Robert Capa in Italia

Robert Capa, In coda per l'acqua in una via di Napoli, ottobre 1943

 

Dal 29 Gennaio 2015 al 22 Maggio 2015

Milano

Luogo: Spazio Oberdan

Indirizzo: viale Vittorio Veneto 2

Orari: da martedi a domenica 10-19.30

Curatori: Beatrix Lengyel

Enti promotori:

  • Ministero delle Risorse Umane d'Ungheria
  • Consolato Generale di Ungheria di Milano
  • Comune di Milano

Costo del biglietto: € 8.00 intero; € 6.50 ridotto per gruppi da 15, over 65, dai 6 ai 18 anni, studenti fino ai 25 anni, titolari di apposite convenzioni e coupon; € 3,50 ridotto speciale per le scuole, gratuito under 6, portatori di handicap e accompagnatori, giornalisti, guide turistiche, un accompagnatore per gruppo, due insegnanti per classe

Telefono per informazioni: +39 02 77406302

E-Mail info: d.salvetti@cittametropolitana.mi.it

Sito ufficiale: http://www.cittametropolitana.milano.it


Dopo il successo di Roma, Firenze e Genova arriva allo Spazio Oberdan di Milano la mostra dedicata al grande fotoreporter di guerra Robert Capa, che racconta gli anni della seconda guerra mondiale in Italia. In collaborazione tra la Città metropolitana di Milano la Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia e il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, con il patrocinio del Comune di Milano, la mostra, dal titolo ROBERT CAPA IN ITALIA presenta 78 immagini in bianco e nero scattate nel biennio 1943 – 44.
L'esposizione, curata da Beatrix Lengyel e promossa dal Ministero delle Risorse Umane d'Ungheria e dal Consolato Generale di Ungheria di Milano, ci racconta lo sbarco degli Alleati in Italia attraverso gli occhi di colui che è considerato il padre del fotogiornalismo, che ha saputo guardare da vicino gli eventi, affiancandosi al dolore: "se le tue fotografie non sono all'altezza, non eri abbastanza vicino" diceva Robert Capa.
Le 78 fotografie esposte mostrano una guerra fatta di gente comune, di piccoli paesi ridotti in macerie, di soldati e di civili vittime di una stessa strage, tutto trattato da Capa con la stessa solidarietà che gli permette di fermare la paura, l'attesa, l'attimo prima dello sparo, il riposo, la speranza.
Un viaggio fotografico che dallo sbarco in Sicilia nel 1943 si spinge fino ad Anzio, per arrivare al 1944 e rivelare le tante facce della guerra, abbandonando la retorica per spingersi dentro il cuore del conflitto. Come spiega John Steinbeck "Capa sapeva cosa cercare e cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la guerra, perchè è soprattutto un'emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell'emozione conoscendola da vicino".

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