Vere finzioni
![Carmelo Bongiorno, Green Car, (dalla serie «Forbidden Colors»), 2007 Carmelo Bongiorno, Green Car, (dalla serie «Forbidden Colors»), 2007](http://www.arte.it/foto/600x450/ac/25853-_Carmelo_Bongiorno_Green_Car_dalla_serie_Forbidden_Colors_2007.jpg)
© Carmelo Bongiorno | Carmelo Bongiorno, Green Car, (dalla serie «Forbidden Colors»), 2007
Dal 04 Novembre 2014 al 22 Novembre 2014
Milano
Luogo: Spazio Ostrakon
Indirizzo: via Pastrengo 15
Orari: da martedì a sabato 15,30-19,30
Curatori: Pio Tarantini
Telefono per informazioni: +39 331 2565640
E-Mail info: info@spazioostrakon.it
Sito ufficiale: http://www.spazioostrakon.it
Il progetto espositivo Vere finzioni, a cura di Pio Tarantini, raccoglie le opere di alcuni affermati fotografi italiani sul tema dell’ambiguità della rappresentazione nel linguaggio fotografico. I fotografi coinvolti nel progetto sono stati scelti seguendo una esigenza di molteplicità di linguaggi, che rappresentano alcune delle possibilità espressive della fotografia.
Le opere dei 17 fotografi e fotografe coinvolti − 16 dei quali con consolidate storie professionali e artistiche più una giovane promessa − configurano un percorso che si articola in tre momenti metodici e stilistici procedenti da un impianto strettamente realistico a uno completamente inventato: il Realismo allusivo, Visioni e Finzioni. Al primo gruppo, il Realismo allusivo, fanno capo gli autori che nella descrizione mimetica del mondo fanno intravedere altre situazioni, altri messaggi. Appartengono a questo ambito del linguaggio, naturalmente all’interno di questo progetto, Giampietro Agostini, Carlo Garzia, Paola Mattioli, Cristina Omenetto, Francesco Radino e Alessandro Vicario.
Sotto il titolo di Visioni sono inseriti quegli autori che, partendo dalla descrizione di impianto realistico, approdano a risultati poco mimetici, dal sapore onirico o fortemente simbolico: si tratta delle opere di Nunzio Battaglia, Carmelo Bongiorno, Margherita Del Piano, Cosmo Laera e Roberto Toja. Infine nella terza tappa, Finzioni, di questo immaginario percorso dal realismo alla totale finzione, troviamo le opere di quegli autori che ricorrono palesemente e direttamente alla manipolazione, alla messa in scena, come chiave di lettura del mondo: Alice Caracciolo, Luigi Erba, Gianni Maffi, Occhiomagico, Pio Tarantini e Ennio Vicario.
Le opere dei 17 fotografi e fotografe coinvolti − 16 dei quali con consolidate storie professionali e artistiche più una giovane promessa − configurano un percorso che si articola in tre momenti metodici e stilistici procedenti da un impianto strettamente realistico a uno completamente inventato: il Realismo allusivo, Visioni e Finzioni. Al primo gruppo, il Realismo allusivo, fanno capo gli autori che nella descrizione mimetica del mondo fanno intravedere altre situazioni, altri messaggi. Appartengono a questo ambito del linguaggio, naturalmente all’interno di questo progetto, Giampietro Agostini, Carlo Garzia, Paola Mattioli, Cristina Omenetto, Francesco Radino e Alessandro Vicario.
Sotto il titolo di Visioni sono inseriti quegli autori che, partendo dalla descrizione di impianto realistico, approdano a risultati poco mimetici, dal sapore onirico o fortemente simbolico: si tratta delle opere di Nunzio Battaglia, Carmelo Bongiorno, Margherita Del Piano, Cosmo Laera e Roberto Toja. Infine nella terza tappa, Finzioni, di questo immaginario percorso dal realismo alla totale finzione, troviamo le opere di quegli autori che ricorrono palesemente e direttamente alla manipolazione, alla messa in scena, come chiave di lettura del mondo: Alice Caracciolo, Luigi Erba, Gianni Maffi, Occhiomagico, Pio Tarantini e Ennio Vicario.
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