Sguardi e Luoghi
Dal 31 Gennaio 2018 al 24 Marzo 2018
Milano
Luogo: VS Arte
Indirizzo: Via Appiani 1
Orari: Mar - Sab 15.30 - 19.30
Costo del biglietto: Ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 335 8004220
E-Mail info: info@vsarte.it
Sito ufficiale: http://www.vsarte.it/
La galleria VS Arte a Milano presenta dal 1° febbraio al 3 marzo la collettiva Sguardi e Luoghi che delinea, attraverso i lavori di quattro giovani artisti, Tarik Berber, Filippo Cristini, Max Gasparini e Tina Sgrò, un percorso figurativo contemporaneo incentrato sul binomio uomo e ambiente. Della figura umana, l'elemento cui viene rivolta maggiore attenzione è lo sguardo, come si evince dalle opere di Tarik Berber e Max Gasparini in dialogo con i luoghi, le architetture, gli spazi interni ed esterni rappresentati da Filippo Cristini e Tina Sgrò.
La tele di grandi dimensioni di Tarik Berber appartenenti alla serie Windsor Beauties ritraggono figure femminili la cui espressività è trasmessa soprattutto dai volti ed in particolare dagli sguardi o dalla loro negazione, occhi chiusi che comunicano stati d'animo. Le opere in mostra si ispirano ai ritratti della duchessa di York e delle sue amiche, realizzati da Sir Peter Lely, pittore olandese attivo in Inghilterra nella metà del Seicento, come si evince dai richiami ai drappeggi seicenteschi ripresi nei tessuti e negli abiti indossati.
La donna è protagonista anche delle opere di Max Gasparini che dipinge volti in primo piano e corpi, il cui realismo e la raffinatezza del dettaglio creano un forte contrasto con i supporti utilizzati, materiali di recupero tra cui sacchi di juta, vecchie lenzuola, cartone, lamiere di metallo ossidate dal tempo. I ritratti in bianco e nero affiorano ad occhi chiusi dalla ruggine della lastra metallica come in Argentum o prendono forma a colpi di spatola dalle macchie della tela precedentemente immersa nel colore nero, come si osserva nell'opera Ariel che cattura lo sguardo sognante di una giovane donna. Numerosi sono i rimandi alla mitologia e all'alchimia, tematiche a cui Gasparini rivolge la sua attenzione anche con l'inclusione di elementi e simboli.
Nel percorso espositivo alla figura umana si affianca la rappresentazione dei luoghi nella loro accezione di spazio sia reale che astratto.
Le grandi tele di Filippo Cristini caratterizzate dall'intensità del colore e da una spiccata matericità offrono visioni di spazi urbani, periferie, aree post-industriali e ambienti naturali, in cui la rappresentazione classica del paesaggio si fonde con quella dell'artista fatta di storia e ricordi. In mostra sono esposte opere d'ispirazione cinematografica come Il sogno Assiromilanese, una veduta urbana da cui emerge l'imponente architettura della Stazione Centrale di Milano, e La Zona, che raffigura un ampio spazio desertico ai confini della realtà.
Orientati alla dimensione onirica sono invece i luoghi di Tina Sgrò, siano essi ambienti familiari o scenari tratti da immagini e fotografie, dove il tempo appare sospeso. Si tratta di interni di abitazioni, salotti, camere, luoghi che appartengono all'inconscio dell'artista e da lei rielaborati tramite la pittura, in cui la presenza umana si percepisce soltanto dalle tracce delle sue azioni. Dettagli, come la posizione di una sedia nell'opera Noia, e oggetti di uso quotidiano, ad esempio i bicchieri sul tavolo in Bollicine, suggeriscono il passaggio di una figura uscita dalla scena, lasciando allo spazio il racconto della sua esistenza.
Tarik Berber, nato in Bosnia nel 1980, a causa della guerra jugoslava si trasferisce con la famiglia in Italia, prima a Bolzano e in seguito a Firenze dove si diploma all'Accademia di Belle Arti; dagli anni 2000 espone in numerosi spazi pubblici e privati in Italia e all'estero. Tra le principali personali si ricordano quelle presso il Museo Nazionale Villa Pisani di Strà (2006), la Galleria Nazionale della Bosnia Erzegovina a Sarajevo (2015), la ArtMoorHouse a Londra (2015), Aria Art Gallery a Firenze (2017); partecipa inoltre a numerose collettive e manifestazioni. Vive e lavora a Londra.
Max Gasparini nasce a Rovato (Brescia) nel 1970, frequenta il liceo artistico e in seguito si dedica al restauro di opere d'arte. Dal 2007 espone in mostre personali e collettive e partecipa a numerose fiere d'arte nelle principali città italiane e internazionali. Si ricordano le personali presso la Rocca Sforzesca di Soncino (2008), Palazzo Oddo ad Albenga (2011), Palazzo Zenobio a Venezia (2012), la Kips Gallery a New York (2013), la Galleria 29 arte a Bergamo (2015) e la performance in diretta streaming curata da Angela Madesani in occasione della Giornata del Contemporaneo 2017. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche italiane
Filippo Cristini, nato a Como nel 1989, si laurea in filosofia e frequenta lo studio dell'artista Giovanni Cerri. Dal 2009 partecipa a numerose collettive fra cui quella all'Istituto Italiano di Cultura di Osaka. Nel 2017 è presente con mostre personali presso la Galleria d'Arte Contemporanea Virgilio Guidi e Cortina Arte a Milano. Nello stesso anno sempre a Milano realizza la sua prima opera pubblica in occasione del rivestimento dei cantieri della metropolitana M4 ed espone nella collettiva alla Triennale. Vive e lavora a Milano.
Tina Sgrò, nata a Reggio Calabria nel 1972, dopo aver conseguito il diploma di pittura presso l'Accademia di Belle Arti, nel 2003 tiene la sua prima personale a Milano alla Galleria Magenta 52 e in seguito espone con mostre personali e collettive in diversi spazi pubblici e privati. Tra le personali più recenti si ricordano quella nel 2016 alla Galleria MAG di Como e nel 2017 alla Galleria Febo e Dafne di Torino. È finalista e vincitrice di premi a livello nazionale e sue opere sono presenti in collezioni pubbliche. Vive e lavora tra Reggio Calabria e Milano.
Inaugurazione: mercoledì 31 gennaio ore 18.30
Orari: Mar - Sab 15.30 - 19.30
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