioni sulla scultura e sull’arte contemporanea. Oltre alla sua attività artistica, ha tenuto conferenze, partecipato a workshop e contribuito a progetti culturali di vario genere, sempre con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e l’apprezzamento dell’arte nella società contemporanea.
L'opera, una monumentale scultura di oltre 4 metri collocata a due passi dal Campanile, raffigura un astronauta in piedi a braccia conserte, emblema di una profonda dualità: il desiderio insaziabile dell'umanità di varcare le soglie dell'ignoto ed il richiamo ineludibile delle nostre origini terrene.
Tincolini porta in scena l'avatar dell'esploratore moderno che racchiude una tensione propria dell'animo umano: la propensione a cercare nuovi mondi e la necessità ancestrale di rimanere ancorati alla realtà tangibile del suolo che ci nutre.
Foglie e fiori emergono così dallo “Spaceman” svelando una vitalità che trascende i confini del tessuto tecnologico della tuta spaziale, un richiamo a non perdere di vista la nostra essenza mentre ci proiettiamo nelle dimensioni astratte dell'esplorazione spaziale, metafora dell’interdipendenza tra l’aspirazione umana e le radici ambientali.
L'astronauta, simbolo della cultura pop e sintesi di progresso tecnologico e avventure fantascientifiche, viene rappresentato attraverso la resina, ed un'aura "shine".
Questa scultura, attraverso il suo medium e la sua estetica, parla il linguaggio dell'epoca attuale, un'era definita dall'immediatezza visiva. Il colore fluo non solo cattura l'occhio ma invoca il dinamismo e l'energia della cultura contemporanea, riflettendo il modo in cui la tecnologia illumina e talvolta sovrasta il nostro mondo naturale.
L'installazione open-air in Piazzetta sarà accompagnata da una esposizione nella sede centrale della Liquid Art System , in Via Vittorio Emanuele 56.
In mostra, oltre ad altri esemplari di Spaceman sempre in resina in varie misure, le recenti opere della serie “Flowered Soul”, in marmo, con evidenti richiami all'arte classica. Foglie e fiori, che emergono con prepotenza da corpi classicheggianti e dalle tute degli astronauti, metafora della forza vitale.
Le opere di Filippo Tincolini vivono dell’incontro tra la cura estetica, nel rispetto dei canoni della scultura classica e le tradizioni millenarie dei laboratori di Carrara e lo stupore di fronte a qualcosa “altro da noi” che, venendoci incontro, ci interroga e ci interpella, offrendoci una possibile via d'uscita dal labirinto della vita.
La «misura» è nella profonda conoscenza storico-artistica “frutto” del percorso formativo accademico e dell’incessante studio e ricerca che accompagnano Filippo Tincolini, artista che ha acquisito nel corso degli anni una dimestichezza con le varie tecniche e tecnologie applicabili alla produzione plastica senza mai smettere di sperimentare.
«Fuori misura» perché si assume la responsabilità di dare risposta alle domande che da sempre ci poniamo nel nostro “essere al mondo” e utilizza la scultura come strumento di indagine dell’esistente.
«Le mie sculture – dichiara Filippo Tincolini - raccontano di una società soffocata e schiacciata ma anche della sua determinazione e delle sue lotte. La mia intenzione è provocare una riflessione . L’arte svolge un ruolo essenziale nella protesta, in grado di stimolare la consapevolezza. L’artista è una figura centrale all’interno della società, ha l’opportunità di esprimere la propria visione del mondo attraverso la propria arte. Le mie opere sono un invito a sognare e immaginare, mirando a creare una realtà che rifletta la nostra più profonda essenza».
L’installazione in Piazzetta resterà esposta fino al 30 Ottobre, mentre l’esposizione in galleria sarà visitabile fino al 30 settembre.
Filippo Tincolini ha conseguito la laurea in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2001, dove ha sviluppato la sua passione per l’arte e la scultura.
In qualità di fondatore di TorArt, Tincolini si impegna nella ricerca e sperimentazione, collaborando con artisti internazionali per esplorare le possibilità offerte dalla fusione tra tecnologia e tradizione artistica. Il suo lavoro riflette un equilibrio tra estetica classica e innovazione tecnologica, con opere che esplorano le sfide e le meraviglie del mondo contemporaneo.
Le opere di Tincolini si distinguono per il loro intreccio tra estetica classica e innovazione tecnologica. Attraverso la scultura, esplora le possibilità offerte dalle nuove tecnologie senza trascurare gli insegnamenti della scultura classica.
Il suo lavoro si inserisce nella contemporaneità della vita umana, narrando storie uniche e coinvolgenti. Le opere di Filippo sono state esposte in numerose mostre nazionali e internazionali, sia in rinomate gallerie che in istituzioni artistiche di prestigio.
La sua scultura si distingue per la sua capacità di combinare maestria artistica e narrativa coinvolgente, suscitando riflessioni e emozioni nei visitatori.
È autore di diverse pubblicazioni e articoli su riviste specializzate, dove condivide la sua visione artistica e le sue riflessioni sulla scultura e sull’arte contemporanea. Oltre alla sua attività artistica, ha tenuto conferenze, partecipato a workshop e contribuito a progetti culturali di vario genere, sempre con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e l’apprezzamento dell’arte nella società contemporanea.
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