To keep at bay
![Stefano Canto, Archeologia dell'effimero, 2016, cemento Stefano Canto, Archeologia dell'effimero, 2016, cemento](http://www.arte.it/foto/600x450/82/73239-01_Stefano_Canto_Archeologia_dell_effimero_2016_cemento.jpg)
Stefano Canto, Archeologia dell'effimero, 2016, cemento
Dal 11 Gennaio 2018 al 10 Febbraio 2018
Milano
Luogo: Galleria Bianconi
Indirizzo: via Lecco 20
Orari: 10:30-13 / 14:30-19 e su appuntamento. Chiuso domenica
Curatori: Lorenzo Madaro
Telefono per informazioni: +39 02 22228336
E-Mail info: info@galleriabianconi.com
Sito ufficiale: http://www.galleriabianconi.com
To keep at bay, ovvero Mantenere le distanze, è l’ironico titolo della mostra corale con cui si apre il 2018 della Galleria Bianconi. I protagonisti del progetto espositivo, attraverso differenti medium – dalla scultura all’arazzo, dalla pittura all’installazione – costruiscono, ribaltano e decostruiscono frammenti di realtà, recuperando forme, percezioni e progettualità da sconfinati repertori.
Il titolo è da intendere in un senso paradossale, poiché le opere dei giovani artisti invitati saranno parte integrante di un allestimento dinamico, all’insegna del dialogo, che consentirà al pubblico di immergersi nelle loro ricerche, privilegiando connessioni tra percorsi differenti e discordi, favorendo la stretta relazione tra il pubblico e le opere. Ogni artista è presente con uno o più lavori di grandi dimensioni e altri interventi.
Le distanze a cui si fa riferimento sono anche le differenti prospettive con cui gli artisti invitati offrono specifici sguardi sul medium che costituisce la propria personale ricerca: la mostra si caratterizza quindi come un arcipelago in cui i generi si mescolano. Il percorso diviene così policentrico, rivelando un allestimento di analogie, inciampi, vuoti, progettualità e rivelazioni inattese.
Gli artisti – tutti nati tra la fine degli anni Settanta e il decennio successivo – generano, attraverso una dialettica coesistenza delle differenze, una convivenza tra opere, che dialogheranno a distanza più o meno ravvicinata.
Le opere in mostra, relative alla più recente produzione degli artisti coinvolti (la maggior parte sono state realizzate nel 2017), sono inedite o reinstallate e ripensate per il progetto espositivo, ribadendo il ruolo della galleria come spazio di osservazione sulle ricerche della stretta contemporaneità e come luogo di sperimentazione sui linguaggi del presente.
Opening: 11 gennaio 2018 ore 18
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