Sotto l'ombra del Moro. La Sala delle Asse

© Ranzani 2015 / Comune di Milano - tutti i diritti riservati - Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco di Milano | Leonardo da Vinci, Decorazione pittorica della Sala delle Asse: Monocromo, 1498 circa, Dipinto murale (Particolare), Milano, Castello Sforzesco

 

Dal 16 Maggio 2019 al 12 Gennaio 2020

Milano

Luogo: Castello Sforzesco, Museo d’Arte Antica, Sala delle Asse

Indirizzo: piazza Castello

Curatori: Francesca Tasso, Michela Palazzo

Enti promotori:

  • Comune di Milano
  • Direzione Cultura
  • Area Soprintendenza Castello
  • Musei Archeologici e Musei Storici

Sito ufficiale: http://www.leonardocinquecento.it



Il Castello Sforzesco, nella Sala delle Asse di Leonardo, in occasione di Expo 2015 si è concluso il restauro del cosiddetto Monocromo. Il grande disegno raffigurante possenti radici che si insinuano in rocce ed il complesso recupero erano stati allora raccontati attraverso un’installazione multimediale che consentiva al pubblico un accesso parziale alla sala e la vista dell’opera di Leonardo al di là dei ponteggi.

In occasione delle celebrazioni del 2019, invece, i ponteggi verranno smontati totalmente. I visitatori potranno ammirare il Monocromo da vicino attraverso una tribuna e scoprire anche le molte porzioni di disegno preparatorio emerse durante la rimozione degli strati di scialbo dalle pareti. Nessuno, infatti, a parte gli addetti ai lavori, ha ancora potuto osservare a breve distanza tronchi, paesaggi, rami, foglie che continuano ad affiorare cambiando progressivamente la percezione della Sala. Leonardo per celebrare Ludovico Sforza detto il Moro non si limitò a ideare un suggestivo padiglione arboreo di gelsi.

Attraverso una scenografica installazione multimediale i visitatori saranno guidati nella lettura dello spazio integrale spostando l’attenzione dalla volta (molto compromessa dai restauri del passato e che sarà oggetto nel 2020 di un restauro specifico) alle pareti e scoprirà come Leonardo abbia qui sviluppato il suo concetto di imitazione della natura tanto da immaginare un sottobosco, case e colline all’orizzonte, al di là degli alberi: dalla stanza del Duca Sforza all’esterno, al territorio da lui governato.

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