Roberto Crippa. La volontà del fare
![Roberto Crippa, Totem, 1956, olio su tela, cm 80x60 Roberto Crippa, Totem, 1956, olio su tela, cm 80x60](http://www.arte.it/foto/600x450/7b/28941-_DSC0442_Totem_1956_olio_su_tela_cm_80x60.jpg)
Roberto Crippa, Totem, 1956, olio su tela, cm 80x60
Dal 24 Febbraio 2015 al 21 Marzo 2015
Milano
Luogo: Galleria Cortina
Indirizzo: via Mac Mahon 14/7
Curatori: Stefano Cortina
Telefono per informazioni: +39 02 33607236
E-Mail info: artecortina@artecortina.it
Sito ufficiale: http://www.cortinaarte.it/
La 700ª mostra della Galleria Cortina, in 53 anni di storia doveva essere celebrata dall’artista che più di ogni altro ha rappresentato la sua storia, dagli esordi al presente, di padre in figlio da Renzo Cortina a Stefano, da Roberto Crippa a Roberto Jr.
La scelta dell’artista, monzese di nascita ma milanese d’adozione e dalla storia e dal mondo altresì adottato era quasi obbligata. Roberto Crippa, uno dei più grandi artisti del dopoguerra, tra i primi firmatari del Manifesto Spazialista con Lucio Fontana nel 1950 viene presentato con un breve ma esauriente excursus della sua opera. Dai primigeni lavori geometrici, alle celebrate Spirali, ai Totem, ai Sugheri, alle Amiantiti. Un percorso fecondo che in poco più (o dovremmo dire, ahimè, solamente) di un ventennio, ha consacrato Crippa come il maestro del segno, della ricerca materica, della composizione, dell’azione creativa. La mostra è supportata da un catalogo che si avvale del contributo critico di Nicoletta Colombo, da un’intervista al figlio Roberto Crippa Jr realizzata da Susanne Capolongo, da uno scritto dello stesso Roberto Crippa del 1970 e da un’interessante biografia composta da Veronica Riva. L’incondizionato accesso alla documentazione e la fattiva collaborazione di Roberto Jr ha permesso a Stefano Cortina di realizzare e curare il complesso di mostra e catalogo, dove sarà interessante trovare foto personali finora inedite nell’ intento di mostrare l’uomo e le sue sfaccettature meno note accanto all’artista conclamato.
La scelta dell’artista, monzese di nascita ma milanese d’adozione e dalla storia e dal mondo altresì adottato era quasi obbligata. Roberto Crippa, uno dei più grandi artisti del dopoguerra, tra i primi firmatari del Manifesto Spazialista con Lucio Fontana nel 1950 viene presentato con un breve ma esauriente excursus della sua opera. Dai primigeni lavori geometrici, alle celebrate Spirali, ai Totem, ai Sugheri, alle Amiantiti. Un percorso fecondo che in poco più (o dovremmo dire, ahimè, solamente) di un ventennio, ha consacrato Crippa come il maestro del segno, della ricerca materica, della composizione, dell’azione creativa. La mostra è supportata da un catalogo che si avvale del contributo critico di Nicoletta Colombo, da un’intervista al figlio Roberto Crippa Jr realizzata da Susanne Capolongo, da uno scritto dello stesso Roberto Crippa del 1970 e da un’interessante biografia composta da Veronica Riva. L’incondizionato accesso alla documentazione e la fattiva collaborazione di Roberto Jr ha permesso a Stefano Cortina di realizzare e curare il complesso di mostra e catalogo, dove sarà interessante trovare foto personali finora inedite nell’ intento di mostrare l’uomo e le sue sfaccettature meno note accanto all’artista conclamato.
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