Verso la “Grande Brera”: Palazzo Citterio. Progetti in mostra
![Verso la “Grande Brera”: Palazzo Citterio. Progetti in mostra, Triennale di Milano Verso la “Grande Brera”: Palazzo Citterio. Progetti in mostra, Triennale di Milano](http://www.arte.it/foto/600x450/eb/19525-4x3_brera.jpg)
Verso la “Grande Brera”: Palazzo Citterio. Progetti in mostra, Triennale di Milano
Dal 22 Gennaio 2014 al 30 Marzo 2014
Milano
Luogo: Triennale di Milano / MAXXI Roma
Indirizzo: via Alemagna 6, Milano / via Guido Reni 4a, Roma
Orari: da martedì a domenica 10.30-20.30; giovedi 10.30-23
Enti promotori:
- MiBACT
- La Triennale di Milano
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 802941
E-Mail info: manuela.rossi@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.lombardia.beniculturali.it/
Martedì 21 gennaio alle ore 11.30 a Milano il Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, Caterina Bon Valsassina e il Presidente della Triennale di Milano, Claudio De Albertis, con il Presidente della Commissione aggiudicatrice gara Palazzo Citterio, Margherita Guccione, presentano la mostra dei progetti elaborati per la gara europea relativa all’assegnazione dei lavori di rifunzionalizzazione e di restauro di Palazzo Citterio e il volume “Palazzo Citterio. Progetti in mostra”, edito da Skira, dove confluiscono, arricchiti da introduzioni che contestualizzano i lavori, le immagini dei progetti presentati.
La mostra è visitabile alla Triennale di Milano fino al 16 febbraio e sarà successivamente ospitata a Roma al MAXXI dal 6 al 30 marzo 2014.
Palazzo Citterio fu acquisito dallo Stato nel 1972 e da allora si parla del suo recupero e del progetto “Grande Brera” che ne intende fare sia la sede espositiva delle collezioni permanenti del Novecento della Pinacoteca di Brera, che di manifestazioni e mostre temporanee. Quarant’anni di intenzioni e di progetti non passano invano.
Realizzazioni parziali, interruzioni forzate, riprese dei lavori a distanza di anni hanno lasciato i loro segni sul corpo dell’edificio, alcuni forti, incancellabili, altri presto obsoleti o intaccati dal mancato utilizzo. Insomma, una grande opera incompiuta che merita il pieno reinserimento di questo complesso monumentale nella vita e nelle attività culturali della città di Milano.
Dal dicembre 2012, la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia ha messo a gara la parte più significativa dei finanziamenti disponibili per il restauro di palazzo Citterio.
Dopo una prima fase di selezione di ventinove concorrenti che hanno fatto domanda di partecipazione, si è passati alla seconda fase in cui tredici hanno presentato l’offerta per l’appalto integrato (progetto definitivo e lavori).
Il profilarsi di una soluzione crea aspettative e genera curiosità sui possibili approcci a un problema architettonico non facile ma affascinante, sulle risposte date a quesiti tante volte rimasti senza esito.
La mostra illustra la storia dell’edificio a partire dalle grandi opere di demolizione e ricostruzione intraprese negli anni ’70 fino alla configurazione attuale e agli aspetti salienti del progetto preliminare posto a base di gara (progettisti: arch. Alberto Artioli e arch. Annamaria Terafina).
L’allestimento intende ricreare l’atmosfera degli studi professionali coinvolti; aggirandosi tra i tavoli sarà possibile paragonare rifunzionalizzazioni dell’esistente e soluzioni per il domani attraverso una selezione delle immagini più significative dei grafici architettonici per caratterizzare scelte progettuali e di stile di ciascun concorrente.
Professionisti, studenti e semplici cittadini potranno così conoscere le proposte nate attorno ad un tema architettonico irto di difficoltà, metterle a confronto e farsi una personale opinione.
La mostra è visitabile alla Triennale di Milano fino al 16 febbraio e sarà successivamente ospitata a Roma al MAXXI dal 6 al 30 marzo 2014.
Palazzo Citterio fu acquisito dallo Stato nel 1972 e da allora si parla del suo recupero e del progetto “Grande Brera” che ne intende fare sia la sede espositiva delle collezioni permanenti del Novecento della Pinacoteca di Brera, che di manifestazioni e mostre temporanee. Quarant’anni di intenzioni e di progetti non passano invano.
Realizzazioni parziali, interruzioni forzate, riprese dei lavori a distanza di anni hanno lasciato i loro segni sul corpo dell’edificio, alcuni forti, incancellabili, altri presto obsoleti o intaccati dal mancato utilizzo. Insomma, una grande opera incompiuta che merita il pieno reinserimento di questo complesso monumentale nella vita e nelle attività culturali della città di Milano.
Dal dicembre 2012, la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia ha messo a gara la parte più significativa dei finanziamenti disponibili per il restauro di palazzo Citterio.
Dopo una prima fase di selezione di ventinove concorrenti che hanno fatto domanda di partecipazione, si è passati alla seconda fase in cui tredici hanno presentato l’offerta per l’appalto integrato (progetto definitivo e lavori).
Il profilarsi di una soluzione crea aspettative e genera curiosità sui possibili approcci a un problema architettonico non facile ma affascinante, sulle risposte date a quesiti tante volte rimasti senza esito.
La mostra illustra la storia dell’edificio a partire dalle grandi opere di demolizione e ricostruzione intraprese negli anni ’70 fino alla configurazione attuale e agli aspetti salienti del progetto preliminare posto a base di gara (progettisti: arch. Alberto Artioli e arch. Annamaria Terafina).
L’allestimento intende ricreare l’atmosfera degli studi professionali coinvolti; aggirandosi tra i tavoli sarà possibile paragonare rifunzionalizzazioni dell’esistente e soluzioni per il domani attraverso una selezione delle immagini più significative dei grafici architettonici per caratterizzare scelte progettuali e di stile di ciascun concorrente.
Professionisti, studenti e semplici cittadini potranno così conoscere le proposte nate attorno ad un tema architettonico irto di difficoltà, metterle a confronto e farsi una personale opinione.
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