Mohsen Taasha Wahidi: beyond the curtain

© Theca Gallery | Mohsen Taasha Wahidi, The Red Curtain, 2010, matite colorate su carta, 22,5x34cm
Dal 21 Gennaio 2016 al 05 Marzo 2016
Milano
Luogo: Theca Gallery
Indirizzo: via Tadino 22
Orari: dal martedì al venerdì 14-20; sabato 14-19; il mattino su appuntamento
Curatori: Marco Menenguzzo
Telefono per informazioni: +39 380.68.36.439
E-Mail info: gallery@theca-art.com
Sito ufficiale: http://www.theca-art.com
Theca Gallery inaugura la stagione espositiva 2016 con la mostra personale dell’artista afgano “Mohsen Taasha Wahidi: beyond the curtain“, a cura di Marco Meneguzzo.
L’artista rappresentato da Theca Gallery è stato esposto nel 2015 al Padiglione Nazionale dell’Iran alla 56° Biennale d’arte di Venezia nella mostra curata da Marco Meneguzzo e Mazdak Faiznia “The Great Game”.
A Venezia sono state esposte tre opere dell’artista appartenenti a tre differenti cicli di lavori: “The Red Curtain” (2010) e “In the Seventh Sky” (2012) entrambi precedentemente esposti a dOCUMENTA(13) nell’edizione diretta da Carolyn Christov Bakargiev, unitamente a “Untitled Miniature / Kala Minar” (2013) opera presentata nella mostra americana “Art Amongst War: Visual Culture in Afghanistan” a cura di Deborah Hutton, presso il Sarnoff College Museum of Arts, in New Jersey nel 2014. L’artista oltre ad aver partecipato all’edizione di Kassel di dOCUMENTA(13) è stato esposto nello stesso annno anche nella sede distaccata di Kabul di dOCUMENTA(13) a cura di Andrea Viliani e Aman Mojadidi. L’opera di Mohsen Taasha Wahidi è caratterizzata da un forte radicamento alla cultura millenaria della sua terra (la Persia), temi da cui parte per sviluppare una riflessione critica sulla situazione sociopolitica dei luoghi in cui vive (Afghanistan e Pakistan). L’artista è stato parte del gruppo di artisti “Roschd” (“Il fiorire”), movimento che ha poi lasciato a causa di frizioni etniche e politiche fondando il gruppo di artista Hazara “Bad Artists”, in seguito chiamati “Taasha Artists” (“Artisti Nascosti”), appellativo assunto poi dall’artista stesso nel suo nome d’arte.
I suoi lavori raccontano una storia ferita, ritratta di volta in volta nella fusione di sagome umane senza volto, versi coranici e grida spezzate. Nelle sue opere Mohsen Taasha Wahidi unisce la sapienza della parola scritta, che usa spesso come sfondo oppure disegnando e dipingendo direttamente su pagine di Corano, all’uso simbolico del colore (rosso) e di dettagli iconografici ripresi sia dalla tradizione compositiva e grafica mediorientale.
La mostra che Theca Gallery ha organizzato a Milano “Mohsen Taasha Wahidi: beyond the curtain“ presenta alcuni dei lavori più significativi dell’artista realizzati tra il 2010 e il 2015. In mostra è possibile vedere le tre opere provenieti dalla 56° Biennale di Venezia, alcune opere provenienti da dOCUMENTA(13), il ciclo delle Miniature presentato in USA e infine l’ultima serie di lavori prodotti dall’artista in Pakistan nel 2015 appositamente per la mostra milanese. Concluderà il percorso espositivo l’opera che era stata voluta dal gallerista per la prima mostra personale a Lugano dell’artista (2013) “MAIN d13 | one KaBuL (...) two TESsin [THE RIVERS]”, a suggello di quel ponte fecondo tra Afghanistan e Italia che Alighiero Boetti aveva con il Paese di origine di Mohsen Taasha Wahidi. L’opera “AIIEOOEI LGHRBTT [portrait]” per motivi di censura a cui l’artista è sottoposto non arrivò mai in tempo per la mostra in Svizzera e sarà mostrata quindi per la prima volta a Milano.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo trilungue (italiano, inglese, farsi) a cura di Marco Meneguzzo per la collana “Quaderni Alphabet“ di Theca Gallery.
La pubblicazione raccoglierà oltre alla documentazione fotografica dell’allestimento della mostra in galleria anche le immagini di tutte le opere prodotte dall’artista.
L’esposizione è visitabile dal martedì al venerdì con orario 14-20 e il sabato dalle ore 14 alle 19, il mattino su appuntamento.
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